antonio conte

SALUTA ANTONIO! CONTE E’ SEMPRE PIU’ IN BILICO ALL’INTER – LUCA BEATRICE LO INFILZA: “CON LA JUVE VOLEVA DEI GIOCATORI PER VINCERE IN CHAMPIONS. L'ANNO DOPO ALLEGRI, CON LO STESSO GRUPPO, ARRIVÒ IN FINALE. DICE CHE NON VUOLE RISPONDERE SUL MERCATO DELL'INTER MA POI LA MEZZA FRASE DI LAMENTELA LA BUTTA SEMPRE LÌ. SI SENTE ESENTE DA CRITICHE E DOPO VERONA-INTER È DIVENTATO TROPPO CUPO E LITIGIOSO. NON È PIÙ AL PASSO COI TEMPI? I NUMERI DICONO CHE…" - VIDEO

 

Luca Beatrice per mowmag.com

 

antonio conte

Antonio Conte è da sempre convinto che se le cose vanno bene il merito sia suo e se invece vanno male la colpa è degli altri. Da giocatore è stato un centrocampista contemporaneo -più che moderno- completo nel difendere e nell’attaccare, un pedalatore con l’istinto del gol.

 

Ha vinto tanto in campo e ancor di più da allenatore: due campionati in serie B con Siena e Bari, tre scudetti alla Juventus, la Premier League e la FA Cup con il Chelsea. Da ct della Nazionale è riuscito con il suo carisma a motivare una squadra strampalata e scarsa, che poi con (S)Ventura ha subito l’onta di non partecipare ai mondiali, eliminato agli Europei solo dalla Germania ai rigori.

 

 

antonio conte inter bologna

Nonostante il curriculum inattaccabile, Conte ovunque è stato ha rotto con i propri datori di lavoro e la scusa è sempre la stessa, “se non mi comprate i giocatori che voglio poi non ve la prendete con me”. Simbolo bianconero, a lungo identificato come capopopolo di una tribù adorante, a Torino si è scavato la fossa quando ebbe l’ardire di sostenere che con dieci euro non si può cenare in un ristorante da 100, riferendosi alla scarsa competitività della squadra in Europa dopo sue memorabili figuracce, eliminato in Champions dal Galatasaray e dal Benfica in Europa League.

 

antonio conte

L’anno dopo con lo stesso gruppo Max Allegri guadagnò la finale di Berlino, persa con il Barcellona e anche il tifoso più prevenuto capii finalmente la differenza tra un esaltato in cerca di perenne ribalta e un professionista chiamato a fare il bene dell’azienda. Cinque anni dopo, al momento di dire addio ad Allegri, il nome di Conte tornò attuale per un possibile secondo ritorno sulla panchina bianconera, lo si vedeva infatti spesso in tribuna allo Stadium e comunque lui continua ad abitare a Torino, ma Andrea Agnelli quella frase e quei capricci che portarono al repentino abbandono del ritiro estivo nel 2014 non li ha dimenticati. John Elkann è stato molto chiaro: finché ci saremo noi, ha detto, Conte non tornerà mai ad allenare la Juve.

antonio conte foto mezzelani gmt

 

 

La mancanza di altre offerte e uno stipendio da nababbo lo hanno naturalmente portato a Milano, sponda Inter, dove nel frattempo era già arrivato Beppe Marotta, altro ex juventino, e dove la proprietà cinese non ha certo problemi di liquidità. Per avere Conte fanno fuori Luciano Spalletti, ancora a libro paga, che pure gli obiettivi minimi in un biennio li ha raggiunti.

 

antonio conte

Nella sua filosofia martellante, Conte punta subito sulla parola “lavoro”, precisando che la definizione di “pazza Inter” non gli piace e che la squadra dovrà presto trovare regolarità. Anche alcuni giocatori non gli piacciono perché non corrispondono alla sua idea di calcio, via Icardi, Nainggolan e Perisic. Vuole assolutamente Lukaku, Barella e Sensi, accontentato ma non basta, se non vince va in tv a lagnarsi che la coperta è corta così a gennaio gli comprano Eriksen (che gioca poco), Young e Moses, ma l’unico che non toglie mai di squadra è il suo idolo Candreva.

 

 

antonio conte foto mezzelani gmt04

A Milano Conte ha dunque la possibilità di confrontarsi con il simbolo José Mourinho, ma il paragone non regge e non solo per il profilo internazionale del portoghese: Conte non ha standing europeo e più di un torneo alla volta non riesce ad affrontarlo, Mou oltre ad avere vinto ha cambiato il ruolo dell’allenatore con personalità, l’eloquio, l’ironia, la sagacia e il sex appeal.

 

Conte ha un eloquio ristretto, un accento salentino che diventa gracchiante quando si incazza, è permaloso, si considera esente da critiche e non gli basta più urlare e strepitare in panchina per trasmettere carica ai suoi giocatori, i primi a non sopportarlo (quando se ne andò dalla Juve, Buffon, Chiellini e gli altri senatori si sentirono finalmente liberati dalle sue manie ossessive).

 

antonio conte

Non vincere più inoltre lo ha fatto diventare ancor più litigioso e l’alterco di ieri sera a Verona con Juric non passerà certo tra i momenti più eleganti di questa strana stagione. I numeri dicono che Conte dà il massimo nella prima stagione, sia in termini di punti che di trofei. Oggi, 10 luglio, è al quarto posto in campionato (più indietro di Spalletti), eliminato dalla Champions, fuori dalla Coppa Italia, resterebbe ancora l’Europa League che a questo punto potrebbe salvare l’ennesima stagione fallimentare.

antonio conte

 

Se poi non dovesse vincere la Juventus di Sarri (un altro evidentemente fuori posto che pure ha battuto l’Inter di Conte all’andata e al ritorno) e qualcun altro (Lazio o l’entusiasmante Atalanta) riuscisse a conquistare lo scudetto, il fallimento sarebbe completo, altroché consumare la vendetta contro chi non l’ha rivoluto.

 

 

E allora diciamolo, finalmente: l’Antonio Conte di oggi è sopravvalutato, soprattutto perché neppure a lui riuscirà il miracolo di fare cambiare pelle all’Inter, così come mi auguro Sarri non riesca a far perdere la Juve anche se ci sta provando in tutti i modi. Per carità, il calcio non è una scienza esatta e i giudizi si possono ribaltare, ma al momento i numeri dicono che Conte all’Inter è un flop.

antonio conte

 

Lui non ci sta perché la colpa non è sua ma in primis della società (chissà cosa ne pensa Marotta) e poi dei giornalisti. Solo nelle dittature si imbavaglia la stampa, caro Andonio. Lui perde in dieci contro il Bologna e se la colpa è di carta stampata e tv, nonostante le protezioni e gli alibi fornitigli da Caressa e Bergomi. E qui diventa insolente, maleducato, irritante, sempre sull’orlo di una crisi di nervi. Come dice una cara amica che sa molto di calcio, sotto la parrucca poco o niente.

antonio conteantonio conteantonio conte

Ultimi Dagoreport

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDOZA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA - CAROCCI E LA NOTA STAMPA DEL "PICCOLO AMERICA" CHE RILANCIA LE PAROLE DEL PAPA...

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...