cyber intelligence

SIETE PRONTI ALLA ''FUTURA PANDEMIA INFORMATICA''? - BERNABÉ LANCIA L'ALLARME: ''INTERNET NON È MAI STATO UNA PIATTAFORMA SICURA, EPPURE ORMAI È USATO PER GESTIRE TUTTO. SE VIENE ATTACCATO L'APPARATO ELETTRICO DI UN PAESE, QUELLO CROLLERÀ. PER QUESTO GLI USA SONO COSÌ VEEMENTI SU 5G E HUAWEI - I CLOUD SONO GESTITI DA AMERICANI, RUSSI, CINESI, ISRAELIANI E INDIANI. IL PROBLEMA DIVENTA DI SICUREZZA NAZIONALE. QUELLI CHE NON UTILIZZANO QUESTO SISTEMA SONO VULNERABILI E QUELLI CHE LO UTILIZZANO RISPONDONO AI CLOUD''

 

 

 

Antonella Baccaro per “l’Economia - Corriere della Sera

 

Franco Bernabè, da manager già alla guida di Telecom Italia, Icbpi-CartaSì e ora di Cellnex Telecom, tra i principali operatori europei indipendenti di infrastrutture per telecomunicazioni wireless, è un esperto di cybersecurity.

 

franco bernabe foto di bacco (2)

Presidente, cosa ci attende dopo la pandemia in termini di sicurezza informatica?

«Vorrei utilizzare un' espressione di uno dei maggiori esperti di cybersecurity, Marcello Fausti: dopo la pandemia da Covid ci sarà quella da cybersecurity, perché il virus ha accelerato l' uso di Internet per una quantità enorme di applicazioni ma la sua architettura è rimasta quella originaria».

 

Cioè vulnerabile?

«Internet non è nata per essere sicura. La scelta fatta a metà degli anni '90 dall' amministrazione Clinton di aprire Internet a usi commerciali è stata avventata perché la scelta architetturale di Internet era stata quella di mettere l' intelligenza ai punti terminali della rete, mentre tutta l' infrastruttura assolve un compito di instradamento del traffico.

Sono i miliardi di endpoint (terminali), a essere insicuri, non la rete».

 

Gli Stati Uniti hanno cambiato idea?

«L' amministrazione Trump, tramite il sottosegretario di Stato, Mike Pompeo, nell' agosto scorso ha compiuto una svolta poco notata. Gli Usa sono passati dal concetto di "5G clean path", cioè un 5G pulito da ogni interferenza cinese, attraverso la messa al bando di Huawei, al concetto di "clean network program", con cui il bando si allarga anche ai sistemi di telecomunicazione, alle applicazioni, ai cloud cinesi. Una presa d' atto tardiva della vulnerabilità degli endpoint».

 

Con quale tipo di conseguenze?

cybercrime 3

«Che, essendo tutto il sistema insicuro, il concetto di protezione si è spostato dalla protezione a livello locale, tramite la diffusione degli antivirus, all'"endpoint detection and response", cioè alla centralizzazione del controllo dei punti terminali tramite un' architettura di cloud. Anche l' Agenzia per la Sicurezza Nazionale (Nsa) ha trasferito tutte le sue info su cloud».

 

Come funziona?

«Gli endpoint si appoggiano al cloud dove c' è il sistema di "endpoint detection and response" che interviene con un' analisi accurata, utilizzando algoritmi d' intelligenza artificiale, per rilevare eventuali attacchi. Il problema è che questi sistemi accedono da remoto e in chiaro ai dispositivi individuali, ad esempio alla nostra posta elettronica».

 

Chi gestisce i cloud?

«Sono gestiti da americani, russi, cinesi e israeliani e indiani. Il problema diventa di sicurezza nazionale. Finisce che quelli che non utilizzano questo sistema sono vulnerabili e quelli che lo utilizzano rispondono ai cloud».

 

Per questo l' Ue si vuole dotare di un proprio cloud?

«L' obiettivo è giusto. Ma c' è un problema culturale. Vedo ministri che usano WhatsApp e se ne vantano, pensando di essere "state of the art" della tecnologia. Senza immaginare che un vecchio Nokia è molto più sicuro...».

 

Cosa succederà in Italia?

cyber security

«Non si sta ancora pensando a una futura pandemia informatica. Speriamo nell' Ue, dove però non sarà facile prendere delle decisioni tra Paesi con culture così diverse. Per ora hanno collocato l' agenzia per la cybersicurezza europea (Enisa) a Creta...».

 

C' è un' alternativa allo strapotere dei cloud?

«Riprogettare Internet dalle fondamenta. Ma non è facile dopo che gli Usa lo hanno balcanizzato, e altrettanto ha fatto la Cina con il suo "great firewall". Internet era nato in un ambiente accademico chiuso, dove la sicurezza non era necessaria. Paradossalmente le vecchie società di telecomunicazioni erano più sicure: un sms poteva essere letto non da remoto, ma solo su richiesta della magistratura. C' era un sistema di regole comuni sulla sicurezza».

 

Ma indietro non si torna.

IL CLOUD DI APPLE

«Gli americani, con la scusa che la rete è libertà, si sono sempre rifiutati di regolare Internet a livello internazionale. Forse pensavano di imporre i propri standard, ma la Cina ha accelerato su Internet e se ne è data di propri. Quello che salverebbe Internet è un ritorno ai vecchi standard delle telecomunicazioni con un' autorità internazionale a regolare il sistema. Ma siamo in piena guerra».

 

Ci vorrebbe quindi un patto come quello che portò al disarmo nucleare?

«Esatto, si dovrebbero deporre le armi e andare a un negoziato internazionale per regolamentare, non solo Amazon o Google (che pure delle regole dovrebbero seguirle) ma tutto il sistema».

 

Ma se tutto questo non avverrà, quale ambito della nostra vita quotidiana sarà maggiormente messo a rischio?

rete 5g

«L' Internet delle cose. La veemenza degli Usa sul 5G e Huawei si spiega solo pensando che il 5G cambierà poco nelle comunicazioni ma molto nella manifattura e nei servizi. Finora era un problema di dati, privacy, fake news. Ora se verrà attaccato l' apparato elettrica di un Paese, quello crollerà. Il 5G con l' Internet delle cose coinvolgerà gli apparati critici della sicurezza di ogni Stato».

5gintervento con 5g 1

Ultimi Dagoreport

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?

giorgia meloni volodymyr zelensky viktor orban vladimir putin antonio costa

DAGOREPORT – IL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO INIZIERÀ IL 18 DICEMBRE, MA NON SI SA QUANDO FINIRÀ, NÉ COME: IN BALLO C'E' IL FUTURO DELL'UNIONE - DA TRUMP ALL'UCRAINA, I 27 LEADER DOVRANNO PRENDERE DECISIONI CRUCIALI E NON PIU' PROCASTINABILI, PENA LA TOTALE IRRILEVANZA NELLA GEOGRAFIA MONDIALE - E QUI VIENE IL BELLO: CHI SI METTERA' DI TRAVERSO PONENDO IL DIRITTO DI VETO E MANDANDO ALL'ARIA TUTTO? ORBAN FARÀ IL SOLITO GUASTAFESTE FILO PUTIN? E GIORGIA MELONI, CHE HA FATTO ORMAI LA SUA DEFINITIVA SCELTA TRUMPIANA, PRESSATA DAL SUO VICE PREMIER SALVINI CHE HA GIÀ CONSEGNATO L'UCRAINA ALLA RUSSIA, RIUSCIRÀ A CONTINUARE A TENERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE? AH, SAPERLO....

a lume di candela federica panicucci fabio rovazzi tommaso cerno pio e amedeo elonoire casalegno barbara d urso

DAGOREPORT BY CANDELA - BARBARA D’URSO E IL PROGETTO ARENATO CON URBANO CAIRO - NUOVO SHOW DI PIO E AMADEO SU CANALE5 IN PRIMAVERA - FEDERICA PANICUCCI CONDURRÀ CAPODANNO IN MUSICA" SU CANALE 5: AL SUO FIANCO POTREBBE TORNARE FABIO ROVAZZI. TRA I DUE, L’ANNO SCORSO, NON ERA SCATTATA LA SCINTILLA - SI CERCA CONDUTTORE SOVRANISTA PER NUOVO TALK DI RAI2: POTREBBE ESSERE COINVOLTO IL MELONIANO CERNO - RAI1 E CANALE 5 COPRIRANNO I LORO BUCHI “SPOSTANDO” IN PRIMA SERATA “AFFARI TUOI”, “L’EREDITÀ” E "LA RUOTA DELLA FORTUNA" - ELENOIRE CASALEGNO SI PAPPA DUE NUOVE CONDUZIONI - NELLA REDAZIONE DI ''LIBERO'' ESPLODE IL “TAXI GATE” - UNA VIVACE SIGNORINA STA CERCANDO DI VENDERE A DIVERSI GIORNALI, PROVE ALLA MANO, LA SUA "RELAZIONE SEGRETA" CON L'ATTACCANTE FIDANZATISSIMO. INDIZIO: LUI GIOCA IN UNA SQUADRA DI ALTA CLASSIFICA IN SERIE A E IN NAZIONALE. DI CHI SI TRATTA?

luca matilde bernabei sandokan can yaman

DAGOREPORT – IL TRIONFO DI “SANDOKAN” SU RAI1 FA GODERE LA LUX VIDE MA I FRATELLI BERNABEI, LUCA E MATILDE, BRINDANO SEPARATI – LUCA, CHE E’ COLUI CHE FORTEMENTE VOLUTO RIPORTARE IN TV LO SCENEGGIATO E LO HA PRODOTTO, A MAGGIO SCORSO HA LASCIATO LA FU SOCIETA’ DI FAMIGLIA (FONDANDO LA SUA “OHANA) – DI LUCA NON C’E’ TRACCIA NEI COMUNICATI ED ERA ASSENTE SIA ALL’ANTEPRIMA CHE ALLA CONFERENZA STAMPA – VUOI VEDERE CHE GLI SCAZZI DI FAMIGLIA FANNO PIU’ MALE DELLA “TIGRE DI MOMPRACEM”? AH, SAPERLO…

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann theodore kyriakou repubblica

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"