fabrizio salini

RAI, DI TUTTO DI PUS - IL PIANO INDUSTRIALE NON DECOLLA, GLI ASCOLTI DEI TG SONO IN PICCHIATA E IL PD SOFFIA SUL FUOCO PER CAMBIARE I VERTICI DELL'INFORMAZIONE TRA CUI E’ ANCORA FORTE LA PRESENZA LEGHISTA - IL MINISTRO DELL’ECONOMIA GUALTIERI PRONTO A CONVOCARE L’AD SALINI - IL TESORO E’ AZIONISTA DELLA TV PUBBLICA AL 98% E DEVE VIGILARE E INTERVENIRE SE LE COSE NON FUNZIONANO... (PER IL PD)

Goffredo De Marchis per “la Repubblica”

 

La maniere forti. Istituzionali ma forti. Adesso il dossier della Rai, con il piano industriale che non decolla, gli ascolti in picchiata e il calo della pubblicità, è in mano al ministro dell' Economia Roberto Gualtieri. Il Tesoro è azionista al 98 per cento del servizio pubblico.

ROBERTO GUALTIERI

Tocca a lui indicare l' amministratore delegato e se i conti non vanno ha naturalmente il potere di intervenire direttamente.

 

Per far capire alla Rai e al numero uno Fabizio Salini che la maggioranza è cambiata il Pd è pronto a giocare la carta più alta: la convocazione di Salini a Via XX settembre dove da quattro mesi siede il dem Gualtieri e non più Giovanni Tria, allora designato dalla Lega.

Il Partito democratico è scontento perché il pluralismo o meglio la nuova fase politica non sono rappresentati adeguatamente nella tv di Stato. Significa nomine, cambi dei direttori nei telegiornali, spazio maggiore riservato agli esponenti del nuovo assetto giallo-rosso.

 

fabrizio salini foto di bacco (2)

La fine del dominio sovranista e grillino. Di questo si occupa un piccolo gruppo di dirigenti a cominciare da Dario Franceschini in quanto capodelegazione dem al governo, passando per la sottosegretaria alla Cultura Lorenza Bonaccorsi per arrivare al vicesegretario Andrea Orlando. Ma una chiamata del titolare dell' Economia avrebbe un effetto ancora più dirompente della polemica sui nomi o degli ultimatum di Largo del Nazareno. Salini può finire sotto "processo", numeri alla mano, per la gestione finanziaria dell' azienda e per le ricette messe in campo che finora non hanno dato l' esito sperato.

 

Il 2020 è un anno cruciale per la Rai. Ci sono Europei di calcio e Olimpiadi che significano sempre uscite maggiori rispetto agli altri esercizi di bilancio per via dei diritti televisivi. Viale Mazzini si sta muovendo nella maniera corretta per far fruttare questi eventi e rientrare dei soldi spesi? Sta usando queste esclusive per raccogliere più pubblicità? E gli ascolti in calo quali consenguenze hanno sul bilancio complessivo?

 

lorenza bonaccorsi foto di bacco

Insomma, adesso Salini deve fare i conti non solo con le proteste e le pressioni ma con la possibilità concreta di essere sfiduciato dall' azionista, malgrado l' anno e mezzo di mandato che ha ancora davanti. In qualche modo, l' ad sta cercando di correre ai ripari. La strada è quella delle nomine per ricalibrare la Rai sull' asse Pd-M5S. In consiglio di amministrazione, martedì, è pronto a portare un pacchetto di nomine. Le prime daranno corpo al piano industriale che è uno dei fianchi scoperti rispetto all' azionista.

 

andrea orlando

Stefano Coletta, vicino al Pd, può avere la carica di direttore del prime time, la più ambita. Alla direzione Approfondimenti (controllo sui talk) si sta valutando il nome di Antonio Di Bella in quota sinistra anche lui. Ma restano in campo Francesco Giorgino e Franco Di Mare graditi a Di Maio. Per blindarsi Salini sta studiando anche alcune direzioni di rete. Coletta prenderebbe anche Raiuno togliendola a Teresa De Santis, simbolo del sovranismo interno. E a Raitre scala posizioni Silvia Calandrelli, oggi direttrice di Rai Cultura dove ha stretto un rapporto privilegiato con Franceschini. L' idea di Salini invece è non toccare i telegiornali, anche in attesa di vedere come finirà in Emilia.

 

franco di mare

Qui casca l' asino. Nel senso che il Pd vivrebbe il giro di nomine non come una compensazione ma come uno schiaffo, uno sgarbo. Da tempo chiede di rivedere i Tg che oggi. secondo le etichette interne, sono stati nominati da 5 stelle (Tg1 e Tg3) e dalla Lega (Tg2). Al notiziario della terza rete il Pd vuole piazzare Mario Orfeo, ex direttore generale, gradito anche a Renzi. Il veto dei 5 stelle su questo nome viene considerato inaccettabile e il primo a respingerlo dovrebbe essere proprio Salini che ha chiesto alla politica di lasciarlo lavorare in pace.

 

mario orfeo foto di bacco

Proprio a questo buon proposito si riferisce l' attacco del vicesegretario pd Orlando: «Non gli fanno fare le nomine? Salini dica chi glielo impedisce. La Rai perde spettatori, pubblicità e soprattutto autorevolezza. Basta giochini. Chi deve amministrarla lo faccia». Anche perché nessun altro ad ha mai avuto i poteri dell' attuale.

 

Lorenza Bonaccorsi, sulla base dei report che interessano i tg, chiede ai vertici «di trarre le conseguenze ». Dice la sottosegretaria: «Immobilismo e insuccessi, cosa resterà della Rai, a partire dalla sua informazione? Che cosa deve succedere ancora visto che i tg di punta del servizio pubblico in Italia perdono, da un anno all' altro, tra il 3,5% e il 7,2% di share? Centinaia di migliaia di telespettatori sono già andati via. È triste vedere che una grande azienda come la Rai subisca queste perdite di ascolti».

Ultimi Dagoreport

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT