pannella cappato

ROMANZO DI CAPPA-TO E SPADA – I 50 ANNI DEL “DISOBBEDIENTE TRANQUILLO” TRA IL REFERENDUM SUL DIRITTO ALL’EUTANASIA (DOPO L’ULTIMA STORICA ASSOLUZIONE E LA PROPOSTA DELLE ASSEMBLEE DI CITTADINI ESTRATTE A SORTE PER INTERVENIRE SUI TEMI PIÙ IMPORTANTI - “NON HO FIDUCIA NEL SISTEMA GIUDIZIARIO IRRESPONSABILE E GOVERNATO DALLE CORRENTI”. "RENZI E LA COMMISTIONE DI INTERESSI PUBBLICI E PRIVATI? “SERVONO REGOLE, PIÙ CHE RICHIAMI ALLA MORALITÀ”. LE BORDATE A SPERANZA E A FORMIGONI E LA LEZIONE DI PANNELLA

Giancarlo Aimi per mowmag.com

marco cappato

 

È stato definito “il disobbediente tranquillo”, ma nonostante la mitezza sta portando avanti alcune delle battaglie civili più importanti degli ultimi anni. Difficile tenere il conto. Per rimanere a quelle recenti, è stato assolto (insieme a Mina Welby) dall'accusa di assistenza al suicidio offerto a Davide Trentini, malato di Sla e morto in una clinica in Svizzera nel 2017. Una sentenza storica, che ora apre la strada al referendum per il diritto all’eutanasia.

 

Nel frattempo, si sta spendendo nella campagna Stop Global Warming, con la raccolta firme per chiedere all’Europa di fermare il climate change spostando le tasse dal lavoro alla CO2, idea supportata da 27 premi Nobel e oltre 5mila scienziati. Come se non bastasse, ha avviato anche in Italia Politici per caso, comitato promotore di un nuovo strumento di governance democratica: le assemblee di cittadini estratte a sorte per discutere di temi importanti, visto che è convinto non basti più esprimersi soltanto alle urne a distanza di anni.

marco cappato

 

Tutto questo, Marco Cappato lo sta portando avanti senza ricoprire cariche istituzionali. Insomma, c’è vita oltre il Parlamento. E mentre tutti correvano a candidarsi, lui ha lasciato ogni carica rappresentativa e si è trasformato in un attivista puro attraverso l’associazione Luca Coscioni e il movimento Eumans ottenendo un risultato dopo l’altro. Lo abbiamo intervistato perché questo mese ricorrono due date importanti: il 19 maggio sono 5 anni dalla scomparsa di Marco Pannella, lo storico leader dei Radicali e suo padre spirituale. E il 25 “Marco il Giovane” – com’era chiamato quando iniziò a farsi strada nel partito – compirà 50 anni tondi tondi.

 

Cappato, partiamo dall’assoluzione di qualche giorno fa. Se la aspettava o ha temuto il peggio?

cappato welby

È stato un passo importante, più che per noi per tutti. Noi ci siamo autodenunciati, per cui non avevamo paura per l’esito finale. Però il precedente che è stato stabilito è che non è obbligatorio rimanere attaccati a una macchina per sopravvivere se non lo si ritiene più opportuno.

 

Ora sarà più facile arrivare a una legge sul diritto all’eutanasia?

È quello che vogliamo, ma il Parlamento avrebbe dovuto già rispondere alla Corte costituzionale che per due volte l’ha richiesta. Anche perché questa vicenda processuale è durata 4 anni e 9 udienze di tribunale fra primo e secondo grado. Non è immaginabile che un malato terminale debba ogni volta affrontare un iter così lungo. In assenza di una legge, attraverso il referendum vogliamo stabilire il principio fondamentale alla legalizzazione all’eutanasia.

pannella cappato

 

Parallelamente sta portando avanti la campagna Stop Global Warming. Vi servono 1 milione di firme entro luglio. Perché è così importante anche per il nostro paese aderire?

Qui il problema è che, da un lato i governi sembrerebbero essersi resi conto della necessità di intervenire e sono stati fissati obiettivi molto ambiziosi sulla riduzione di emissioni di CO2 e sulla neutralità carbonica, ma quel che non è chiaro sono gli impegni vincolanti sul come arrivarci. Qui subentra la nostra proposta, cioè di far pagare un prezzo minimo per le emissioni, spostando le tasse dal lavoro, da tassare men, verso le emissioni da tassare sempre di più. Il tutto, utilizzando gli strumenti dell’economia di mercato per incentivare il risparmio energetico e l’uso di fonti rinnovabili.

 

Da qualche anno non fa più parte dei Radicali, non ricopre cariche elettive, non ha ruoli istituzionali. Ma chi è oggi Marco Cappato politicamente?

cappato

Faccio politica senza né elezioni né essere eletto da qualche parte, ma attivando gli strumenti della partecipazione civica e della non violenza. Non voglio ripudiare una storia o prendere le distanze dalle posizioni di questo o quel partito, semplicemente ritengo urgente oggi fare politica in modo diverso.

 

Perché la politica elettorale è orientata al breve periodo, mentre i grandi problemi del nostro tempo, dai cambiamenti climatici alle conseguenze delle rivoluzioni digitale, scientifica e dell’intelligenza artificiale travalicano i confini degli stati nazionali e vanno governate con l’occhio al lungo periodo e non al consenso immediato del marketing della campagna elettorale. Sono quindi un attivista politico, con l’associazione Luca Coscioni e il movimento Eumans e utilizzo gli strumenti di partecipazione popolare.

 

La sanità è uno dei temi cardine, come ha dimostrato anche lei in alcune battaglie recenti. Ma lei ha fiducia nel ministro Speranza, che sulla pandemia è stato aspramente criticato?

marco cappato 2

Credo che sia difficile puntare il ditino di fronte a una tragedia enorme che nessuno aveva previsto. In realtà avrebbe dovuto esserci un piano prevenzione pandemica che molti governi precedenti non hanno mai rinnovato. Su quello c’è stata una responsabilità della politica. Oggi penso che il peggio sia stato dato nella gestione delle informazioni e dei dati. A 14 mesi di distanza non sono ancora stati messi a disposizione della comunità scientifica e sono ancora gestiti centralmente soltanto dal governo. Credo che diffonderli avrebbe contribuito positivamente sulle misure da prendere. E poi ci sarebbero le riforme…

marco cappato

 

A cosa si riferisce?

Le riforme strutturali più urgenti come sul potenziamento della ricerca scientifica e della medicina sul territorio, la telemedicina, la medicina a domicilio e l’assistenza psichiatrica, sulle quali purtroppo non mi sembra siano stati dati segnali concreti.

 

Mentre lei combatte battaglie su temi civili rischiando in prima persona e andando spesso e volentieri a processo, cosa prova a vedere Matteo Renzi che fa la spola tra l’Italia e l’Arabia Saudita e viene accusato di fare più gli interessi di un paese discutibile dal punto di vista dei diritti umani, rimanendo comunque senatore della Repubblica italiana?

In questi casi le regole sono più adeguate dei richiami alla moralità, perché se una commistione così forte tra interessi privati e ruoli istituzionali è possibile evidentemente è perché non si sono poste regole adeguate. Per esempio, per separare con un lasso di tempo adeguato l’assunzione di incarichi aziendali da ruoli politici. Renzi non è l’unico. Anche Minniti guida una Fondazione promossa da Leonardo e Padoan è entrato nel Cda di Unicredit. Per cui, invece di prendermela con il comportamento del singolo, sarebbe meglio avere delle norme che impediscono alla radice questo tipo di commistione di interessi.

MARCO CAPPATO DJ FABO

 

Non mi dica che non le fa un certo effetto, quando entra in libreria, vedere l’autobiografia di Roberto Formigoni, proprio a lei che nel 2010 ne denunciò l’illegittimità di essere eletto per la quarta volta presidente della Lombardia…

Io con Formigoni ho vinto due cause per diffamazione con il pignoramento di una parte della sua liquidazione per avere ripagato il danno che non voleva pagare. Noi avevamo scoperto una truffa elettorale senza la quale non avrebbe potuto neanche candidarsi. Se la magistratura fosse intervenuta subito, non sarebbe diventato presidente per la quarta volta della regione Lombardia e gli avremmo evitato tanti guai.

 

MINA WELBY E CAPPATO

Su quell’ultimo mandato, infatti, si sono concentrate le inchieste e i processi per i quali è stato chiamato a pagare un pensante dazio. Di certo è una persona che ha esperienza e attraversato molte vicende interessanti, per cui non è un problema che abbia scritto un libro, ma che abbia potuto impunemente violare le leggi senza che le responsabilità siano state accertate in tempo utile.

 

Dopo il caso Palamara ogni giorni escono nuovi scandali che interessano la magistratura italiana. Ma si può ancora avere fiducia nella giustizia?

MARCO CAPPATO

Bisogna vedere se si poteva già avere... Io non l’avevo già prima fiducia nel sistema giustizia. La maggior parte dei magistrati fanno un grande lavoro e mettono a rischio la propria incolumità, ma il sistema di governo della giustizia è gestito con logiche clientelari e spartitorie, questo da tempo. Il referendum di Enzo Tortora che chiedeva la responsabilità civile dei magistrati è degli anni ’80.

 

E anche qui vale la stessa risposta per il conflitto di interessi: sono necessarie le regole. Non ci si può basare solo sui buoni magistrati. Il potere giudiziario oggi è fondamentalmente irresponsabile e governato da un sistema di correnti. Se non lo si aggredisce con responsabilità civile dei magistrati, con la separazione delle carriere e il rispetto dei diritti degli imputati e dei detenuti non si riforma la giustizia.

marco cappato 1

 

Il 19 maggio ricorrono i cinque anni della morte di Marco Pannella. Cosa le manca di più?

Pannella era riuscito a tenere insieme la lotta istituzionale con quella fuori dal palazzo, onorando le istituzioni ma attivando all’esterno tutti gli strumenti della non violenza politica. Credo sia l’insegnamento più forte che ha lasciato, perché è quello di cui ci sarebbe più bisogno oggi. Le istituzioni sono invece sempre più sconnesse dalla realtà e anche le organizzazioni sociali rinunciano troppo spesso a interagire con loro e con la politica. Questo impoverisce sia l’uno che l’altro fronte di iniziativa.

 

Invece lei, che al tempo dei Radicali veniva chiamato “Marco il Giovane”, il 25 maggio compirà 50 anni. Con che spirito arriva a questa data?

È un’ottima data per scherzarci sopra con gli amici. Però non ha per me un particolare significato.

Il prossimo sogno di Marco Cappato?

marco cappato foto di bacco

Proprio in questi giorni abbiamo posto una nuova questione molto importante, che sta prendendo piede in altri paesi europei. Mi riferisco alle assemblee di cittadini estratti a sorte sui temi più importanti. Credo sia un contributo decisivo per uscire dalla trappola del consenso immediato nella quale è costretta la politica elettorale. Lo stiamo facendo con la proposta di legge PoliticiPerCaso.it e spero che presto otterremo questo risultato.

marco minniti (2)L'arrivo di Marco Cappato e della madre di Fabiano Antoniani al momento di preghiera dedicato alla memoria di Antoniani, conosciuto come DJ Fabo © ANSA 16padoan e renzi alla leopoldaformigoniroberto speranza al senato durante il voto sulla mozione di sfiducia

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...

zaia stefani salvini meloni fico schlein de luca

DAGOREPORT – L'ESITO DELLE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA E PUGLIA E' GIA’ SCRITTO MA SARA' IMPORTANTISSIMO PER “PESARE” OGNI PARTITO IN VISTA DELLE STRATEGIE PER LE POLITICHE DEL 2027 – I VOTI DELLE VARIE LISTE POTREBBERO CAMBIARE GLI EQUILIBRI INTERNI ALLE COALIZIONI: SE IN CAMPANIA E PUGLIA LE LISTE DI DECARO E DI DE LUCA FARANNO IL BOTTO, PER L'EX ROTTAMATRICE DI ''CACICCHI'' ELLY SCHLEIN SAREBBE UNO SMACCO CHE GALVANIZZEREBBE LA FRONDA RIFORMISTA DEL PD - ANCHE PER CONTE, UN FLOP DEL SUO CANDIDATO ALLA REGIONE CAMPANIA, ROBERTO FICO, SCATENEREBBE LA GUERRIGLIA DEI GRILLINI CHE DETESTANO L'ALLEANZA COL PD - LADY GIORGIA TIENE D’OCCHIO LA LEGA: SE PRECIPITA NEI CONSENSI IN VENETO, DOVE E' STATA FATTA FUORI LA LISTA ZAIA, PROVEREBBE A SOSTITUIRE IL MALCONCIO CARROCCIO CON AZIONE DI CARLETTO CALENDA...