di maio conte reddito cittadinanza card

SILURI DA DESTRA SUL REDDITO DI CITTADINANZA - IN UN SOLO GIORNO ATTACCO MULTIPLO CONTRO IL SUSSIDIO STATALE TANTO VOLUTO DAI GRILLINI: DA SCHIFANI A GARAVAGLIA, PASSANDO PER LA RONZULLI, SIA LEGA SIA FORZA ITALIA VOGLIONO RIVEDERLO O ABOLIRLO - LA REPLICA DI "GIUSEPPI" CONTE: “BARBARIE DA PARTE DI PRIVILEGIATI DELLA POLITICA, CHE GUADAGNANO 500 EURO AL GIORNO E CHE VOGLIONO TOGLIERE 400 O 500 EURO AL MESE A CHI NON HA DI CHE SOPRAVVIVERE. NON MI SEMBRA UNA COSA DIGNITOSA NEMMENO DA PENSARE"

Da www.ilfattoquotidiano.it

 

GARAVAGLIA GIORGETTI

Torna l’estate e con essa la ricerca di lavoratori stagionali. Una ricerca spesso viziata dal fatto che le offerte equivalgono a condizioni di lavoro durissime, per pochi euro all’ora. Ecco dunque che con l’avvicinarsi della stagione la destra torna all’attacco.

 

Già ad aprile il ministro del Turismo Massimo Garavaglia aveva lanciato l’allarme: “Il reddito fa mancare 250mila operatori nel turismo”. Oggi torna all’attacco: “Se hai il 10% disoccupazione e mancano solo nel turismo 300/350 mila persone, è evidente che qualcosa non quadra, poi, come sempre, la verità sta nel mezzo: sicuramente vanno rivisti determinati sussidi che sono ostacolo e bloccano mercato del lavoro. Sicuramente vanno rivisti i contratti, ne parlavo con il ministro del Lavoro Orlando… E’ il momento di sedersi intorno al tavolo e trovare una soluzione”, ha detto il ministro della Lega al Tg della Rai del Friuli Venezia Giulia, che lo ha intervistato a Tolmezzo, in provincia di Udine.

 

silvio berlusconi licia ronzulli marta fascina a napoli

Da Palermo arriva l’attacco anche di Forza Italia, con Licia Ronzulli che sostiene: “Il reddito di cittadinanza uccide la competizione. Dobbiamo sospendere questa misura assistenziale, almeno per la stagione estiva. Occorre introdurre i voucher e abbassare la pressione fiscale”.

 

Alla convention del partito di Silvio Berlusconi per la presentazione dei candidati al Consiglio comunale interviene anche Renato Schifani e spiega come Forza Italia non intenda rappresentare i più bisognosi: “Noi siamo il partito che guarda a chi produce, non a chi è parassita e percepisce il reddito di cittadinanza, grazie a un partito, quello dei grillini che sta morendo, per fortuna. Noi abbiamo bisogno di altro, di guardare a chi lavora, al commerciante all’imprenditore che rischia”.

 

renato schifani (1)

Tre attacchi in un solo giorno ai quali si aggiunge quello di Confcommercio Milano, che ha diffuso i dati di una ricerca del suo ufficio studi: il 68% delle aziende del terziario del capoluogo lombardo, di Monza Brianza e Lodi che sostengono di non trovare impiegati collegano la mancanza di personale della presunta indisponibilità dei potenziali lavoratori a lasciare il reddito di cittadinanza.

 

“Nonostante guerra in Ucraina, caro energia, crescita dell’inflazione e calo dei consumi, la maggioranza delle imprese del terziario crede ancora nella ripresa e prevede di investire nel personale. Ma reddito di cittadinanza e mancanza di competenze sono fra gli ostacoli più rilevanti allo sviluppo di nuova occupazione. Vanno riviste le politiche per il lavoro. Servono più formazione e incentivi maggiori per le imprese che assumono”, sostiene Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza.

 

giuseppe conte e luigi di maio con la card del reddito di cittadinanza

Una vera e propria aggressione al reddito che provoca la reazione di Giuseppe Conte. “L’attacco al reddito di cittadinanza da parte di privilegiati della politica, che guadagnano 500 euro al giorno e che vogliono togliere 400 o 500 euro al mese a chi non ha di che sopravvivere, non mi sembra una cosa dignitosa nemmeno da pensare. E’ una barbarie politica”, ha detto il presidente del Movimento 5 Stelle a margine di una iniziativa elettorale a Frosinone.

 

fratoianni

Difende il reddito anche Nicola Fratoianni: “Continua senza soste anche in questi giorni la crociata contro il reddito di cittadinanza da parte del trio Salvini-Renzi-Meloni: per Salvini sono soldi rubati da gente che sta a casa a non fare una mazza dalla mattina alla serà. Per Renzi è un sussidio tappabuchi. Per Meloni è come ‘il metadone per i tossicodipendentì. Una gazzarra indegna e falsa, se pensiamo che per gli ultimi calcoli dell’Inps l’importo medio è pari a 583 euro. Ripeto 583 euro”, dice il segretario di Sinistra Italiana.

 

“Ma non hanno vergogna di quello che dicono di fronte alla realtà? – continua – Per loro evidentemente è più facile la propaganda e la guerra ai poveri piuttosto che alla povertà”.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…