conte berlusconi renzi salvini meloni

RENZI, SALVINI E MELONI: SI PREPARA L'ASSALTO A CONTE! -  SORGI: “SE LA MAGGIORANZA DI CENTRODESTRA DOVESSE DECIDERE DI DARE LA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE SUL COVID A RENZI, SI ASSISTEREBBE A UN ALLARGAMENTO VERSO IL CENTRO DELLA COALIZIONE. ANCHE SE NON LO DICHIARA APERTAMENTE, RENZI MIRA A TRASFORMARLA IN UNA SORTA DI TRIBUNALE CON UN SOLO IMPUTATO, CONTE. OBIETTIVO CONDIVISO DA SALVINI E MELONI" - NEL SUO DISCORSO AL SENATO, MATTEUCCIO ALLISCIA IL GOVERNO, APRE SULLE RIFORME E SPARA A PALLE INCATENATE CONTRO IL PD E SERRACCHIANI (“ANDARE AD ATTACCARE MELONI SULLA RAPPRESENTANZA FEMMINILE È MASOCHISMO”) - E POI I VOTI DEL TERZO POLO SONO UTILI AL SENATO... - VIDEO

 

Marcello Sorgi per “la Stampa”

 

RENZI AL SENATO 7

Annunciata da Meloni e condivisa da Salvini e Renzi, la nascita di una commissione d'inchiesta sull'emergenza Covid, soprattutto, sembra di capire, sulla prima parte della gestione della pandemia, affidata al governo Conte II, sarà l'occasione per un possibile assestamento degli equilibri politici della legislatura appena cominciata.

 

Il leader di Italia viva infatti ne rivendica la presidenza: e se la maggioranza di centrodestra dovesse decidere di accontentarlo, cosa niente affatto acclarata, si assisterebbe a un allargamento verso il centro della coalizione uscita vincente dalle elezioni del 25 settembre.

 

I voti dei senatori di Renzi (di Calenda non si sa) potrebbero risultare utili al governo a Palazzo Madama, dove la nomina di nove ministri senatori ha abbastanza assottigliato i numeri della maggioranza, solida nelle prime votazioni, a cominciare da ieri sera nella fiducia, ma poi nell'ordinaria amministrazione appesa all'incognita dell'incerta partecipazione ai lavori d'aula dei membri dell'esecutivo. Benché ciascun partito, Lega e Fratelli d'Italia da una parte e Italia viva dall'altra, abbiamo presentato proposte di legge simili per l'istituzione della commissione, gli obiettivi sono differenti.

RENZI AL SENATO 5

 

Perché Renzi, anche se non lo dichiara apertamente, mira a trasformarla in una sorta di tribunale con un solo imputato, Conte, e al massimo per i suoi collaboratori, cercando di approfondire gli eventuali errori e abusi nelle forniture di mascherine, respiratori e altre apparecchiature sanitarie, acquistate talvolta in modo frettoloso per far fronte alla prima fase dei soccorsi.

 

Obiettivo condiviso da Meloni e Salvini, che però puntano a dimostrare nel corso dell'inchiesta che fu sbagliata l'introduzione, il 16 maggio 2021, da parte di Draghi e Speranza, del Green pass, destinata a segnare l'emarginazione dei non vaccinati e a incrementare le file del movimento No vax, sostenuto da Salvini dall'interno del governo di unità nazionale, e Meloni dall'opposizione.

 

Una resa dei conti che Renzi, in cambio di una presidenza che nessuno finora gli ha garantito, dovrebbe condividere, pur avendo fatto parte anche lui dell'esecutivo guidato dall'ex presidente della Bce e avendo contribuito a insediarlo, aprendo la crisi del Conte II a gennaio 2021.

 

2 - RENZI ATTACCA IL PD E GUARDA A DESTRA E ALLA FINE GIORGIA GLI DICE: "BRAVO"

RENZI AL SENATO

Carlo Bertini per “la Stampa”

 

«Le auguro di vincere la sfida del governo sapendo che noi saremo da un'altra parte», dice Matteo Renzi chiudendo il suo discorso in aula, dopo aver chiarito che non voterà la fiducia ma che «ci sono due opposizioni. Noi le saremo lealmente contro, ma sempre lealmente pronti a dare una mano per l'interesse del Paese».

 

Morbido nei toni, accarezzato con gli occhi da Berlusconi e con le risate da Meloni, specie quando prende in giro gli ex compagni di strada del Pd. Colpevoli di aver criticato il "merito" e la "sovranità alimentare" aggiunti ai due ministeri di Istruzione e Agricoltura.

 

«Ma come - dice rivolto a Simona Malpezzi - al governo eri una pasdaran del merito quando parlavi della legge sulla buona scuola. ..».

 

matteo renzi in senato 1

Meloni gongola (alla fine si lascia scappare un «bravo»), Tajani e i ministri pure, Malpezzi e i dem friggono. Specie quando Renzi difende la premier che si fa chiamare "il" presidente del Consiglio.

 

«Per me può anche scegliere un asterisco - dice tra le risate - intanto è la prima donna ad arrivare a palazzo Chigi. Andarla ad attaccare sulla rappresentanza femminile è masochismo», dice, sferzando Debora Serracchiani, protagonista del botta e risposta alla Camera con la premier. Insomma un'apoteosi a destra, mugugni a sinistra, dove mangiano la foglia.

 

«Cosa ha in mente Matteo?» , è l'inquietante interrogativo che attanaglia tutti. «Duro con noi e latte e miele con Meloni», commenta acido Arturo Scotto del Pd. E se il Renzi d'aula è un florilegio di bordate contro i dem, il Renzi della buvette manda un avviso ai naviganti più preciso. Alludendo a intese con la maggioranza.

 

matteo renzi in senato 1

«Ragazzi, ma di cosa stiamo parlando? Uno che queste cose le sa fare, Dario Franceschini, prima mi ha detto: dovevamo darti un questore subito, così dopo non rompevi più...».

 

 Alla buvette Renzi tiene una lezione di prassi parlamentare a un capannello di cronisti, per far valere la ragione che anche il terzo Polo avrebbe dovuto avere la sua fetta di nomine istituzionali che spettano alle opposizioni, mentre Pd e 5stelle vogliono spartirsele da soli. E quando attacca il Pd, facendone il bersaglio dei suoi strali «non hanno capito che se non fanno un accordo con noi, rischiano di perdere le commissioni di garanzia...», l'ex rottamatore avvisa Letta: badate che la maggioranza potrebbe aver interesse di fare un accordo col Terzo polo e lasciare fuori voi dal Copasir e dalla Vigilanza Rai.

 

MATTEO RENZI AL SENATO

Presenterete un vostro candidato al Copasir se non ci sarà un accordo con le opposizioni? «Potrebbe essere», risponde allusivo il leader Iv. È chiaro che le unità di intenti tra la neo premier e i leader centristi possono essere tanti. A partire dalle cariche istituzionali, e proseguendo con le note più nobili delle riforme istituzionali. Fino ad arrivare ad altro. «Se la maggioranza vorrà sfidarci sull'elezione diretta del presidente del consiglio, quello che noi abbiamo chiamato il sindaco di Italia, noi ci saremo». Insomma, il Terzo polo c'è, non farà opposizione pregiudiziale, anzi. «Lei ha detto che nel caso andrò avanti da sola, per esperienza personale non lo consiglio...

 

piantedosi salvini meloni

Il punto fondamentale è che se c'è un'apertura sulle riforme costituzionali, un "no" a prescindere è sbagliato», dice il leader di Italia viva, che prima di parlare spiegava di voler segnare una diversità rispetto a Pd e 5stelle, riconoscendo a Meloni quel che le spetta. Bersaglio delle accuse di chi sospetta che abbia fatto già un accordo con la maggioranza per avere la presidenza della Commissione di Vigilanza in capo a Maria Elena Boschi, con il placet di Berlusconi, dopo la vicenda dei voti di opposizione al presidente La Russa, Renzi viene spalleggiato alla buvette da Carlo Calenda. Che scherzando taglia corto: «Io, se mi fanno il rigassificatore a Piombino, voto pure La Russa presidente».

MATTEO RENZI IN SENATO. IL SENATO DURANTE LA REPLICA DI GIORGIA MELONIGIORGIA MELONI ANTONIO TAJANIgiorgia meloni in senato. MATTEO RENZI IN SENATO.

Ultimi Dagoreport

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?

giorgia meloni volodymyr zelensky viktor orban vladimir putin antonio costa

DAGOREPORT – IL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO INIZIERÀ IL 18 DICEMBRE, MA NON SI SA QUANDO FINIRÀ, NÉ COME: IN BALLO C'E' IL FUTURO DELL'UNIONE - DA TRUMP ALL'UCRAINA, I 27 LEADER DOVRANNO PRENDERE DECISIONI CRUCIALI E NON PIU' PROCASTINABILI, PENA LA TOTALE IRRILEVANZA NELLA GEOGRAFIA MONDIALE - E QUI VIENE IL BELLO: CHI SI METTERA' DI TRAVERSO PONENDO IL DIRITTO DI VETO E MANDANDO ALL'ARIA TUTTO? ORBAN FARÀ IL SOLITO GUASTAFESTE FILO PUTIN? E GIORGIA MELONI, CHE HA FATTO ORMAI LA SUA DEFINITIVA SCELTA TRUMPIANA, PRESSATA DAL SUO VICE PREMIER SALVINI CHE HA GIÀ CONSEGNATO L'UCRAINA ALLA RUSSIA, RIUSCIRÀ A CONTINUARE A TENERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE? AH, SAPERLO....

a lume di candela federica panicucci fabio rovazzi tommaso cerno pio e amedeo elonoire casalegno barbara d urso

DAGOREPORT BY CANDELA - BARBARA D’URSO E IL PROGETTO ARENATO CON URBANO CAIRO - NUOVO SHOW DI PIO E AMADEO SU CANALE5 IN PRIMAVERA - FEDERICA PANICUCCI CONDURRÀ CAPODANNO IN MUSICA" SU CANALE 5: AL SUO FIANCO POTREBBE TORNARE FABIO ROVAZZI. TRA I DUE, L’ANNO SCORSO, NON ERA SCATTATA LA SCINTILLA - SI CERCA CONDUTTORE SOVRANISTA PER NUOVO TALK DI RAI2: POTREBBE ESSERE COINVOLTO IL MELONIANO CERNO - RAI1 E CANALE 5 COPRIRANNO I LORO BUCHI “SPOSTANDO” IN PRIMA SERATA “AFFARI TUOI”, “L’EREDITÀ” E "LA RUOTA DELLA FORTUNA" - ELENOIRE CASALEGNO SI PAPPA DUE NUOVE CONDUZIONI - NELLA REDAZIONE DI ''LIBERO'' ESPLODE IL “TAXI GATE” - UNA VIVACE SIGNORINA STA CERCANDO DI VENDERE A DIVERSI GIORNALI, PROVE ALLA MANO, LA SUA "RELAZIONE SEGRETA" CON L'ATTACCANTE FIDANZATISSIMO. INDIZIO: LUI GIOCA IN UNA SQUADRA DI ALTA CLASSIFICA IN SERIE A E IN NAZIONALE. DI CHI SI TRATTA?

luca matilde bernabei sandokan can yaman

DAGOREPORT – IL TRIONFO DI “SANDOKAN” SU RAI1 FA GODERE LA LUX VIDE MA I FRATELLI BERNABEI, LUCA E MATILDE, BRINDANO SEPARATI – LUCA, CHE E’ COLUI CHE FORTEMENTE VOLUTO RIPORTARE IN TV LO SCENEGGIATO E LO HA PRODOTTO, A MAGGIO SCORSO HA LASCIATO LA FU SOCIETA’ DI FAMIGLIA (FONDANDO LA SUA “OHANA) – DI LUCA NON C’E’ TRACCIA NEI COMUNICATI ED ERA ASSENTE SIA ALL’ANTEPRIMA CHE ALLA CONFERENZA STAMPA – VUOI VEDERE CHE GLI SCAZZI DI FAMIGLIA FANNO PIU’ MALE DELLA “TIGRE DI MOMPRACEM”? AH, SAPERLO…