salvini bergoglio

SALVINI RESPINTO ALLE MURA LEONINE - IL MINISTRO DELL’INTERNO VORREBBE ALLENTARE LA TENSIONE CON IL VATICANO MA PAPA BERGOGLIO NON ACCETTA UN INCONTRO FINCHÉ IL LEGHISTA NON CAMBIERÀ LINGUAGGIO E POLITICHE - I VESCOVI ITALIANI, CHE LAVORANO A UN RITORNO IN POLITICA DEI CATTOLICI, S'AGGRAPPANO AI CINQUE STELLE PER ARGINARE LE LEGA…

Carlo Tecce per il “Fatto quotidiano”

 

salvini rosario

Il contrappasso. Il Vaticano di papa Francesco respinge Matteo Salvini, chiude le porte. Il ministro dell' Interno, che fa propaganda sui migranti, che ripudia l'accoglienza, che carezza le destre estreme propulsori di discriminazione, è un ospite non gradito. Un forestiero. Il sentimento di Jorge Mario Bergoglio va oltre il rifiuto, ormai ripetuto e ostentato, di ricevere Salvini in udienza privata e investe la Chiesa italiana. I "soliti vescovoni" - così parlano di sé nel clero per citare e irridere il vicepremier - confidano in una reazione dei cattolici con le Europee per sgonfiare il fenomeno leghista e scardinare un governo litigioso.

 

PAPA BERGOGLIO

Il cardinale non ha la porpora, è in abito talare, indossa una croce pettorale d'argento, intarsiata con venature più scure ai bordi, scarta una caramella morbida ai frutti di bosco, l'annuario pontificio di 2.318 pagine ha inclinato la mensola, un quadro con la fotografia ufficiale di Francesco è rivolto verso un lucernario, la vista è monca per il motore del climatizzatore, si scorge piazza San Pietro con le seggioline grigio scure allineate dinanzi all' altare per l' incontro del mercoledì col Papa: "I Cinque Stelle sono di casa, bussano spesso e noi offriamo ascolto, è l' alleato Salvini che ha superato il limite, s' è infilato in una diatriba costante e diretta con Bergoglio, però ha tentato di ricucire". Era in Sicilia, l' ultima volta.

 

Gualtiero Bassetti, presidente Cei

Salvini ha celebrato il 25 aprile in campagna elettorale con un prologo istituzionale: il taglio del nastro a un commissariato di polizia a Corleone, che la Questura ha chiesto di benedire a monsignor Francesco Pennisi, arcivescovo antimafia di Monreale. Conclusa la cerimonia, prima dei selfie del ministro, Pennisi è rientrato in diocesi. Salvini era di passaggio a Monreale per un comizio, durato una decina di minuti, col candidato a sindaco del Carroccio. Il ministro ha insistito per visitare la cattedrale di Santa Maria Nuova, patrimonio dell'umanità, il duomo costruito nel XII secolo su ordine di Guglielmo II, il sovrano "buono". Pennisi ha imposto una condizione: nessun codazzo, fuori la politica.

 

Salvini era incuriosito dai mosaici bizantini, dagli affreschi di putti e di donne, da un'opera del pittore Francesco Manno su re Guglielmo II e s'è fermato, nella sala rossa, a colloquio con l'arcivescovo. E c'era pure una scusa: la fabbriceria che amministra la cattedrale dipende dal Viminale. Un approccio un po' timido per ripristinare un dialogo civile, così l'hanno decriptato a Roma i "soliti vescovoni" che guidano la Conferenza episcopale e che monitorano il barometro della tensione col ministro.

cardinale angelo becciu

 

Il cardinale Gualtiero Bassetti, il capo dei vescovi italiani, tra i principali collaboratori di papa Francesco, rintuzza sempre gli assalti verbali di Salvini: "Attacchi noi se vuole, non chi aiuta gli altri". Eppure Bassetti, durante una frazione di quiete, ha parlato faccia a faccia col ministro dell'Interno e ha raccolto il suo desiderio di conoscere papa Francesco.

 

È accaduto in prossimità del pranzo di metà gennaio in Vaticano tra il "capitano" leghista e il cardinale Angelo Becciu, prefetto per le Cause dei santi, già sostituto agli affari generali in Segreteria di Stato. Il pranzo era organizzato col sottosegretario Giancarlo Giorgetti, un interlocutore affidabile per la Santa Sede, poi il ministro ha ottenuto un posto a tavola. I cardinali Becciu e Bassetti, e altri vescovi italiani agganciati dal ministro, hanno riportato a papa Francesco il messaggio di Salvini: "Io vorrei un confronto". Bergoglio è inflessibile: "Finché non cambia linguaggio e politiche, io non posso e non voglio stringergli la mano".

 

giancarlo giorgetti matteo salvini

Il Vaticano conferma: l'agenda del Papa non prevede appuntamenti col ministro dell'Interno. E lo scontro di Salvini con la Chiesa s'è acuito: la "sofferenza" di Bergoglio per sinti e rom, le intemerate sul populismo che genera l'odio. Non c'è più un contegno, chissà se c'è un rimedio.

 

I vescovi italiani, da un anno, spronati da Bassetti, lavorano a un ritorno in politica dei cattolici, studiano scuole di formazione e però, in attesa che la classe dirigente riemerga dopo la diaspora democristiana e il trasversalismo di Camillo Ruini adottato per la Seconda Repubblica, s'aggrappano ai partiti tradizionali e ai Cinque Stelle per arginare Salvini.

 

matteo salvini con i migranti

Il cardinale si alza da una poltrona granata col tessuto un po' consunto, piazza San Pietro è un brulicare di fedeli e turisti, lì papa Francesco ha salutato la folla con otto bambini sbarcati in Italia tramite un corridoio umanitario in Libia, sono siriani, congolesi, nigeriani, scappano da persecuzioni, fame, guerre e vivono con le famiglie in alloggi di una cooperativa in provincia di Roma: "Francesco non può rinnegare se stesso, non può accettare Salvini. Gli italiani possono sostenere un avversario di un pontefice che di nome fa Francesco?". Il cardinale sogghigna, e stringe la croce pettorale d' argento.

Ultimi Dagoreport

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...