mario draghi pil italia ripresa crescita

L’ADDIO DI DRAGHI HA UN PREZZO - ALMENO 200 MILIARDI DI EURO DI BTP SONO A RISCHIO VENDITA DA PARTE DEGLI INVESTITORI ISTITUZIONALI. OLTRE ALLE SCOMMESSE AL RIBASSO DEI FONDI HEDGE, LA BANCA STATUNITENSE CITI LANCIA L’ALLARME - LE TENSIONI AUMENTANO, L'INCERTEZZA SALE, I RENDIMENTI DEI BOND ITALIANI CRESCONO E IL BTP DECENNALE È SALITO DI 19 PUNTI BASE SU BASE GIORNALIERA, FINO A QUOTA 3,75%, LA MASSIMA ESPANSIONE DA METÀ GIUGNO – MENO MALE CHE LA BCE…

Fabrizio Goria per “La Stampa”

 

ITALIA CRAC BUCO

Almeno 200 miliardi di euro di Btp sono a rischio vendita da parte degli investitori istituzionali. Non sono solo le scommesse dei fondi hedge, raccontate dal Financial Times, a preoccupare. L'addio di Mario Draghi a Palazzo Chigi, secondo la banca statunitense Citi, può scatenare una girandola di prese di posizione intorno al Paese. Le tensioni aumentano, l'incertezza sale, i rendimenti dei bond italiani crescono. Il Btp decennale è salito di 19 punti base su base giornaliera, fino a quota 3, 75%, la massima espansione da metà giugno. La Banca centrale europea (Bce) osserva ed è pronta ad agire nuovamente per mitigare il dissolvimento dello scudo di credibilità garantito da Draghi.

 

BTP ITALIA

Le avvisaglie di un nuovo periodo di stress intorno ai titoli di Stato italiani, a seguito delle dimissioni di Draghi, ci sono state fin da subito. Prima Citi, che in una nota ai clienti istituzionali ha evidenziato le potenziali vendite nette sul debito italiano, da inizio anno a fine luglio, circa 97 miliardi di euro, a cui vanno aggiunti altri 100 miliardi in bilico dopo l'addio di Draghi. E poi gli altri colossi statunitensi. Come rimarcato da Jason Simpson, economista di State Street Global Advisors, «lo spread tra i Btp italiani a 10 anni rispetto ai Bund tedeschi cresciuto di 25 punti percentuali nel corso della settimana successiva alla crisi di governo».

mario draghi al meeting di rimini 4

 

La dinamica della curva dei rendimenti è stata tenuta sotto controllo dall'intervento della Bce attraverso il reinvestimento del Pandemic emergency purchase programme (Pepp), il programma di aiuti pandemici. Dopo i quasi 10 miliardi di euro acquistati a luglio, è pronto a essere utilizzare ancora per mitigare la frammentazione in vista del voto del 25 settembre.

 

Negli ultimi giorni, il Ft ha rivelato la strategia di numerosi fondi d'investimento. Da BlueBay a Millennium, passando per Bridgewater, Citadel e Cqs, sono iniziate le vendite allo scoperto sull'Italia. A preoccupare crisi del gas, incertezza elettorale e gestione dei conti pubblici. Ed è quest' ultimo il punto toccato da Gregorio De Felice, capo economista di Intesa Sanpaolo. Secondo cui «una gestione ordinata della politica di bilancio e il rispetto delle regole Ue in materia di saldi di finanza pubblica e convergenza macroeconomica escludono qualsiasi criticità sul fronte del rifinanziamento del debito pubblico nel 2023».

EURO CRAC

 

In caso di conferma degli obiettivi, e di approvazione delle tranche del Pnrr, il fabbisogno da finanziare sul mercato il prossimo anno «è stimabile nell'ordine di 50 miliardi di euro, che potrebbero essere coperti da acquisti netti di investitori domestici (intermediari e famiglie) anche a fronte di un possibile moderato flusso di vendite estere». E queste, secondo Intesa, sarebbero pari a 20 miliardi di euro.

Italia Crac

 

Qualora ci fossero delle deviazioni dalla cosiddetta "Agenda Draghi", sarebbero possibili forti turbolenze di mercato. A sottolinearlo è anche Intesa. Se ci fossero una frenata nell'attuazione del Pnrr e uno scostamento di bilancio, «si potrebbe verificare un flusso di vendite nette estere molto significativo con una severa restrizione delle condizioni di liquidità», sottolinea De Felice. E la corsa dei rendimenti potrebbe costare anche di più. Equita Sim ha stimato che ogni 100 punti base di spread in più si traducono in un aumento della spesa per interessi sul debito pubblico di 2, 5 miliardi di euro nel 2023, 7 miliardi nel 2024 e 10, 1 miliardi nel 2025.

 

spread btp bund

Le scommesse al ribasso riguardano l'Italia in particolare, ma non solo. Andrea Braglia, numero uno di Aequilibrium, fa notare che c'è una girandola negativa sull'Ue. «La speculazione al ribasso sui titoli governativi europei e mondiali è e sarà il trade dell'anno», tuona. In tal contesto, senza la protezione implicita del governo Draghi, la volatilità sul debito italiano si è amplificata. Ma non solo. Sull'onda dell'atteggiamento aggressivo della Federal Reserve, che per voce del suo presidente Jerome Powell prevede altri poderosi rialzi dei tassi, così come la Bce, il Ftse Mib ha lasciato sul terreno il 2, 49%, la peggiore in Europa.

spread btp bund BTPmario draghi al meeting di rimini 6mario draghi al meeting di rimini 5mario draghi con i giovani volontari del meeting di rimini BTP spread btp bund

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…