matteo renzi giorgia arianna meloni gennaro sangiuliano maria rosaria boccia

RENZI IN CAMPO: "A PALAZZO CHIGI, QUALCUNO È CONVINTO CHE DIETRO IL CASO SANGIULIANO CI SIA MATTEO RENZI. PURTROPPO NO, HANNO FATTO TUTTO DA SOLI. BASTA LASCIAR LIBERO SANGIULIANO. A PARTIRE DALLA NOMINA IN ALES, LA GESTIONE DELLA SOCIETÀ DEL MINISTERO DELLA CULTURA, DI FABIO TAGLIAFERRI, UN CONSIGLIERE COMUNALE DI FROSINONE, UN IMPRENDITORE CHE CON LA CULTURA NON HA NIENTE A CHE FARE, MA CHE PENSO SIA NEL CERCHIO MAGICO DELLA FAMIGLIA MELONI - NOI SIAMO A UN PUNTO IN CUI IL PARADOSSO DI QUESTO SANGIULIANO È CHE SGARBI SEMBRA QUELLO SERIO DEI DUE -QUANTO A GIULI, SIAMO ALLA QUINTESSENZA DELL’AMICHETTISMO. COMUNQUE, RISPETTO AL PASSATO, QUANDO DEFINIVA PUTIN UN PATRIOTA ALLA FESTA DI CASAPOUND, NON PUÒ CHE MIGLIORARE - GIORGIA MELONI CI HA RACCONTATO CHE QUESTO NON È IL GOVERNO DELL’AMICHETTISMO. PENSA SE LO FOSSE STATO: CHI METTEVANO, IL CANE DI FAMIGLIA AL MINISTERO DELLA CULTURA?"

gennaro sangiuliano matteo renzi scuola di formazione politica della lega

Claudio Cerasa per “Il Foglio” - Estratti   

 

Claudio Cerasa: Senatore Renzi, il caso Sangiuliano cosa ci dice dello stato di salute del governo Meloni?

 

Matteo Renzi: Ci dice che abbiamo avuto un ministro della Cultura che ha portato per due anni la sua tracotante arroganza in giro per l’Italia. Però noi l’abbiamo detto dal primo giorno, nel silenzio degli altri perché Sangiuliano era intoccabile: gli unici che menavano forte sulle politiche culturali di questo paese siamo stati noi. 

 

renzi meloni

Il ministro dei Beni culturali è il ministro che ha il lavoro più bello che può fare oggi un ministro in Italia. Ricordo che Obama, quando venne in visita a marzo 2014, disse a Franceschini davanti al Colosseo: “Tu fai il mestiere più bello che può fare qualcuno in Italia. Sei il guardiano dei sogni e dell’eredità di un paese che è la patria del bello”.

 

Con Sangiuliano eravamo allo zimbello, non al bello. E’ stata una commedia all’italiana strepitosa. Ha insistito dicendo che lui su Pompei stava facendo un sacco di cose. Tutto quello che è stato fatto a Pompei – non la parte della dottoressa Boccia – è impostato da un signore che si chiama Massimo Osanna, che noi abbiamo voluto a governare questo grande progetto perché nessuno ricorda, in questo paese, che Pompei faceva notizia per i crolli dei muri. Perché andava a pezzi.

OBAMA COLOSSEO

 

E un governo è intervenuto e ha messo i soldi dell’Unione europea: Pompei è tornata a passare da meno di due milioni di visitatori a più di quattro l’anno prima del Covid. Noi siamo orgogliosi di aver fatto notizia su Pompei per questa cosa. Sangiuliano no.

 

Sangiuliano, al di là di alcune tesi meritevoli – secondo me, su uno che spiega che Cristoforo Colombo segue le direttive di Galileo e Galileo non è ancora nato, ha ragione la Meloni: è uno che riscrive la storia, la geografia, tutto –  ha lasciato il ministero per sei mesi nel litigio con Sgarbi. Noi siamo a un punto in cui il paradosso di questo ex ministro è che Sgarbi sembra quello serio dei due.

Maria Rosaria Boccia GENNARO SANGIULIANO GIUSEPPE CRUCIANI

 

E di fronte a tutta questo io mi domando: ci sarà qualcuno di destra al governo che pensa alla credibilità sui temi della cultura? Perché alla prima occasione di dimostrare l’egemonia culturale della destra hanno messo qualcuno che non vedono l’ora di rimandare a casa – poi purtroppo lo mandano alla Rai, ma questa è un’altra storia.

 

gennaro sangiuliano e maria rosaria boccia al parco di ercolano

Ho un’idea delle istituzioni italiane in cui il ministro della Cultura fa notizia perché educa un ragazzino a entrare in biblioteca, a teatro, in un museo, ad arricchirsi con l’idea della cultura. Non a fare le figuracce spaziali che l’Italia ha fatto in tutti i consessi internazionali, a cominciare dal G7”.

 

 CC: Insisto, che cosa ci dice questa storia del governo Meloni?

delmastro meloni

 

MR: Ci dice che questo è il governo dell’amichettismo. Questi non sono cattivi, hanno una concezione proprietaria delle istituzioni. Per cui se c’è un rapporto particolare, quello se la porta dietro. Se c’è il treno in ritardo, quello lo ferma. Se va a Capodanno e c’è una pistola, quell’altro spara. Loro sono così. Hanno una concezione delle istituzioni che è di questo livello. Ed è mortificante per il paese.

 

Dopodiché, ad agosto la notizia è che io stavo organizzando un complotto: io e il Fatto quotidiano insieme. Ragazzi, questa è fantastica. E’ bastato scrivere al presidente La Russa “ci convochi la Meloni per capire questo complotto chi l’ha fatto”, che improvvisamente il complotto è sparito. Ma ora l’abbiamo capito: il complotto se lo sono fatti da soli.

 

FABIO TAGLIAFERRI GIORGIA MELONI

Non c’è bisogno di farne altri, basta lasciar libero Sangiuliano. A partire dalle persone che nomina in Ales – prima o poi anche lì verrà fuori: trovo imbarazzante che alla gestione della società del ministero della Cultura mettano il consigliere comunale di Frosinone, un imprenditore che con la cultura non ha niente a che fare, ma che penso sia nel cerchio magico della famiglia Meloni, e ora che non c’è più Sangiuliano vogliamo sapere chi gli ha chiesto di nominare Tagliaferri all’Ales, vogliamo avere l’elenco delle assunzioni, vogliamo conoscere gli appalti: magari il nuovo ministro, Alessandro Giuli, ci aiuterà a fare chiarezza, no?

 

POST FACEBOOK DI FABIO TAGLIAFERRI PER ARIANNA MELONI

Vede, ci hanno raccontato che questo non è il governo dell’amichettismo. Pensa se lo fosse stato: chi mettevano, il cane di famiglia al ministero? E’ un governo imbarazzante per la sua mediocrità. E, rispetto anche al tema di Sangiuliano, c’è un filo conduttore che riguarda questo governo, anche quando si parla di cultura, e quel filo è il complottismo. Ho sentito dire che al governo, forse anche a Palazzo Chigi, qualcuno è convinto che dietro il caso Sangiuliano ci siano Matteo Renzi e Salvo Nastasi.

 

Mi verrebbe da dire: purtroppo no, non c’entriamo nulla, sono stati bravissimi da soli, sono registi, attori protagonisti, attori non protagonisti, comparse, hanno fatto tutto da soli, e anche qui il complotto è un’altra arma di distrazione di massa, o forse dovrei dire di masseria.

alessandro giuli con arianna meloni alla presentazione di gramsci e vivo

 

Mi auguro, a proposito di Sangiuliano, che tornando in Rai abbiano il pudore di non mandarlo in qualche direzione, e se davvero dovesse essere messo a capo di una testata un uomo così schierato saremmo davvero oltre la decenza.

 

Quanto a Giuli, a cui va il mio in bocca al lupo, siamo anche qui alla quintessenza dell’amichettismo. Lo attendiamo comunque alla prova dei fatti, e diciamo che rispetto ad alcune uscite del passato, quando definiva Putin un patriota alla festa di CasaPound, non può che migliorare.

ARMATA BRANCA-MELONI - POSTER BY MACONDO

Ultimi Dagoreport

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…