trump silvio berlusconi

"L’ISTINTO DEL LEADER È USARE IL CORPO FERITO PER AVERE CONSENSO" - DOPO I COLPI DI FUCILE, TRUMP SI È ESPOSTO AL PUBBLICO COME FECE BERLUSCONI NEL 2009 QUANDO VENNE AGGREDITO DA MASSIMO TARTAGLIA – CORRADO AUGIAS: "L’ESIBIZIONE DEL SANGUE È UN IMPAREGGIABILE STRUMENTO DI COMUNICAZIONE. SONO COSE CHE SI FANNO SE UNO HA DENTRO DI SÉ UNA NATURALE POTENZIALITÀ ISTRIONICA, LA CONSAPEVOLEZZA CHE LA LOTTA POLITICA SI FA ANCHE MOSTRANDO LE...” - VIDEO

Corrado Augias per “la Repubblica” - Estratti

 

donald trump

La reazione di Donald Trump al colpo che gli ha sfiorato l’orecchio destro è stata fulminea, nessun ragionamento, puro istinto.

 

Come mostrano le immagini, quando ha avvertito un doloroso bruciore, s’è toccato la parte, ha guardato per un attimo la mano sporca di sangue e allora, mentre gli uomini (e una donna) dei servizi segreti lo circondavano facendo muro con i loro corpi trascinandolo via, s’è divincolato girandosi verso il pubblico ha alzato il pugno gridando “Combattere, combattere” ma soprattutto mostrando al popolo il volto rigato di sangue.

silvio berlusconi ferito da massimo tartaglia

 

Sono cose che non s’imparano, semplicemente si fanno se uno ha dentro di sé una naturale potenzialità istrionica, la consapevolezza che la lotta politica si fa anche esibendo le conseguenze di un attentato mancato. In piena campagna elettorale, una manna caduta dal cielo.

 

La memoria corre immediatamente al 13 dicembre 2009 quando Massimo Tartaglia, 42 anni, perito elettrotecnico, aggredì Silvio Berlusconi dopo un comizio a Milano scagliandogli da poca distanza una piccola riproduzione in metallo del Duomo. 

 

(...) Come nel caso di Trump anche quello di Berlusconi fu un gesto immediato, istintivo, un riflesso condizionato, la consapevolezza che l’esibizione del sangue, nel caso di un leader politico, è un impareggiabile strumento di comunicazione.

 

donald trump

Anche a Milano, come a Butler Pennsylvania, Berlusconi venne circondato da uomini della sicurezza e trascinato via immediatamente dopo esser riuscito ad esibire la sua ferita.

Le similitudini però cessano qui.

 

Thomas Mattew Crooks, 20 anni, bianco, repubblicano, è stato prontamente ucciso da un cecchino della sicurezza, Tartaglia venne portato in giudizio e assolto perché giudicato totalmente incapace d’intendere e di volere, ha passato qualche tempo in una comunità terapeutica, ha chiesto e ottenuto il perdono all’uomo che aveva offeso.

(...)

 

silvio berlusconi ferito da massimo tartaglia

Qualche anno fa Marco Belpoliti pubblicò un libro dal titolo “Il corpo del capo” (Guanda ed.). Che cosa diceva Belpoliti? Diceva che Berlusconi come pochi altri ha sfruttato sia come imprenditore sia come leader politico il proprio corpo. Il volto perennemente truccato come un attore, il ritocco delle fotografie, il ricorso alla chirurgia estetica, i rialzi plantari per attenuare un deficit di statura, l’uso strategico del sorriso, tutto in lui era messa in scena, ostentazione, una scelta comunicativa che cominciava prima ancora di pronunciare le prime parole con risultati, sembra, di notevole efficacia.

 

L ATTENTATO A DONALD TRUMP IN COPERTINA SU TIME

Giulio Andreotti al contrario non aveva mai fatto nulla per nascondere un’evidente malformazione della colonna vertebrale, Giulio Einaudi si sorreggeva con un bastone negli spostamenti, Enrico Berlinguer non ha mai badato troppo al proprio abbigliamento. Si dirà che erano politici di un’altra era, ed è vero.

 

Ma se andiamo con la memoria ancora più indietro, troviamo forse nella nostra storia un archetipo dal quale sia Berlusconi sia Trump possono aver derivato la loro prontezza istrionica. Il richiamo è dello stesso Belpoliti che individua nel suo saggio alcune suggestive similitudini con il possibile prototipo: Benito Mussolini. Il primo grande politico che ha sfruttato atteggiamenti e intonazioni teatrali nella sua oratoria e nel comportamento pubblico è stato già negli anni Venti, un secolo fa, il Duce del fascismo.

 

benito mussolini

Mussolini, tra l’altro, è stato l’unico capo di governo italiano che ha chiuso tragicamente la sua esistenza. Gli Stati Uniti hanno avuto ben quattro presidenti assassinati, da Abraham Lincoln (1865) a John F. Kennedy (1963).

 

Le maschere teatrali possono anche essere identiche, gli attori recitano davanti a platee profondamente diverse.

giulio andreotti

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."