salvini savoini

SENZA SERVIZI - COME È POSSIBILE CHE L’INTELLIGENCE ITALIANA, DELLA VICENDA DELL'HOTEL METROPOL, NON SI SIA ACCORTA DI NULLA? - EPPURE IL 24 FEBBRAIO SCORSO ‘’L'ESPRESSO’’ RIVELA IL VIAGGIO DI SALVINI A MOSCA E LE TRATTATIVE DEL SUO COLLABORATORE GIANLUCA SAVOINI CON I RUSSI. DOV'È STATA L'INTELLIGENCE NEL FRATTEMPO? - AI TEMPI DEL GOVERNO GENTILONI, ALL'ALLORA DIRETTORE DELL'AISE ALBERTO MANENTI ERANO ARRIVATE INDICAZIONI DI VERIFICARE INTERFERENZE RUSSE NELLA VITA DEI PARTITI ITALIANI, A COMINCIARE DAI CINQUE STELLE

Una foto del novembre 2016 tratta dal profilo Facebook di Claudio D’Amico con Salvini e Savoini

Stefano Feltri per il “Fatto quotidiano”

 

Qualche giorno fa l' agenzia Adnkronos ha rilanciato una vecchia leggenda metropolitana, di inizio anni Duemila: quella del "verme" del Sismi.

Un agente segreto russo infiltrato nell' allora servizio segreto militare che, per oltre un decennio, avrebbe passato informazioni a Mosca. L' intelligence riuscì a sventare una operazione del "verme", cioè "il tentativo russo di acquisire i segreti industriali di un' azienda fornitrice del ministero della Difesa", scrive l' AdnKronos. Che avanza poi un dubbio: "Il verme è ancora tra noi?". Nessuno ne ha mai scoperto l' identità.

salvini savoini

 

VLADIMIR PUTIN E GIANLUCA SAVOINI

In pochi credono che quelle storie siano vere. Ma come mai tornano in circolazione ora? Perché la vicenda dell' hotel Metropol e del negoziato sui presunti finanziamenti russi alla Lega hanno attirato l' attenzione sull' operato dell' intelligence italiana: possibile che non si sia accorta di nulla? Il 24 febbraio L' Espresso rivela il viaggio di Matteo Salvini a Mosca e le trattative del suo collaboratore Gianluca Savoini con i russi al Metropol, ma non succede niente fino a luglio.

 

matteo salvini vladimir putin luigi di maio

Quando Savoini è tra gli invitati accreditati da palazzo Chigi alla cena ufficiale con Vladimir Putin, organizzata dal premier Giuseppe Conte che pure ha la delega all' intelligence. Subito dopo BuzzFeed pubblica l' audio di Savoini al Metropol e Salvini si trova sotto accusa, cinque mesi dopo le prime notizie. Dov' è stata l' intelligence nel frattempo?

 

Nella sua audizione parlamentare, il 18 luglio, il generale Luciano Carta che guida l' Aise, il servizio segreto estero, si è concentrato su un aspetto apparentemente marginale: i prezzi e i quantitativi del petrolio oggetto della transazione che doveva generare la tangente da 65 milioni per la Lega non erano giudicati credibili dall' intelligence. Sembra una scusa per giustificare la mancata attenzione al tentativo di uno Stato estero di influenzare la politica italiana.

generale luciano carta

 

Ma va ricordata una cosa rilevante: i servizi si muovono con la libertà di manovra richiesta dal loro lavoro soltanto su un preciso input dalle autorità titolate di legittimità democratica. Abbiamo visto negli anni Settanta cosa succede quando un servizio segreto "devia" e stabilisce una propria agenda, diversa da quella del governo che ne nomina i vertici. Si comincia con i dossier e si finisce con le bombe.

 

gennaro vecchione annalisa chirico foto di bacco

Morale: con quell' accenno alla scarsa credibilità della trattativa, Carta stava facendo capire che lui non ha avuto alcuna indicazione specifica di occuparsi di Russia oltre quello che legge sui giornali. E neppure di monitorare personaggi opachi come Savoini che pure - ci ha tenuto a sottolineare - erano ben noti agli 007. Poco dopo qualcuno dagli ambienti intorno ai servizi rievoca la leggenda del "verme" del Sismi, quasi a mandare un doppio messaggio: c' è stato un tempo in cui l' intelligence faceva controspionaggio per arginare i russi e, secondo malizioso segnale, il "verme" potrebbe essere ancora attivo e questa compromissione forse spiega una certa inerzia. Malignità che indicano però un problema reale.

Conte e Gennaro Vecchione

 

Carta e l' Aise non possono fare la guerra alla Russia se nessuno glielo chiede. Nella relazione annuale sull' intelligence presentata a febbraio la Russia viene citata come un Paese attivo in Siria, in Sud America, nei Balcani, ma non come una minaccia in Italia.

Non è sempre stato così. Ai tempi del governo Gentiloni, all' allora direttore dell' Aise Alberto Manenti erano arrivate indicazioni di verificare interferenze russe nella vita dei partiti italiani, a cominciare dai Cinque Stelle.

 

Gennaro Vecchione

Per le elezioni del 2018 erano calati a Roma anche gli analisti dell' Atlantic Council, un think tank di Washington legato al mondo dell' intelligence americana, proprio per monitorare i social e cercare tracce di possibili azioni di disturbo russe come quelle durante le presidenziali Usa 2016. Non avevano trovato nulla. Poi è arrivato il governo gialloverde. Salvini - pur senza deleghe formali - si è messo a occuparsi anche di intelligence: ha perorato un avvicendamento all' Aise, si è interessato di Libia, principale campo d' azione del servizio estero. Ha fatto sentire la sua influenza.

 

alberto manenti

Il generale Carta viene dalla Guardia di Finanza, ha un suo percorso autonomo e una rete di relazioni che era solida prima di Salvini e gli sopravviverà, non è ostaggio della Lega. Ma per occuparsi di Russia e di legami con la Lega deve ricevere un preciso mandato.

Che, ha fatto capire in Parlamento, non è mai arrivato.

 

Neppure dopo l' uscita del pezzo dell' Espresso, secondo quanto risulta al Fatto, il titolare della delega all' intelligence, cioè il premier Conte, ha chiesto ai servizi di capire cosa fosse successo al Metropol. Il compito viene lasciato alla Procura di Milano. E così, le spie russe - vere o immaginarie come il "verme" - possono vivere senza troppi stress. Così come i loro mandanti. E i beneficiari del loro lavoro.

paolo gentiloni con xi jinping al forum per la via della seta 3

Ultimi Dagoreport

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?

giorgia meloni volodymyr zelensky viktor orban vladimir putin antonio costa

DAGOREPORT – IL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO INIZIERÀ IL 18 DICEMBRE, MA NON SI SA QUANDO FINIRÀ, NÉ COME: IN BALLO C'E' IL FUTURO DELL'UNIONE - DA TRUMP ALL'UCRAINA, I 27 LEADER DOVRANNO PRENDERE DECISIONI CRUCIALI E NON PIU' PROCASTINABILI, PENA LA TOTALE IRRILEVANZA NELLA GEOGRAFIA MONDIALE - E QUI VIENE IL BELLO: CHI SI METTERA' DI TRAVERSO PONENDO IL DIRITTO DI VETO E MANDANDO ALL'ARIA TUTTO? ORBAN FARÀ IL SOLITO GUASTAFESTE FILO PUTIN? E GIORGIA MELONI, CHE HA FATTO ORMAI LA SUA DEFINITIVA SCELTA TRUMPIANA, PRESSATA DAL SUO VICE PREMIER SALVINI CHE HA GIÀ CONSEGNATO L'UCRAINA ALLA RUSSIA, RIUSCIRÀ A CONTINUARE A TENERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE? AH, SAPERLO....

a lume di candela federica panicucci fabio rovazzi tommaso cerno pio e amedeo elonoire casalegno barbara d urso

DAGOREPORT BY CANDELA - BARBARA D’URSO E IL PROGETTO ARENATO CON URBANO CAIRO - NUOVO SHOW DI PIO E AMADEO SU CANALE5 IN PRIMAVERA - FEDERICA PANICUCCI CONDURRÀ CAPODANNO IN MUSICA" SU CANALE 5: AL SUO FIANCO POTREBBE TORNARE FABIO ROVAZZI. TRA I DUE, L’ANNO SCORSO, NON ERA SCATTATA LA SCINTILLA - SI CERCA CONDUTTORE SOVRANISTA PER NUOVO TALK DI RAI2: POTREBBE ESSERE COINVOLTO IL MELONIANO CERNO - RAI1 E CANALE 5 COPRIRANNO I LORO BUCHI “SPOSTANDO” IN PRIMA SERATA “AFFARI TUOI”, “L’EREDITÀ” E "LA RUOTA DELLA FORTUNA" - ELENOIRE CASALEGNO SI PAPPA DUE NUOVE CONDUZIONI - NELLA REDAZIONE DI ''LIBERO'' ESPLODE IL “TAXI GATE” - UNA VIVACE SIGNORINA STA CERCANDO DI VENDERE A DIVERSI GIORNALI, PROVE ALLA MANO, LA SUA "RELAZIONE SEGRETA" CON L'ATTACCANTE FIDANZATISSIMO. INDIZIO: LUI GIOCA IN UNA SQUADRA DI ALTA CLASSIFICA IN SERIE A E IN NAZIONALE. DI CHI SI TRATTA?