donald trump wc gabinetto

LA SOLITA STRATEGIA DELLA SINISTRA: SE NON PUOI BATTERE IL TUO NEMICO ALLE URNE, ABBATTILO CON I PROCESSI! – DONALD TRUMP HA QUATTRO INCHIESTE SUL GROPPONE: OGGI SARÀ INTERROGATO SOTTO GIURAMENTO PER L’INDAGINE SULLE DICHIARAZIONI AL FISCO DELLA TRUMP ORGANIZATION – IL RAID DELL’FBI NELLA SUA CASA DI MAR-A-LAGO È UN ASSIST ALL’EX PUZZONE DELLA CASA BIANCA: ORA POTRÀ FARE CAMPAGNA ELETTORALE DA VITTIMA. A MENO CHE NON GLI IMPEDISCANO DI CANDIDARSI…

 

1 - TRUMP SARÀ INTERROGATO SOTTO GIURAMENTO PER INDAGINE FISCO

donald trump

(ANSA) - Donald Trump sarà interrogato oggi sotto giuramento dalla procuratrice generale di New York Letitia James nell'ambito dell'indagine sulle dichiarazioni al fisco della Trump Organization.

 

 "A New York City stasera. Domani vedrò il procuratore generale razzista di New York, per il proseguimento della più grande caccia alle streghe nella storia degli Usa", ha commentato ieri sera l'ex presidente sul suo Truth Social. "La mia grande società, e io stesso, veniamo attaccati da tutte le parti. Repubblica delle banane!".

 

2 - DONALD ACCELERA PER FARE CAMPAGNA DA «VITTIMA» MA POTRÀ CORRERE?

Estratto dell’articolo di Giuseppe Sarcina per il “Corriere della Sera”

 

perquisizione dell fbi a mar a lago immagini aeree 1

Donald Trump stava progettando un «evento speciale» per annunciare la sua candidatura per le presidenziali del 2024. Qualcosa di simile alla discesa dalla scala mobile nella Trump Tower, il 16 giugno del 2015, il giorno in cui il costruttore diventò un protagonista assoluto della politica americana.

 

[…] Non sappiamo se il dipartimento di Giustizia, alla fine, arriverà davvero a incriminare l'ex presidente. Per ora, a giudicare dai segnali visti ieri, gli ha dato un'ulteriore spinta. A questo punto si pensa che Trump accelererà i piani, presentandosi come la vittima di «un complotto politico-giudiziario» e appellandosi direttamente agli elettori.

donald trump durante l assalto al congresso il video alla commissione d inchiesta.

 

D'altra parte dal campo conservatore si levano solo voci di sostegno, di appoggio a Trump. Il leader della minoranza alla Camera, Kevin McCarty ha addirittura avvertito il ministro della Giustizia, Merrick Garland: «Non prendere impegni e prepara le carte». Come dire: appena riconquisteremo la Camera ti metteremo noi sotto inchiesta.

 

Stasera una delegazione di parlamentari andrà a trovare «il leader perseguitato» nel golf club di Bedminster, nel New Jersey. Appuntamento già previsto, ma subito rilanciato con un tono di sfida nei confronti del sistema giudiziario, «telecomandato» dai «democratici radicali».

 

JOE BIDEN DONALD TRUMP BY PAT LUDO

Persino l'unico avversario potenzialmente insidioso, il governatore della Florida Ron DeSantis, ha ripreso la tesi dei trumpiani: «La perquisizione dell'Fbi è un'altra escalation nella strumentalizzazione delle istituzioni federali contro gli oppositori politici del Regime». Proprio così: «Regime» con la lettera maiuscola.

 

E a metà mattina si è accodato anche l'ex vice presidente Mike Pence: «Per anni l'Fbi ha agito in maniera politicamente faziosa. Il ministero della Giustizia dovrà spiegare la motivazione di un'iniziativa che non ha precedenti».  […]

 

mike pence al congresso certifica la vittoria di biden

2 - SULLA STRADA PER LA CASA BIANCA ADESSO CI SONO QUATTRO INCHIESTE

Estratto dell’articolo di Alberto Simoni per “la Stampa”

 

[…] Quel che è accaduto a Mar-a-Lago con gli agenti dell'Fbi a setacciare la villa dell'ex presidente con tanto di mandato federale siglato in tutta fretta da un giudice, altro non ci ricorda - come ha detto Nancy Pelosi, Speaker della Camera - che nessuno è sopra la legge: presidenti o ex presidenti.

 

Ron DeSantis 8

[…] Va detto che all'irruzione a Mar-a-Lago l'Fbi ci arriva con un'inchiesta totalmente slegata da quella sull'assalto del 6 gennaio. Ma ci sono due dati singolari che le accomunano: entrambe hanno avuto il primo scatto in aprile quando hanno visto la formazione di un grand giurì che ha inoltrato i primi subpoena. Per arrivare al raid in Florida il Bureau ha avuto prove (o almeno forti indizi) dell'esistenza di un reato.

perquisizione dell fbi a mar a lago immagini aeree 3

Per questo il giudice, sollecitato con urgenza, ha risposto: andate. Gli agenti - ha raccontato una dei legali di Trump - sono usciti con incartamenti.

 

L'inchiesta sul 6 gennaio - non quella del Congresso, bensì quella del Dipartimento di Giustizia - ha già portato a interrogatori di alcuni esponenti vicinissimi a Mike Pence. Altri uomini della cerchia di Trump sono stati interrogati, le loro case perquisite. È evidente che il cerchio attorno al magnate newyorchese si sta chiudendo. Dove andrà è un'altra questione, tutt' ora aperta.

 

jared kushner con ivanka e donald trump

Ma l'inchiesta sulla Trump Organization (la sua società che ingloba tutto il mondo del business trumpiano) a New York e l'autorizzazione data dalla Camera affinché l'Irs (Agenzia delle entrate) rilasci i "730" di Donald sono bombe a orologeria. […]

 

 

2 - TALPE, CARTE E DOSSIER IL CERCHIO DELL'FBI SI STRINGE SU TRUMP

Estratto dell’articolo di Paolo Mastrolilli per “la Repubblica”

 

[…] In teoria, l'Fbi era in cerca di documenti segreti che l'ex capo della Casa Bianca aveva illegalmente portato con sé, quando dopo l'assalto al Congresso del 6 gennaio si era rassegnato a lasciare Washington.

 

perquisizione dell fbi a mar a lago immagini aeree 4

La gestione di queste carte è regolata severamente, soprattutto per proteggere fonti e metodi, che ad esempio consentono di eliminare il capo di Al Qaeda Al Zawahiri mentre prende una boccata d'aria sul balcone del suo nascondiglio a Kabul. Se il presidente infrange le regole crolla il sistema.

 

Trump si era portato via 15 scatoloni di documenti, oltre a quelli che aveva stracciato e buttato nella tazza del gabinetto, ma era stato costretto a riconsegnarli nel gennaio scorso. L'ex agente dell'Fbi Michael Tabman ha detto al Daily Mail che una talpa ha informato i suoi colleghi della presenza di altre carte nascoste, e quindi sono dovuti intervenire subito, prima che le facesse sparire. Con loro c'era un uomo del controspionaggio, e ciò lascia pensare che fossero documenti legati ad operazioni all'estero, tipo Russia o Cina.

i documenti di donald trump 2

 

Marc Elias, avvocato di Hillary Clinton nel 2016, ha scritto che secondo la Section 2071 dello U.S. Code Title 18 chi trafuga informazioni classificate può essere condannato non solo a tre anni di prigione, ma anche all'esclusione da qualsiasi pubblico ufficio.

 

Il problema, notano diversi esperti legali, è che la Costituzione stabilisce chi può candidarsi alla Casa Bianca, e quindi una legge del Congresso non basta a squalificare Trump. Il suo ex consigliere Kash Patel sostiene poi che Donald aveva declassificato i documenti prima di portarseli a Mar-a-Lago, e quindi non ha violato alcuna legge.

 

Si vedrà chi ha ragione quando il dipartimento alla Giustizia e l'Fbi spiegheranno i motivi del raid, ordinato all'insaputa di Biden. Lo ha autorizzato il giudice della Florida Bruce Reinhart, già difensore dei collaboratori di Jeffrey Epstein, convinto che fosse necessario per perseguire un reato. […]

il comunicato di donald trump sulla perquisizione dell fbi ron desantis con donald trump 3i documenti di donald trump 1ivana donald e melania trump funerali di ivana donald trump durante l assalto al congresso il video alla commissione d inchiestadonald e ivana trump discorso donald trump all america first policy institute ted budd donald trump 1donald trump alla convention della nra1il giudice anti aborto brett kavanaugh con donald trumpdonald trump durante l assalto al congresso il video alla commissione d inchiesta manifestanti pro trump a washington donald trump 1

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…