mario draghi

"RIMPATRIARE GLI IRREGOLARI" - MARIO DRAGHI ALLA CAMERA SPIEGA LA SUA STRATEGIA PER FRENARE GLI SBARCHI INCONTROLLATI: "MIRIAMO A UNA DISTRIBUZIONE EFFICACE DEI MIGRANTI NEI PAESI DELL'UNIONE EUROPEA" - "SOSTENIAMO IL TURISMO, MA LA RIAPERTURA DEL PAESE DEVE ESSERE GRADUALE E PROGRESSIVA. MORTI SUL LAVORO? DOBBIAMO INVESTIRE SULLA CULTURA DELLA PREVENZIONE E SULLA VIGILANZA" - VIDEO

 

Francesca Galici per www.ilgiornale.it

 

mario draghi alla camera

Mario Draghi ha risposto al question time affrontando alcune delle tematiche più attuali della politica italiana, prima fra tutte quella sull'immigrazione. L'enorme flusso di arrivi negli ultimi giorni ha nuovamente acceso il campanello d'allarme per una nuova emergenza sociale e sanitaria, che l'Italia potrebbe non essere pronta a fronteggiare.

 

Immigrazione

Per questo motivo il presidente del Consiglio ha parlato di una strategia che miri ad "arrivare a una distribuzione efficace nei Paesi dell'Unione europea", un piano che però al momento non ha incontrato il favore degli altri membri. L'obiettivo è quello di seguire una "politica equilibrata, efficace e umana".

 

MIGRANTI A LAMPEDUSA

Ma proprio per garantire a tutti gli aventi diritto le attenzioni necessarie, Mario Draghi ha sottolineato che è in atto il rafforzamento "delle procedure di rimpatrio per chi non ha diritto".

 

Il presidente del Consiglio ha evidenziato che a Lampedusa si registra "il maggiore numero di sbarchi nei primi 5 mesi del 2021". Per Mario Draghi "gli sbarchi sono in aumento per la pandemia" ma anche per "l'instabilità della Libia e la frammentazione interna".

 

Turismo e riaperture

Nelle risposte di Mario Draghi spazio anche per il nodo del turismo, uno dei settori economici ad aver maggiormente risentito della pandemia e delle chiusure, che si preme per far ripartire per sfruttare al massimo la stagione estiva ormai imminente.

 

mario DRAGHI

"Il nostro obiettivo è riaprire al più presto l'Italia al turismo nostro e a quello straniero. Sono d'accordo che il turismo sia un settore di enorme importanza per il nostro Paese. La pandemia ha avuto sugli operatori effetti economici ingenti, e siamo all'opera per permettere loro di ripartire quanto prima, e con la massima sicurezza", ha spiegato il presidente del Consiglio.

 

riaperture

Per questo motivo, ha spiegato Mario Draghi, "la prima iniziativa a sostegno del turismo è lo sforzo che il governo, nella figura del Commissario straordinario, sta compiendo per procedere rapidamente al completamento della campagna vaccinale. Secondo il calendario del Commissario, tra fine giugno e inizio luglio avremo vaccinato almeno con una dose le persone fragili e quelle maggiori di 60 anni, che rappresentano quelle più a rischio".

 

Mario Draghi ha evidenziato il calo dei contagi e della pressione ospedaliera e, proprio nell'ottica delle aperture turistiche, "questi miglioramenti consentiranno una graduale e progressiva riapertura del Paese. Per quanto riguarda i flussi turistici, prevediamo di ampliare la sperimentazione dei voli 'Covid-tested', che includa più linee, più rotte e più aeroporti".

riaperture

 

Inoltre, il presidente del Consiglio ha informato che "è in corso una revisione delle misure esistenti per i Paesi Schengen per permettere accessi a fronte della presentazione di un tampone negativo e senza quarantena. Per quanto riguarda i Paesi del G7 (specialmente USA, Canada e Giappone), saranno favoriti gli ingressi senza quarantena in caso di certificazione vaccinale". Per i Paesi che presentano maggiori problemi di contagio, invece, verranno mantenute "tutte le precauzioni necessarie".

 

morti sul lavoro

Lavoro

Inevitabile per Mario Draghi un passaggio sulle tante morti sul lavoro dell'ultimo periodo che hanno scosso l'opinione pubblica. "Esprimo cordoglio mio e del governo per la morte della giovane Luana D'Orazio e degli altri ben 5 lavoratori deceduti sul lavoro solo in una settimana: non dobbiamo dimenticare, siamo vicini alle loro famiglie, intendiamo fare tutto il possibile", ha detto il presidente del Consiglio.

 

luana 1

Parole accolte da un lunghissimo applauso da parte dei presenti. "Vogliamo fare tutto il possibile per evitare il ripetersi di questi episodi, poniamo la massima attenzione ma dobbiamo fare di più sulla sicurezza sui luoghi di lavoro", ha affermato il premier, tenendo alta l'attenzione sulle morti bianche.

 

luana d orazio

"Con una media al giorno di 3 morti sul lavoro, l'Italia si conferma al di sopra della media dei Paesi UE, in posizione di poco migliore della Francia, ma molto distante dalla Germania. Dobbiamo dunque investire sulla cultura della prevenzione e sulla vigilanza. È per questo che il Governo ha immediatamente disposto la convocazione della Cabina di regia per il coordinamento nazionale delle attività di vigilanza, prevista dal Testo unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro", ha proseguito Mario Draghi.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…