susanna ceccardi nicola zingaretti eugenio giani

SOGNO O SONDAGGIO? – AVVERTITE CONTE E ZINGARETTI! ANCHE PER NANDO PAGNONCELLI IN TOSCANA È TESTA A TESTA: GIANI È AVANTI MA CON UN SOLO PUNTO DI VANTAGGIO SULLA CECCARDI (42,6 CONTRO 41,5) – IL PD È IL PRIMO PARTITO CON IL 29,5% DEI VOTI, SEGUITO DALLA LEGA CON IL 22,9. BOOM DELLA MELONI: ‘FRATELLI D’ITALIA’ ALLE EUROPEE LO SCORSO ANNO AVEVA PRESO IL 4,9. ORA È AL 14%...

matteo salvini susanna ceccardi

Nando Pagnoncelli per il “Corriere della Sera”

 

La Toscana, insieme all'Emilia Romagna, è da sempre considerata una roccaforte della sinistra tra le regioni italiane. In realtà lo erano anche l'Umbria che, però, ha visto l'affermazione della leghista Tesei alle elezioni regionali del 2019, come pure le Marche, nelle quali si profila per la prima volta un cambio di maggioranza, come abbiamo visto nel sondaggio pubblicato su queste pagine martedì scorso (qui il centrodestra, con Francesco Acquaroli, è in vantaggio).

 

eugenio giani gel mascherina e pallone

Dopo il fallito tentativo di conquista dell'Emilia Romagna alle elezioni regionali del gennaio scorso, il centrodestra ci riprova in Toscana candidando Susanna Ceccardi della Lega che si contrappone al candidato del centrosinistra Eugenio Giani, attuale presidente del consiglio regionale toscano.

 

eugenio giani nicola zingaretti

Dopo due elezioni vinte nettamente dal centrosinistra con Enrico Rossi (nel 2010 con il 59,7% dei voti e nel 2015 con il 48%), la situazione ad oggi appare in forte equilibrio: infatti, con una partecipazione stimata al 55%, Giani prevale sulla Ceccardi per poco più di un punto (42,6% contro il 41,5%).

 

A seguire la pentastellata Irene Galletti si attesta al 9%. I due principali candidati presentano sostanzialmente lo stesso livello di notorietà (Giani 58% e Ceccardi 59%) e di gradimento (35% a 31%).

susanna ceccardi matteo salvini 8

 

Riguardo alle liste, il Partito democratico si conferma al primo posto con il 29,5% degli orientamenti di voto, seguito dalla Lega con il 22,9%, Fratelli d'Italia con il 14,1% e il Movimento 5 Stelle con il 9,1%. Tutte le altre liste si collocano al di sotto del 5%.

 

Complessivamente le liste di centrodestra si attestano al 42,9% e prevalgono su quelle di centrosinistra che raggiungono il 40,2%.

 

Il voto disgiunto, quindi, avvantaggia Giani, che ottiene 2,4 punti percentuali in più rispetto alle forze della coalizione, al contrario della Ceccardi che ottiene l'1,4 in meno delle liste che la sostengono.

 

ENRICO ROSSI CON LA MASCHERINA

 

 

Va osservato che l'elevato apprezzamento per l'operato dell'amministrazione attuale, giudicata positivamente da due toscani su tre (62%), nonché la consistente domanda di continuità rispetto all'operato del presidente uscente Enrico Rossi (60%), non si traducono in misura significativa in un orientamento di voto a favore del centrosinistra.

 

MATTEO SALVINI GIORGIA MELONI SELFIE IN PIAZZA

In alcune regioni il consenso per l'amministrazione in carica è attribuito più alle capacità e alle virtù che il territorio è in grado di esprimere e meno all'area politica di cui la giunta è espressione, come se nelle valutazioni degli elettori gli aspetti «antropologici» prevalessero su quelli politici, attenuando la possibile rendita di posizione.

 

Tutto ciò, unito al progressivo affievolirsi del senso di appartenenza alle forze politiche storicamente prevalenti nella regione, ha consentito la recente affermazione del centrodestra in sei comuni capoluogo della Toscana (si tratta di Arezzo, Grosseto, Massa, Pisa e Pistoia, Siena) e il sorpasso del centrodestra sul centrosinistra alle elezioni europee del 2019. Insomma, un voto diverso dal passato non rappresenta un tabù. Difficile dunque immaginare l'esito della consultazione in Toscana.

EUGENIO GIANI SI TUFFA IN ARNOsusanna ceccardi matteo salvini 3

 

EUGENIO GIANI SI TUFFA IN ARNOsusanna ceccardi matteo salvini 5eugenio giani ENRICO ROSSI CON LA MASCHERINA susanna ceccardi matteo salvini 7ENRICO ROSSI CON LA MASCHERINA

 

Ultimi Dagoreport

barigelli cairo

DAGOREPORT - PANDEMONIO ALLA "GAZZETTA DELLO SPORT"! IL DIRETTORE DELLA “ROSEA” STEFANO BARIGELLI VIENE CONTESTATO DAL COMITATO DI REDAZIONE PER LE PRESSIONI ANTI-SCIOPERO ESERCITATE SUI GIORNALISTI – LA SEGRETARIA GENERALE FNSI DENUNCIA: “I COLLEGHI DELLA 'GAZZETTA' CHE VOGLIONO SCIOPERARE VENGONO RINCORSI PER I CORRIDOI DAI LORO CAPIREDATTORI E MINACCIATI: ‘NON TI FACCIO FARE PIÙ LA JUVENTUS…” - BARIGELLI AVREBBE RECLUTATO UNA VENTINA DI GIORNALISTI PER FAR USCIRE IL GIORNALE SABATO E DIMOSTRARE COSI' ALL’EDITORE URBANETTO CAIRO QUANTO CE L’HA DURO – LA VICE-DIRETTRICE ARIANNA RAVELLI AVREBBE PURE DETTO IN MENSA A BARIGELLI: “STIAMO ATTENTI SOLO CHE NON CI SPUTTANI DAGOSPIA...” - VIDEO

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....