L’ARMATA È LESSA, IL MINISTRO DELLA DIFESA PURE! - DOPO LE BATOSTE MILITARI CHE NEANCHE I RUSSI RIESCONO PIÙ A NASCONDERE TIRA UNA BRUTTA ARIA PER IL MINISTRO DELLA DIFESA RUSSO SHOJGU - IL LEADER CECENO KADYROV E IL FONDATORE DELLA BRIGATA WAGNER PRIGOZHIN STAREBBERO CONGIURANDO CONTRO DI LUI PER SOSTITUIRLO CON ALEKSEJ DJUMIN - I DUE FALCHI HANNO A DISPOSIZIONE DUE ESERCITI "PRIVATI" E SONO MOLTO ASCOLTATI DA PUTIN...

-

Condividi questo articolo


Per www.repubblica.it

 

Sergej Shojgu 3 Sergej Shojgu 3

Mappa canta. Tutto ciò che il generale russo Igor Konashenkov ha evitato di dire nel briefing giornaliero presso il ministero della Difesa è apparso impietosamente alle sue spalle: nella mappa aggiornata sulla posizione delle truppe nella regione di Kherson, si vede chiaramente lo sfondamento degli ucraini da Nord, lungo il fiume Dnepr.

 

Sergej Shojgu 2 Sergej Shojgu 2

Nel giorno della ratifica da parte del Senato russo delle quattro annessioni, Konashenkov non ha menzionato perdite a Kherson. E tuttavia alla lista dei villaggi riconquistati dalle forze di Kiev, se ne aggiungono altri sette, tra cui Davydov Brod, Staroselye, Bolshaya Aleksandrovka, Velyka Oleksandrivka, Novopetrivka. Il cuneo della controffensiva ucraina sta puntando in direzione di Nova Kachovka, città strategica sulla riva sinistra del Dnepr dove i russi stanno ripiegando.

Sergej Shojgu 1 Sergej Shojgu 1

 

La crisi operativa in cui versa la cosiddetta "operazione speciale", come ancora a Mosca chiamano l'invasione, emerge sia dai commenti di alcuni giornalisti russi, sia, soprattutto, dalle chat dei blogger militari. "Non abbiamo abbastanza uomini, siamo stanchi. I territori non li teniamo più, non ci saranno buone notizie nel prossimo futuro: né dal fronte di Kherson, né da Lugansk", scrivono sui canali telegram. "Ci hanno chiuso a tenaglia", "gli ucraini possono fare operazioni di sbarco colpendoci al fianco", "ci ritiriamo".

 

Sergej Shojgu Sergej Shojgu

Riferiscono pure di un trucco usato dai soldati di Kiev: disegnare la Z e la V dell'esercito russo sui propri tank, per confondere il nemico. Cosa che si possono permettere di fare solo grazie ai moderni sistemi di comunicazione dell'Occidente che sventano il fuoco amico. "Putin è con le spalle al muro", avverte la Cia. "Può essere pericoloso". Il riferimento è all'utilizzo di armi tattiche nucleari, rilanciato dal Times: citando documenti di intelligence Nato, il quotidiano inglese sostiene che il presidente russo stia per ordinare un test atomico vicino al confine dell'Ucraina "come gesto dimostrativo".

 

vladimir putin vladimir putin

A spingere Putin verso l'atomica è soprattutto il leader ceceno Ramzan Kadyrov. Sabato, dopo la ritirata russa da Lyman, Kadyrov ha inveito contro i vertici militari accusandoli di essere sconnessi dalla realtà e di non informare propriamente Putin. Poco dopo Evgenij Prigozhin, capo e fondatore della Brigata mercenaria Wagner, si è complimentato con Kadyrov: "Ben detto Ramzan. Inviate tutta questa immondizia a piedi nudi direttamente al fronte".

 

ESERCITO RUSSO IN UCRAINA ESERCITO RUSSO IN UCRAINA

Secondo Andrej Pertsev, analista russo con ottime fonti al Cremlino, i due starebbero complottando per rovesciare il ministro della Difesa Sergej Shojgu. Kadyrov e Prigozhin hanno a disposizione due eserciti privati che si stanno rivelando decisivi sul terreno. In questo momento godono perciò della totale fiducia di Putin, ma - stando a Pertsev - anche dei suoi fedelissimi, come l'ex guardia del corpo e attuale governatori di Tula, Aleksej Djumin, e l'ex governatore di Jaroslav e ora assistente del presidente, Dimitrij Mironov. Djumin (da anni considerato tra i delfini di Putin papabili per la successione) sarebbe l'uomo che aspirerebbe a prendere il posto di Shojgu.

 

esercito ucraino esercito ucraino

Sull'andamento delle controffensive a Est e Sud il governo di Kiev mantiene il silenzio. In compenso, il presidente Zelensky ha firmato il decreto con cui stabilisce l'impossibilità di intrattenere negoziati finché al potere ci sarà Putin. Sarà guerra fino alla fine.

 

Condividi questo articolo

FOTOGALLERY


ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - AD ATREJU C’E’ SPAZIO PER UNA SOLA REGINA – ALLA KERMESSE DI FRATELLI D’ITALIA MANCHERANNO QUASI TUTTE LE GIORNALISTE DI DESTRA DELLA RAI: TRA GLI OSPITI E I MODERATORI FIGURA SOLO INCORONATA BOCCIA, MOLTO STIMATA DALL’AD GIAMPAOLO ROSSI – IN COMPENSO CI SARANNO LE "SINISTRELLE" BIANCA BERLINGUER, SARA MANFUSO E MONICA GIANDOTTI, L’ETEREA LICIA COLO’ E LO YOUTUBER “CICALONE” – TUTTI ARRUOLATI I GIORNALISTI DE’ DESTRA DI VIALE MAZZINI, DA GIORGINO A BRUNO VESPA…

DAGOREPORT – MATTARELLA E’ INCAZZATO CON GIORGIA MELONI PER IL VOLTAFACCIA SULL’ACCORDO UE-MERCOSUR: LA DUCETTA ERA FAVOREVOLE E SERGIONE A LUGLIO SI ESPOSE PERSONALMENTE CON LULA (UNO DEI PRINCIPALI SPONSOR DELL’ACCORDO) - POI, SU PRESSIONE DI COLDIRETTI E CONFRAGRICOLTURA, LA SORA GIORGIA HA CAMBIATO IDEA E SI E’ SCHIERATA CON FRANCIA E POLONIA CONTRO L’ACCORDO – URSULA E’ FURIOSA: SA CHE AL CONSIGLIO EUROPEO, CHE DOVRÀ APPROVARE IL TRATTATO, L’ITALIA SARÀ L’AGO DELLA BILANCIA. SE LA MELONI AFFOSSA L’INTESA UE-MERCOSUR, LA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE È PRONTA ALLA VENDETTA…

DAGOREPORT - LE SOLUZIONI POSSIBILI AL RISIKO BANCARIO CHE COINVOLGE UNICREDIT, BPM E CREDIT AGRICOLE SONO TRE: 1) UNICREDIT ALZA IL PREZZO LA SUA OFFERTA DI OPS DI ALMENO IL 20-30% E CREDIT AGRICOLE SÌ METTE D’ACCORDO CON ORCEL E REALIZZA UNA PLUSVALENZA ROTONDA (CON ACCORDO DI CESSIONE DI FILIALI); 2) CREDIT AGRICOLE DICE NO ALL’OFFERTA DI UNICREDIT E MPS E RIESCE AD ATTRARRE UN ALTRO 20% DI CAPITALE E LANCIA L’OPA. A QUEL PUNTO BPM VA A FINIRE AI FRANCESI (MA IL MEF POTREBBE FAR SCATTARE IL GOLDEN POWER); 3) IL MEF STA STUDIANDO CON JP MORGAN UN’OPA DI MPS SU BPM, CON UN DOVIZIOSO AUMENTO DI CAPITALE DELLA BANCA SENESE DA PARTE DEI SOCI MILLERI E CALTAGIRONE…

DAGOREPORT – PAPA FRANCESCO HA APPARECCHIATO IL CONCLAVE A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA E ORA CERCA IL PROFILO IDEALE DEL SUO SUCCESSORE – ZUPPI E PAROLIN (CHE HA PIU' CHANCE) SONO STIMATI DAL PONTEFICE MA PENALIZZATI DALL’ESSERE ITALIANI: BERGOGLIO VUOLE APRIRE LA CHIESA ALLE “PERIFERIE” – SI FA IL NOME DEL CANADESE FRANCIS LEO, ARCIVESCOVO METROPOLITA DI TORONTO - FILIPPO DI GIACOMO: "LEO HA FAMA DI PERSONA EQUILIBRATA, HA UN CURRICULUM NOTEVOLE, E' POLIGLOTTA E CONOSCE LA CURIA" - IL COLPO A SORPRESA? UN PAPA DI COLORE – L’APERTURA DEL VATICANO ALLA CINA E LA DIFFIDENZA VERSO LA POLITICA ITALIANA...