"GLI UCRAINI STANNO UMILIANDO L'INVASORE RUSSO. DOVEVA ESSERE UNA GUERRA LAMPO…" - ANDREA MARGELLETTI: "I GENERALI AVEVANO PROMESSO A PUTIN DI VINCERE IN DUE GIORNI. E INVECE GLI UCRAINI STANNO USANDO AL MEGLIO I MISSILI ANTIAEREO E I RAZZI ANTICARRO DELL'OCCIDENTE. ARMI CHE FANNO MALISSIMO. CI SONO LE IMMAGINI DI INTERE COLONNE CORAZZATE RUSSE SVENTRATE. I RUSSI STANNO DIMOSTRANDO UNA INCREDIBILE POVERTÀ OPERATIVA: I LORO AEREI E CARRI ARMATI NON SI COORDINANO MENTRE GLI UCRAINI SI SONO PREPARATI A DOVERE - PUTIN? LA SUA FURIA PUÒ PORTARE A DECISIONI IRRAZIONALI, IMPONDERABILI. ORMAI È CONVINTO DI ESSERE STATO TRADITO DAI SUOI GENERALI"

Condividi questo articolo


 

Francesco Grignetti per "la Stampa"

 

andrea margelletti foto di bacco andrea margelletti foto di bacco

Andrea Margelletti, analista di questioni militari e geopolitiche, presidente del Centro studi internazionali, è l'unico che su questa storia ci aveva visto giusto.

 

Da giorni annunciava che Putin avrebbe invaso l'Ucraina. Le sue analisi, ci tiene a dirlo, sono all'insegna di un sano realismo. Meglio: del più cupo pessimismo. E però ora che Putin agita la minaccia nucleare, Margelletti non ci crede: «Pura propaganda. E vi spiego perché».

 

Ci tranquillizzi: perché?

«Intanto una premessa. Da un punto di vista militare, quello che il presidente Putin annuncia con tanto clamore è un nonsenso. L'armamento nucleare, sia quello americano sia quello russo, è sempre in massima allerta.

 

vladimir putin. vladimir putin.

Non c'è proprio niente da incrementare. Nei silos dove ci sono i missili intercontinentali a testata atomica, sia quelli Usa sia quelli russi, ci sono in permanenza ufficiali in grado di premere il bottone in tre minuti e i missili arrivano a destinazione in trenta. Lo stesso accade con i sottomarini, perennemente in moto, sempre pronti a colpire».

 

Ce l'eravamo un po' dimenticato: il principio della deterrenza nucleare.

«Appunto. L'arma atomica dell'uno garantisce quella dell'altro. È l'equilibrio del terrore. Quel discorso, però, piuttosto è inquietante in sé. Ci dice che Putin è pronto a scelte che la nostra coscienza occidentale non riesce nemmeno a immaginare. Scelte che ci ripugnano. E ci dice quanto sia furioso. Perché va detto forte e chiaro che gli ucraini stanno umiliando l'invasore russo. Doveva essere una guerra lampo.

 

IMMAGINI DAL SATELLITE GUERRA UCRAINA IMMAGINI DAL SATELLITE GUERRA UCRAINA

I generali avevano promesso a Putin di vincere in due giorni. E invece gli ucraini stanno usando al meglio i missili antiaereo e i razzi anticarro dell'Occidente. Armi che fanno malissimo. Ci sono le immagini di intere colonne corazzate russe distrutte, sventrate.

 

mezzi russi distrutti mezzi russi distrutti

I russi stanno dimostrando una incredibile povertà operativa: i loro aerei e carri armati non si coordinano. Le colonne corazzate vagano senza protezione dal cielo. Si capisce benissimo, invece, che gli ucraini erano convinti che si sarebbe arrivati all'invasione e si sono preparati a dovere».

 

E ora?

«La furia di un tiranno che era convinto di passare alla storia come un Giulio Cesare e che si ritrova ridotto al Charlie Chaplin del Grande Dittatore può portare a decisioni irrazionali, imponderabili. Ormai è convinto di essere stato tradito dai suoi generali. Ma noi sappiamo che con i dittatori è sempre così: non amano le cattive notizie, sono capaci di far passare per le armi un generale che gli dice la nuda verità, sull'impreparazione delle forze armate per esempio, e così gli hanno detto solo quel che lui voleva sentire.

volodymyr zelensky volodymyr zelensky

 

A questo punto potrebbe aggredire i Baltici. Oppure potrebbe ordinare bombardamenti a tappeto sulle città ucraine per costringere il presidente Zelensky alla resa pur di salvare il suo popolo. Stiamo uscendo dalla sfera delle analisi razionali».

 

Vedremo i combattimenti casa per casa?

«È quello che i russi finora stanno evitando. Non per spirito umanitario, ma perché conservano una religiosa memoria di Stalingrado. E ricordano bene la lezione di Grozny, la capitale della Cecenia, quando i miliziani islamici gli inflissero dure perdite e furono costretti a radere al suolo la città. Solo che l'Ucraina doveva essere un'altra storia: una nazione sorella che tornava al loro fianco».

UCRAINA, CONVOGLIO RUSSO DISTRUTTO

convoglio russo distrutto dalle forze ucraine 1 convoglio russo distrutto dalle forze ucraine 1

 

 

 

Ultima domanda: fanno bene gli europei ad armare gli ucraini?

«Mi spiace fare da Cassandra, ma penso che in Europa ci sarà una guerra. L'unico modo per evitarla è armarsi pesantemente, investire sulle nostre forze armate, fare una rivoluzione culturale e rimettere la guerra in agenda. Solo così, forse, Putin si fermerà. Finché penseremo di trovare un accordo con qualche business, vorrà dire che non avremo capito chi abbiamo davanti».

convoglio russo distrutto dalle forze ucraine 2 convoglio russo distrutto dalle forze ucraine 2 convoglio russo distrutto dalle forze ucraine 3 convoglio russo distrutto dalle forze ucraine 3

soldati ucraini soldati ucraini

missile a kiev missile a kiev mezzi russi distrutti mezzi russi distrutti soldato ucraino soldato ucraino carro armato russo in fiamme carro armato russo in fiamme immagini dei mezzi russi dal satellite immagini dei mezzi russi dal satellite forze russe viste dal satellite forze russe viste dal satellite

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

ARCHEO-QUIZ - UN BELL'ANEDDOTO CHE LA DICE LUNGA SUL TIPO DI RAPPORTI CHE INTERCORRONO TRA STAMPA E POTERE - "QUALCHE TEMPO FA IL DIRETTORE DI UN GRANDE GIORNALE RICEVETTE LA TELEFONATA DEL CAPUFFICIO STAMPA DI UNA GRANDE INDUSTRIA: ‘’CARO DIRETTORE, SAPPIAMO CHE STA PER USCIRE UN SERVIZIO MONDANO DOVE COMPARE LA FOTO DI (E LÌ IL NOME DELL'AD DELLA GRANDE INDUSTRIA) ABBRACCIATO A (E LÌ IL NOME DI UNA SIGNORA, AL MOMENTO AMANTE NUMERO DUE DELL'AD). LEI CAPIRÀ, ALLA NOSTRA GRANDE INDUSTRIA QUESTO DISPIACE NON POCO" - "IL GIORNALE È GIÀ IN MACCHINA", OBIETTÒ IL DIRETTORE. CON LA VOCE DI CHI SA DI ESSERE AUTORIZZATO A TUTTO, IL CAPUFFICIO STAMPA DISSE: "VA BENE, QUANTO COSTA COMPRARE TUTTA LA TIRATURA DEL SUO GIORNALE?" – COME E’ ANDATA A FINIRE? BASTA LEGGERE DAGOSPIA…

A CASA DI CARLO DE BENEDETTI - COME SI FA, AVENDO I SUOI SOLDI, A POSARE DAVANTI A UNA PARETE A TROMPE-L'ŒIL CHE RIPRODUCE UN FINTO TRALICCIO CON VITE, DOVE C’È APPESO SOPRA UN FALSO CANALETTO IN CORNICE DORATA OSCURATO, PER GIUNTA, DALLE FOTO DEI PARENTI, DI CUI UNA IN CORNICE LEOPARDATA? - IL CUSCINO SUL DIVANO SEMBRA LA TOVAGLIA DI UNA PIZZERIA. NON PARLIAMO DEGLI ANIMALETTI POP SU UNA CONSOLLE DI MARMO - JOHN ELKANN AVRÀ DISTRUTTO “REPUBBLICA” MA LUI DEVE AVER IMPARATO DALL’ARCINEMICO BERLUSCONI A FAR FALLIRE IL BUON GUSTO… - VIDEO

FLASH! - NELLO SCONTRO SULL'EREDITÀ AGNELLI CHE VEDE IN CAMPO QUATTRO FRATELLI DE PAHLEN CONTRO I TRE FRATELLI ELKANN, TUTTI FIGLI DI MARGHERITA AGNELLI, FA CAPOLINO IL GOSSIP - SI VOCIFERA CHE SIA SBOCCIATA UNA AFFETTUOSA AMICIZIA TRA LA BELLA E PIMPANTE ANNA DE PAHLEN E IL BALDO PETROLIERE UGO BRACHETTI PERETTI, SPOSATO E SEPARATO CON ISABELLA BORROMEO, SORELLA DELLA MOGLIE DI JOHN ELKANN. GOSSIP CHE A TORINO NON HA FATTO ALCUN PIACERE: IL PROCESSO VEDE ANCHE I FIGLI DI MARGHERITA CONTRO GLI ELKANN…

DAGOREPORT - PIER SILVIO L’HA CACCIATA E HA FATTO SBARRARE LE PORTE DI MAMMA RAI: COSA RIMANEVA A BARBARA D’URSO, SE NON DI TENTARE LA PROVA DEL NOVE? DISCOVERY CON CROZZA E FAZIO È IL TERZO PIÙ VISTO IN ITALIA NELL'ARCO DI 24 ORE DURANTE IL 2023. E ADESSO ARRIVA AMADEUS - L’ARRUOLAMENTO DI CARMELITA COSTA POCO (SONO LONTANISSIME LE CIFRE DELL’ERA DI SILVIO BERLUSCONI) ANDREBBE A PRESIDIARE UNA FASCIA RICCA DI PUBBLICITA' COME È QUELLA DEL POMERIGGIO. LA SUA SOSTITUZIONE IN MEDIASET CON MYRTA MERLINO SI È RISOLTA IN UN MEZZO FLOP, MENTRE SU RAI1 “LA VITA IN DIRETTA” DI MATANO NON HA NULLA DI IRRESISTIBILE - LE TRATTATIVE CON DISCOVERY SONO IN CORSO E UN OSTACOLO SAREBBE LA PRESENZA DI... 

FLASH! – CARLE', MA CHE STAI A DI’? - CORREVA L’ANNO 1959 QUANDO L’AVVOCATO AGNELLI SI SBATTEVA ANITONA EKBERG. IERI A “100 MINUTI” (LA7) CARLO DE BENEDETTI RACCONTA DI AVERLO INCROCIATO CON LA DIVA DE “LA DOLCE VITA” QUANDO ERA “UN RAGAZZINO” (“LUI MI HA DETTO: VAI A FARTI UNA SEGA”) – FATTI I CONTI DELLA SERVA, ESSENDO NATO NEL 1934, CDB AVEVA NON SOLO 25 ANNI MA NEL 1959 ERA GIA’ SPOSATO CON MITA CROSETTI (NEL 1961, NASCE IL PRIMO FIGLIO RODOLFO) – INSOMMA, L'ERA DELLA SEGA L'AVEVA GIA' SUPERATA DA UN PEZZO...