elon musk thierry breton

"FAI UN GRANDE PASSO INDIETRO FACCIA DI CAZZO" – ELON MUSK RISPONDE A PAROLACCE AL COMMISSARIO EUROPEO PER IL MERCATO INTERNO, THIERRY BRETON, CHE GLI L’HA MINACCIATO (DI NUOVO) DI OSCURARE “X” SUL TERRITORIO DELL’UE – IL GUAIO SAREBBE IL MANCATO RISPETTO DEL “DIGITAL SERVICE ACT”, LA LEGGE SUI SOCIAL MEDIA DEL CONTINENTE GIUDICATA UN “BAVAGLIO” DAI GRUPPI CHE TUTELANO LA LIBERTÀ DI PAROLA – DOPO LA LETTERA DI BRETON, TRUMP, CHE IERI È STATO INTERVISTATO DA MUSK, HA ACCUSATO DI “INTERFERENZE NELLE ELEZIONI” - L'UE: "LETTERA DI BRETON NON CONCORDATA" - I LABURISTI INGLESI LASCIANO TWITTER PER PROTESTA CONTRO MUSK...

ELON MUSK CONTRO THIERRY BRETON

X: UE, LETTERA DI BRETON CONTRO MUSK NON CONCORDATA CON VON DER LEYEN

(LaPresse) - "Quello che il commissario Breton ha espresso nella lettera è una preoccupazione generale, sottolineando, che le regole ai sensi del Digital Services Act devono essere rispettate dalle grandi piattaforme. Per quanto riguarda i tempi e la formulazione della lettera, questi non sono stati né coordinati, né concordati con la presidente von der Leyen, né con il Collegio dei commissari". Lo ha detto la portavoce della Commissione europea, Arianna Podestà, nel briefing di mezzogiorno con la stampa, rispondendo a una domanda sulla lettera che il commissario Breton ha scritto ieri contro il presidente di X Elon Musk.

 

Ue, 'nessuna intenzione di interferire con elezioni Usa'

ELON MUSK IN CINA

(ANSA) - La Commissione europea non ha "alcuna intenzione di interferire con le elezioni" negli Stati Uniti. Lo ha detto la portavoce dell'esecutivo Ue, Arianna Podestà, commentando le accuse di ingerenza arrivate da più parti - anche dalla campagna di Donald Trump - a seguito della lettera inviata dal commissario Ue Thierry Breton a Elon Musk prima del live con l'ex presidente americano su X. La portavoce ha inoltre ricordato che gli obblighi del Digital services act sulla rimozione dei contenuti illegali e la lotta alle fake news da parte delle grandi piattaforme online riguardano "solo le informazioni e i contenuti accessibili nell'Ue".

 

Renew appoggia Breton, 'Musk fermi contenuti illegali su X'

keir starmer

(ANSA) -  "A capo di uno dei più grandi social network del mondo, Elon Musk è chiamato a lottare contro i contenuti illegali che abbondano lì. Nell'Unione europea non possono essere tollerati in nessun modo contenuti che incitano all'odio o alla violenza". Lo scrive su X la presidente dei liberali Ue (Renew) al Parlamento europeo, Valérie Hayer, ringraziando il commissario Ue Thierry Breton - della stessa famiglia politica - per la lettera inviata ieri al patron di Musk prima del suo live con Donald Trump.

 

Gb, deputati laburisti via dal social X per protesta contro Musk

(ANSA) - Alcuni deputati del Labour britannico hanno deciso di chiudere il loro profilo su X o di limitarne fortemente l'utilizzo per protesta contro il patron del social network Elon Musk che nei giorni dei violenti disordini dell'ultradestra nel Regno Unito aveva contribuito all'ondata di disinformazione online attaccando direttamente il premier Keir Starmer e diffondendo 'fake news'.

 

ELON MUSK THIERRY BRETON

Parlamentari della maggioranza come Josh Simons, che sta cercando altre piattaforme dove pubblicare i propri commenti e contenuti, hanno usato parole durissime contro l'uomo più ricco del mondo: "Ha trasformato X in un megafono per avversari stranieri e gruppi marginali di estrema destra che cercano di corrompere la nostra sfera pubblica. Nessuno dovrebbe avere quel potere".

 

Anche a livello del governo laburista si sta muovendo qualcosa: la sottosegretaria Jess Phillips, paladina dei diritti delle donne che vanta oltre 700.000 follower su X, ha dichiarato di voler ridurre l'uso della piattaforma poiché è diventata "dispotica" e un "luogo di squallore".

X MUSK - MEME SUL NUOVO NOME DI TWITTER BY EMILIANO CARLI

 

Nei giorni scorsi Musk, dopo aver parlato di "guerra civile inevitabile" nelle strade del Paese e alimentato l'infondata teoria dell'ultradestra su un doppio trattamento da parte della polizia, che avrebbe un approccio più soft con le proteste delle minoranze etniche rispetto a quelle degli estremisti xenofobi, era arrivato a ripubblicare sul suo profilo per poi cancellarlo un tweet completamente falso in cui, sotto forma di notizia ripresa da un sito d'informazione simile al Daily Telegraph, si parlava di un possibile progetto di Starmer per creare campi di detenzione nelle remote isole Falkland dove deportare i condannati per i disordini. Una pericolosa 'bufala' che prima di venir eliminata è stata vista da più di due milioni di utenti.

 

"PRONTI A BLOCCARVI", "TESTA DI C...". SCONTRO TOTALE TRA BRETON E MUSK

Estratto dell’articolo di Roberto Vivaldelli per www.ilgiornale.it

 

Il Commissario europeo per il Mercato Interno, Thierry Breton, ha inviato una lettera a Elon Musk, proprietario di X (ex Twitter), ricordandogli le sue responsabilità legali secondo il Digital Services Act (Dsa) dell'Unione Europea.

 

elon musk ad atreju 1

La lettera è stata diffusa poche ore prima dell'intervista del fondatore di Tesla al candidato repubblicano Donald J. Trump, generando l'ennesimo battibecco tra l'Ue e Musk mentre aumentano le preoccupazioni tra i gruppi che tutelano il free speech circa il "bavaglio" sul web che l'Ue intende imporre con il Digital Service Act. Lo scorso luglio l'Ue aveva accusato X di non aver rispettato le leggi sui social media, minacciando multe multimilionarie o addirittura l'oscuramento della piattaforma.

 

[…] "Poiché i contenuti in questione sono accessibili agli utenti dell'Ue e vengono amplificati anche nella nostra giurisdizione, non possiamo escludere potenziali ricadute nell'Ue", ha dichiarato Breton in una dichiarazione pubblicata su X.

 

ELON MUSK DONALD TRUMP

Breton ha aggiunto che "qualsiasi effetto negativo dei contenuti illegali" potrebbe portare Bruxelles a intraprendere ulteriori azioni contro X, utilizzando "tutti i nostri strumenti, compresa l'adozione di misure provvisorie, qualora fosse giustificato per proteggere i cittadini dell'Ue dai danni". Elon Musk ha replicato a muso duro alla "minaccia" del commissario europeo, pubblicando un meme in cui si legge: "Fai un grande passo indietro faccia di cazzo".

 

[…] Dopo l'iniziativa di Breton, la campagna di Donald Trump ha accusato l'Unione Europea di tentare di "interferire nelle elezioni presidenziali statunitensi". Il portavoce della campagna del tycoon, Steven Cheung, ha dichiarato che l'Ue dovrebbe "farsi gli affari propri" invece di cercare di interferire nelle elezioni americane, aggiungendo che l'Unione Europea è "nemica della libertà di parola" e non ha alcuna autorità per influenzare il modo in cui la campagna viene condotta.

 

Thierry Breton

Nei mesi scorsi, dopo gli attentati terroristici di Hamas in Israele del 7 ottobre 2023, Thierry Breton, Commissario europeo per il Mercato Interno, ha inviato una lettera proprio a Elon Musk per esprimere preoccupazioni riguardo alla gestione dei contenuti sulla piattaforma X.

 

Breton ha sottolineato che, a seguito degli attacchi, si è verificato un aumento significativo della diffusione di disinformazione, incitamento all'odio e contenuti violenti […]

THIERRY BRETON - EUROPEAN MEDIA FREEDOM ACT Elon musk al summit di londra sull intelligenza artificialeELON MUSK DONALD TRUMPElon musk al summit di londra sull intelligenza artificiale ELON MUSK DONALD TRUMP - MEME MATRIX

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO

barigelli cairo

DAGOREPORT - PANDEMONIO ALLA "GAZZETTA DELLO SPORT"! IL DIRETTORE DELLA “ROSEA” STEFANO BARIGELLI VIENE CONTESTATO DAL COMITATO DI REDAZIONE PER LE PRESSIONI ANTI-SCIOPERO ESERCITATE SUI GIORNALISTI – LA SEGRETARIA GENERALE FNSI DENUNCIA: “I COLLEGHI DELLA 'GAZZETTA' CHE VOGLIONO SCIOPERARE VENGONO RINCORSI PER I CORRIDOI DAI LORO CAPIREDATTORI E MINACCIATI: ‘NON TI FACCIO FARE PIÙ LA JUVENTUS…” - BARIGELLI AVREBBE RECLUTATO UNA VENTINA DI GIORNALISTI PER FAR USCIRE IL GIORNALE SABATO E DIMOSTRARE COSI' ALL’EDITORE URBANETTO CAIRO QUANTO CE L’HA DURO – LA VICE-DIRETTRICE ARIANNA RAVELLI AVREBBE PURE DETTO IN MENSA A BARIGELLI: “STIAMO ATTENTI SOLO CHE NON CI SPUTTANI DAGOSPIA...” - VIDEO

luigi lovaglio giuseppe castagna giorgia meloni giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone milleri monte dei paschi di siena

DAGOREPORT - È VERO, COME SOSTENGONO "CORRIERE" E “LA REPUBBLICA”, CHE L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA È “PERFEZIONATA E IRREVERSIBILE”? PIU' SAGGIO ATTENDERE, CON L'EVENTUALE AVANZAMENTO DELL'INCHIESTA GIUDIZIARIA MAGARI (IERI ED OGGI SONO STATI PERQUISITI GLI UFFICI DEGLI INDAGATI), QUALE SARÀ LA RISPOSTA DEGLI INVESTITORI DI PIAZZA AFFARI (GIA' MPS E' STATA MAZZOLATA IN BORSA) - POTREBBERO ANCHE ESSERCI RIPERCUSSIONI SUL COMPAGNO DI AVVENTURE DI CALTARICCONE, FRANCESCO MILLERI, CHE GUIDA L'HOLDING DELFIN LA CUI PROPRIETÀ È IN MANO AI LITIGIOSISSIMI 8 EREDI DEL DEFUNTO DEL VECCHIO - MA IL FATTO PIÙ IMPORTANTE SARA' IL RINNOVO AD APRILE 2026 DELLA GOVERNANCE DI GENERALI (PER CUI È STATA ESPUGNATA MEDIOBANCA) E DI MPS DEL LOQUACE CEO LUIGI LOVAGLIO (VEDI INTERCETTAZIONI) - INFINE, PIÙ DI TUTTO, CONTANO I PASSI SUCCESSIVI DELLA PROCURA DI MILANO, CHE PUÒ SOSPENDERE L’OPERAZIONE DELLA COMBRICCOLA ROMANA FAVORITA DA PALAZZO CHIGI SE INDIVIDUA IL RISCHIO DI REITERAZIONE DEI REATI (DA PIAZZA AFFARI SI MOLTIPLICANO LE VOCI DI NUOVI AVVISI DI GARANZIA IN ARRIVO PER I "FURBETTI DEL CONCERTINO''...)

putin witkoff marco rubio donald trump zelensky

DAGOREPORT – SI ACCENDE LA RIVOLTA DEL PARTITO REPUBBLICANO CONTRO TRUMP - I DANNI FATTI DA STEVE WITKOFF (SOTTO DETTATURA DI PUTIN), HANNO COSTRETTO L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A METTERE IN CAMPO IL SEGRETARIO DI STATO MARCO RUBIO CHE HA RISCRITTO IL PIANO DI PACE RUSSIA-UCRAINA - CON IL PASSARE DELLE ORE, CON UN EUROPA DISUNITA (ITALIA COMPRESA) SUL SOSTEGNO A KIEV, APPARE CHIARO CHE PUTIN E ZELENSKY, TRA TANTE DISTANZE, SONO IN SINTONIA SU UN PUNTO: PRIMA CHIUDIAMO LA GUERRA E MEGLIO È…

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?