vicenza pestaggio

SCENE DA ARANCIA MECCANICA A VICENZA: UNO SPACCIATORE ITALIANO DI ORIGINI UNGHERESE E PLURIPREGIUDICATO HA PRESO A PUGNI E CALCI IN TESTA UN ANZIANO, MANDANDOLO IN OSPEDALE. L’AGGRESSORE STAVA TENENDO PER IL COLLO LA FIDANZATA E IL PENSIONATO ERA INTERVENUTO PER AIUTARE LA DONNA – IL 25ENNE E’ STATO ARRESTATO, IL 73ENNE HA RIPORTATO UNA FRATTURA AL FEMORE – IL VIDEO

https://www.vicenzatoday.it/video/video-anziano-aggredito-e-pestato-da-un-giovane.html

 

 

Benedetta Centin per corriere.it

 

Messo ko con un pugno in pieno volto e raggiunto da una serie di calci quando si trovava a terra. L’unica colpa del 73enne è stata quella di essersi avvicinato a quel giovane che stava aggredendo da qualche minuto la fidanzata, che proprio in quel momento teneva per il collo.

vicenza pestaggio

 

Il pensionato voleva salvaguardare la giovane, interrompere quella violenza, ma il 25enne senza fissa dimora non ha gradito affatto quella (timida) intrusione e prima ha scagliato un gancio in faccia all’uomo, facendolo volare per terra, poi ha infierito senza alcuna riserva con dei calci, anche quando stava per andarsene in bici con la donna.

 

Quattro colpi in tutto: alla testa, in viso, sul corpo. Scene da arancia meccanica quelle di lunedì pomeriggio nel piazzale del mercato ortofrutticolo, nel quartiere del Mercato Nuovo in balia da qualche tempo di sbandati, tossicodipendenti e spacciatori. Sequenze di inaudita e gratuita violenza che sono finite sui social, filmate dal cellulare di una residente che si era affacciata alla finestra sentendo le urla della coppia.

 

I soccorsi

Di lì a poco - erano le 17.30 di lunedì - interverranno un’ambulanza del Suem, a prendersi cura del pensionato che abita poco distante, e le pattuglie delle volanti della questura che arresteranno l’aggressore.

 

vicenza pestaggio

Gli agenti infatti, che conoscono bene il territorio, viste le immagini hanno capito subito di chi si trattava e questione di poco hanno rintracciato e bloccato il 25enne in viale Roma: era Akar Alberto Fontanarosa, cittadino italiano di origini ungheresi, già con problemi di droga e una sfilza di precedenti, dalla resistenza alle minacce allo spaccio.

 

L’ultima denuncia, formalizzata dalla polizia ferroviaria, se l’era guadagnata solo qualche ora prima, dopo aver aggredito un carabiniere fuori servizio in treno. Lesioni aggravate l’accusa che lo ha portato in carcere.

 

La sua posizione potrebbe però aggravarsi (con reati ben più gravi) se dovesse peggiorare la prognosi del 73enne, che si trova ricoverato in ospedale. I medici gli hanno diagnosticato ecchimosi e una frattura al femore, per 35 giorni di prognosi, ma gli ulteriori accertamenti in corso potrebbero evidenziare anche possibili lesioni o traumi al capo.

 

Le reazioni

E intanto l’aggressione andata in scena in pieno giorno scatena le reazioni del mondo delle istituzioni e della politica in città. Il sindaco, Francesco Rucco, condanna l’episodio ed esprime «massima solidarietà all’anziano picchiato»: «Mi congratulo con gli uomini della polizia di Stato che sono prontamente intervenuti – aggiunge Rucco – individuando e arrestando l’aggressore.

vicenza pestaggio

 

Episodi come questo confermano che qualcosa non va da un punto di vista giudiziario e sulla certezza della pena». E la discussione si sposta in breve anche sulle pagine dei social network. Su Facebook il comitato «Vicenza ai vicentini» lancia i frame del video, dichiarando: «La città e tutte le istituzioni devono accorgersi della gravità dei problemi che stiamo denunciando da mesi, ora anche attraverso la petizione organizzata dai residenti».

 

C’è chi invoca la «giustizia fai da te»

Ma c’è persino chi parla già di «giustizia fai da te», come il comitato «Presidio Vicenza» nato da una costola di Forza nuova: «Questo caso – si legge sui social del gruppo – assume i connotati di un vero e proprio tentato omicidio nei confronti di una persona anziana, colpita violentemente. Vogliamo precisare che se l’individuo verrà rilasciato come avviene di solito, ci sentiremo legittimati a mettere fine a questa farsa sistematica che ci obbliga ad una giustizia fai da te».

Ultimi Dagoreport

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…

andrea orcel unicredit giorgiia meloni giovanbattista fazzolari giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone lovaglio milleri

DAGOREPORT - SUL RISIKO BANCARIO, DI RIFFA O DI RAFFA, L’ARMATA BRANCA-MELONI HA FATTO L’ENNESIMA FIGURA DI MERDA - DI SICURO, NON POTRÀ PIÙ FAR RIDERE I POLLI BLATERANDO CHE UNICREDIT È UNA BANCA STRANIERA, QUINDI L’OPA SU BANCO BPM VA STOPPATA PERCHÉ È UNA MINACCIA PER LA ‘’SICUREZZA NAZIONALE’’ - PROSSIMAMENTE IL CEO DI UNICREDIT, ANDREA ORCEL, AVRÀ MANI LIBERE PER SCEGLIERE QUALE BANCA PAPPARSI, MENTRE NEI PROSSIMI DUE MESI I GENI DI ‘’PA-FAZZO” CHIGI AVRANNO I NEURONI MOLTO IMPEGNATI PER RISPONDERE CON UNA MODIFICA DELLA LEGGE (CHISSÀ SE AVRÀ EFFETTO RETROATTIVO) ALLA PROCEDURA D'INFRAZIONE DI BRUXELLES - SE POI ORCEL SARÀ COSTRETTO DAL GOVERNO DI BERLINO A VENDERE LA SUA PARTECIPAZIONE IN COMMERZBANK, UNA VOLTA INTASCATO IL RICCO BOTTINO, LE OPZIONI SULLA SUA SCRIVANIA PER EVENTUALI ACQUISIZIONI SAREBBERO SENZA FRONTIERE. E NULLA VIETEREBBE A UNICREDIT DI LANCIARE UNA RICCA OPA SU MPS DI LOVAGLIO-CALTAGIRONE-MEF, OBIETTIVO GENERALI: SAREBBE LA MASSIMA RIVINCITA DI ORCEL SUL GOVERNO SMANDRAPPATO DEL GOLDEN POWER…

beatrice venezi secolo d italia libero verita italo bochino fenice venezia

DAGOREPORT - DI PIÙ STUPEFACENTE DELLA DESTRA CI SONO SOLO I SUOI GIORNALI MALDESTRI. SULLA VICENDA VENEZI A VENEZIA, PRODUCONO PIÙ BUFALE CHE NELL’INTERA CAMPANIA - SI SORRIDE SULLA RINASCITA DEL TEATRO LA FENICE CON “LIBERO” E “LA VERITÀ” MA LA RISATA (PIU’ PERNACCHIO) ARRIVA COL “SECOLO D’ITALIA”: “BUONA LA PRIMA: 7 MINUTI DI APPLAUSI PER VENEZI”. PECCATO CHE NON DIRIGESSE AFFATTO LEI, LA “BACCHETTA NERA”, MA IVOR BOLTON, COME C’È SCRITTO PERFINO NEL PEZZO. INCREDIBILE MA VERO. PERÒ LÌ SOTTO C’È LA GERENZA DEL GIORNALE, DOVE SI SCOPRE CHE NE È DIRETTORE EDITORIALE TALE BOCCHINO ITALO. E ALLORA TUTTO SI SPIEGA