trump ryan routh

PER LA SECONDA VOLTA NEL GIRO DI DUE MESI, TRUMP È SCAMPATO A UN TENTATIVO DI ASSASSINIO -  I SERVIZI SEGRETI HANNO SPARATO A UN UOMO ARMATO CHE SI AGGIRAVA NEI PRESSI DEL GOLF CLUB DEL TYCOON A PALM BEACH, IN FLORIDA - L’FBI INDAGA PER TENTATO OMICIDIO - NASCOSTO TRA I CESPUGLI, RYAN ROUTH, UN 58ENNE DELLE HAWAII AVREBBE SPARATO COLPI DI ARMA DA FUOCO PRIMA DI SCAPPARE E DI ESSERE FERMATO. GLI AGENTI HANNO RECUPERATO, OLTRE A UN KALASHNIKOV AK-47, DUE ZAINI CON DENTRO MUNIZIONI E UNA GO-PRO – TRUMP: “NIENTE MI RALLENTERÀ. NON MI ARRENDERÒ MAI” – VIDEO

 

Paolo Mastrolilli per repubblica.it - Estratti

 

trump 1

L’obiettivo era lui, Donald Trump, per la seconda volta nel giro di un paio di mesi. Lo ha confermato l’Fbi, dicendo che indaga su quello che "appare come un tentativo di assassinarlo". La violenza sta diventando la cifra di una campagna presidenziale che evoca sempre più lo spettro di un clima da guerra civile, alimentando i peggiori timori sul futuro degli Stati Uniti.

 

L’allarme è arrivato alle 2,23 di ieri pomeriggio, con un comunicato della campagna repubblicana: "Il presidente Trump è al sicuro, dopo che colpi di arma da fuoco sono stati sparati nelle sue vicinanze". Poco dopo il portavoce del Secret Service, Anthony Guglielmi, ha confermato su X: "Insieme all'ufficio dello sceriffo di Palm Beach, stiamo indagando sulla minaccia alla sicurezza riguardante l'ex presidente Donald Trump, accaduta poco dopo le due del pomeriggio. Lui è al sicuro".

 

ryan routh

Il candidato repubblicano alla Casa Bianca stava giocando a golf nel suo resort, il Trump International Golf Course di West Palm Beach, vicino a Mar a Lago dove vive, quando si sono sentiti degli spari. Alcuni testimoni hanno detto di averli sentiti fuori dal resort, dove in passato erano accaduti scontri fra gang locali. La verità però è rapidamente emersa.

 

Gli agenti del Secret Service avevano notato una persona con un fucile, nascosta tra gli alberi, a una distanza di circa 400 metri da Trump. Non è sicuro che l’attentatore sia riuscito a sparare, ma gli agenti lo hanno preso di mira esplodendo alcuni colpi.

 

Lui è fuggito, a bordo di una Nissan nera. Il resto lo ha raccontato lo sceriffo William Snyder: "Abbiamo raggiunto e fermato la macchina. Il guidatore è rimasto calmo, non ha chiesto perché lo arrestavamo". L’identità è nota agli investigatori, che quindi forse conoscono le motivazioni.

 

fbi palm beach attentato a trump

Secondo il New York Post l’uomo è Ryan Routh, un 58enne delle Hawaii. Sotto agli alberi dove era nascosto hanno trovato uno zaino, una telecamera Go-Pro e un fucile automatico AK47, molto più potente dell’AR15 usato il 13 luglio scorso da Thomas Matthew Crooks a Butler, Pennsylvania, dove Trump era stato ferito all’orecchio. Quindi l’Fbi sa dove è stata acquista l’arma e da chi. Ciò permette di confermare l’identità del colpevole e capire se aveva complici.

 

Trump è stato riportato a Mar a Lago e ha commentato così l’attacco: "Ci sono stati colpi di arma da fuoco nelle mie vicinanze, ma prima che le voci finiscano fuori controllo, voglio che sentiate questo da me: sono al sicuro e sto bene. Niente mi rallenterà. Non mi arrenderò mai. Vi amerò sempre per sostenermi". Lo ha fatto scrivendo ai donatori, quindi usando subito l’attentato a scopi elettorali, magari nella speranza che generi finanziamenti e lo faccia risalire nei sondaggi.

ryan routh 36

 

Joe Biden e Kamala Harris sono stati informati, hanno detto di essere "sollevati" dal fatto che Trump sia al sicuro, e condannato ogni violenza perché "non ha posto nella nostra politica". Giusto, ma per fermarla bisognerebbe capire dove nasce. Durante il dibattito di martedì a Philadelphia, Trump ha accusato i democratici di averla fomentata, dicendo che "ho beccato una pallottola a causa di quanto avete detto contro di me". La verità è che Harris, da quando è la candidata, ha cercato di abbassare il tono della retorica sulla minaccia che l’avversario pone per il futuro della democrazia, puntando di più sulla sua inadeguatezza politica.

 

La tensione però resta alta da entrambe le parti, e di certo Trump e il vice Vance non stanno facendo molto per abbassarla. Durante lo stesso dibattito, Donald ha rilanciato la balla degli immigrati haitiani che mangiano cani e gatti. Era falsa, e ieri Vance ha ammesso che l’hanno usata per attirare l’attenzione dei media. Il risultato è che a Springfield girano i volantini dei suprematisti bianchi che invitano a cacciare tutti gli immigrati, legali o non. Quindi una campagna falsa, diffusa apposta per generare odio, nella speranza che produca voti.

 

ryan routh 34

Ieri poi Trump ha scritto questo a caratteri cubitali sul suo social: "IO ODIO TAYLOR". Anche qui, non è solo colore. La cantante Swift, che ha appoggiato Harris, è un personaggio pubblico e tiene concerti a cui partecipano migliaia di persone. Come può essere sicuro Trump che così non inciti qualcuno ad aggredirla? In che maniera manifestare odio verso gli oppositori politici, invece di contrastarne le idee, aiuta un dibattito democratico civile? Domanda che bisogna porsi, condannando ogni violenza.

donald trumptrump

 

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)