SU “REPUBBLICA” LA RISPOSTA ALL’INTERVISTA DI RENZI AL “CORRIERE”: UN “PATTO DI SINDACATO” TRA LE CORRENTI PER FRENARE LA CORSA DI RENZI ALLA SEGRETERIA

Giovanna Casadio per "La Repubblica"

«Al governo abbiamo mandato i democristiani, il partito l'abbiamo dato ai socialisti, e io me ne sto fuori». Mentre la direzione del Pd martedì sera proseguiva stancamente al Nazareno, Massimo D'Alema scherzava nei capannelli in terrazza, dove si discuteva di alleanze e patti tra correnti in vista del congresso democratico.

Nel partito stremato, il "traghettatore" Epifani ha adottato la strategia del "minor danno", cioè una nuova segreteria all'insegna di quella che ha definito «collegialità». Una bella spartizione tra le correnti. Perché proprio le correnti sono risorte a nuova vita. L'obiettivo non è solo la conta congressuale ormai iniziata, ma anche bloccare l'ascesa di Renzi alla segreteria. Come? Con un nuovo "patto di sindacato" tra correnti appunto, che vede ora saldarsi un "correntone" Letta-Franceschini (ex Popolari) e l'area Bersani-Epifani.

Il sindaco "rottamatore" non sa ancora se scendere o meno nella mischia per la leadership del partito. Prende tempo. Sta valutando i pro e i contro: fanno sapere i renziani, tra i quali c'è chi lo invita alla prudenza e chi (Dario Nardella) lo sollecita a prendersi il partito. «Ammesso poi che glielo facciano fare!», avverte Paolo Gentiloni.

Per ora, su una cosa Renzi sa di potere contare: sul "patto di sindacato" tra correnti che non lo vedono proprio di buon occhio. «Non tramo, né tremo», ha detto, spavaldo. Il quesito è: sarà più forte, il "rottamatore", facendo il capo partito; o facendo il capo partito perderà l'appeal che ha tra i delusi centristi, dei 5Stelle, del Pdl? Oggi il Pd è una barca difficile da raddrizzare, dopo la tempesta delle elezioni politiche e le difficili acque delle
larghe intese con Berlusconi.

Il premier Enrico Letta a proposito di Renzi ufficialmente dice: «Sono amico e tifoso di Matteo, penso potrebbe fare bene il segretario del Pd. Come lo sta facendo bene Epifani». Il neo segretario tiene il timone. Le grandi manovre già vedono saldarsi l'asse tra Areadem, la corrente di Franceschini, e i lettiani. Scomposizioni e ricomposizioni.

I bersaniani ad esempio, mai avevano sentito l'esigenza di pesare come in questo momento e stanno gettando la rete per consolidare la loro corrente. Pronti a unirsi ex ds e ex Popolari in funzione anti Renzi? Davide Zoggia, bersaniano di ferro, è stato messo in segreteria e avrà il posto (che fu di Stumpo) all'organizzazione, delega-chiave in vista del congresso.

L'avrebbe voluto Renzi per il suo giovane braccio destro Luca Lotti, che va invece agli enti locali. Un'altra poltrona decisiva è per Matteo Colaninno all'Economia, là dove c'era Stefano Fassina. L'imprenditore equilibra il sindacalista Epifani.

Un mix. Ironie feroci per il bilancino delle correnti. Antonello Giacomelli, toscano, non rinuncia alla battutaccia: «A essere pignoli, si dovrebbe segnalare l'assenza
di un rappresentante, possibilmente donna, del movimento dei kolkhoz che pure ha, nella tradizione del collettivismo socialista, un suo significato... «. Matteo Orfini, leader dei "giovani turchi" parla della deriva correntizia. «Qua, pure per prendere un bicchiere d'acqua bisogna appartenere a una corrente», si lamentano deputate outsider. Malumori sulle nomine nelle commissioni bicamerali: «Sempre gli stessi, a chi troppo e a chi niente», è la polemica.

Beppe Fioroni, popolare, è invece piuttosto soddisfatto, ormai lontano da quell'asse con Veltroni e anti Bersani: «In avvicinamento a qualcuno? No, è la mia area che cresce». Apparentati Renzi e Veltroni che sembravano tifare entrambi per Chiamparino alla segreteria, ma la candidatura sembra tramontata.

«Il Pd a me pare come quei malati che dopo una crisi grave sono in convalescenza e vuole evitare scossoni - rimarca Gentiloni - Però la convalescenza non può durare all'infinito, se no diventa letargo». E intanto la commissione per il congresso in 40 giorni dovrà proporre le nuove regole. I "giovani turchi", che con D'Alema sostengono la candidatura di Cuperlo alla segreteria, puntano a primarie aperte. L'unica concessione a cui sono disposti è che il ruolo del segretario e quello del premier si divarichino: converrà a Renzi?

 

RENZI PASSA DA FONZIE AI BAFFI MA SEMBRA POIROT NON DALEMA MATTEO RENZIMATTEO RENZI A OTTO E MEZZO DA LILLI GRUBER Massimo Dalema bruno vespa tra renzi e berlusconi Renzi epifaniVIGNETTA BENNY DA LIBERO RENZI E CARLO DEBENEDETTI ALFANO FRANCESCHINI ENRICO LETTA GUGLIEMO EPIFANI CON BERSANI ALLE SPALLE FOTO LAPRESSEPaolo Gentiloni

Ultimi Dagoreport

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)