cingolani auto euro 4

LA RIVOLUZIONE GREEN CI LASCERÀ A PIEDI - IL LAZIO PER MIGLIORARE LA QUALITÀ DELL'ARIA STA PER PROIBIRE LE VETTURE EURO 4 NELLA ZONA VERDE DELLE GRANDI CITTÀ, ROMA IN TESTA, E ALTRI GOVERNATORI DEL NORD FARANNO LO STESSO, ANCHE PERCHÉ L'UE VUOLE VIETARE I VEICOLI CON MOTORE TERMICO DAL 2035 - IL PROBLEMA È CHE L'ITALIA È UNO DEI PAESI CON IL PARCO MACCHINE PIÙ VECCHIO DEL CONTINENTE E 10 MILIONI DI AUTO RISCHIANO DI RESTARE IN GARAGE...

Giorgio Ursicino per "Il Messaggero"

 

divieti per le auto euro 4 7

Più di dieci milioni di auto in tutta Italia rischiano lo stop. Il Lazio, per migliorare la qualità dell'aria, sta approvando un provvedimento che vieta l'utilizzo delle vetture Euro 4 nella zona verde delle grandi città. Roma in testa.

 

Quando la tendenza si allargherà alle altre regioni, tanti saranno i veicoli che non potranno più essere utilizzati liberamente, creando notevoli problemi ai cittadini in questa fase complessa di elettrificazione.

 

divieti per le auto euro 4 6

Molti governatori, soprattutto del Nord, si sono già portati avanti. L'Unione europea è determinata a mandare definitivamente in pensione i veicoli con motore termico la cui vendita sarà vietata dal 2035.

 

È di qualche settimana fa la decisione del Cite, il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, di allineare anche il nostro paese a questa scadenza. Nell'organo sono presenti chiaramente i ministri competenti.

 

ROBERTO cingolani

Cingolani, Giorgetti e Giovannini, responsabili della Transizione, dello Sviluppo e dei Trasporti, hanno però più volte dichiarato di andarci piano con i tempi poiché l'industria, il mercato e tutta la comunità rischiano di andare in tilt se non si adegua la velocità del cambiamento alle reali possibilità di realizzarlo. Qui sta il problema. Ma il processo ormai è avviato e non sarà facile imbrigliarlo.

 

IL VENTO DEL NORD

A caduta riguarda tutte le realtà locali come gli Stati, le Regioni e le amministrazioni delle città. Una gran confusione che aumenterà se i tempi restano così stretti. È recentissimo l'allarme lanciato dalla Capitale, la cui guida da questo punto di vista ha una linea meno oltranzista della precedente, alla Regione Lazio che sta varando il nuovo piano sulla qualità dell'aria che potrebbe diventare operativo all'inizio del prossimo anno allargando notevolmente il numero delle vetture da fermare.

 

divieti per le auto euro 4 5

Modelli venduti fino a tutto il 2010 che forse sono poco numerosi in Germania. In Italia, invece, che ha uno dei parco circolanti più vecchi del continente, rappresentano certamente la maggioranza. Di fronte ad un'eventualità del genere, nessuno si prende la responsabilità e lo scaricabarile arriva fino a Bruxelles.

 

Gli assessori capitolini hanno già chiesto alla Pisana di usare cautela. I tecnici della Regione argomentano che lavorano sul piano di quasi 700 pagine dal 2018 e bisogna necessariamente ridurre il PM10 e gli ossidi di azoto per non prendere altre sanzioni comunitarie.

 

divieti per le auto euro 4 4

Loro sarebbero anche d'accordo su una maggior gradualità ed a testimoniarlo c'è il fatto che hanno chiesto aiuto al Ministero della Transizione Ecologica per avere una proroga dall'Unione. Anche al dicastero non fanno barricate, ma c'è l'input di Draghi che non vuole attriti con l'Ue.

 

Un bel pasticcio, come al solito. In realtà, lo tsunami è già più avanzato di quanto si possa immaginare perché in gran parte del Nord Italia le limitazioni sarebbero già in vigore se non fosse arrivato il virus.

 

divieti per le auto euro 4 3

Sono colpiti maggiormente i veicoli a gasolio, ma vale la pena di ricordare che fino a quando è esplosa la transizione energetica nella Penisola erano i più venduti. Stop alla circolazione che coinvolge quasi un terzo dei 40 milioni di esemplari del parco tricolore.

 

Lo stato di emergenza, ora prorogato fino al 31 marzo, ha sospeso i blocchi, pronti a scattare da aprile se non ci saranno altre difficoltà. La Regione Piemonte, dove la qualità dell'aria ha raggiunto limiti allarmanti, ha bloccato la circolazione delle diesel Euro 4 fino al 15 aprile nei gioni feriali dalle 8,30 alle 18,30 (Torino e i comuni della città metropolitana dalle 8 alla 19).

 

divieti per le auto euro 4 2

Blocco che si estende anche al sabato e ai giorni festivi se l'allerta sale al primo livello arancione. In questa situazione vengono fermati nei giorni feriali anche le diesel Euro 5. Al livello 2 stop anche per i veicoli merci. Il provvedimento riguarda quasi 100 città con oltre 10.000 abitanti. In Lombardia lo stop annuale dal 1 ottobre al 31 marzo è momentaneamente sospeso per lo stato di emergenza. Riguarda le diesel Euro 4 in oltre duecento città.

 

STATO D'EMERGENZA

In Veneto il blocco è saltato per l'intervento governativo, ma si riattiva immediatamente in caso di livello arancione e riguarda anche le vetture Euro 5 a gasolio. Anche in Emilia Romagna c'è la tregua per la pandemia, ma i blocchi sono pronti a riattivarsi in caso di allerta ecologica.

 

divieti per le auto euro 4 1

Così nel Meridione: in Campania, i diesel Euro 4 si fermano nei giorni feriali dal 1 gennaio al 31 marzo, ma a Napoli la data è stata anticipata al 6 ottobre. Bisogna ricordare che la città più grande, Roma, nei giorni di traffico limitato bloccava la circolazione di tutti i diesel, anche i tecnologici e poco inquinanti dal punto di vista della CO2 e dei veleni Euro 6 appena usciti dallo showroom del concessionario. Finita l'emergenza, bisognerà vedere come si regolerà Gualtieri.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…