PER I TANTI CITRULLI NO-VAX, C’È UN GRILLO CHE RINSAVISCE: “L'OMEOPATIA NON È SCIENTIFICA” - LA MOSSA DI BEPPEMAO SERVE A RICUCIRE LO STRAPPO CON IL MONDO SCIENTIFICO CHE SI E’ SENTITO NEL MIRINO DEI CINQUESTELLE PER LA BATTAGLIA SUI VACCINI - L’APPELLO AI FARMACISTI: "NON CONFONDETE I PAZIENTI" - DELUSI I FAN DELLA MEDICINA ALTERNATIVA

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Flavia Amabile per “la Stampa”

 

L' ultima vittima della rovente estate di Beppe Grillo è l' omeopatia. È un modo per costruire un' immagine del Movimento meno retriva di quella che sta emergendo con le posizioni dei contrari ai vaccini, e per creare un' alleanza con settori della medicina e del mondo scientifico che in questi mesi si sono sentiti allontanati dai Cinque Stelle.

 

Lo fa scontentando un mondo che invece a lungo si è sentito sostenuto dal M5S ma che purtroppo ha un peso decisamente inferiore rispetto a quello che segue la medicina tradizionale: secondo gli ultimi dati Istat la percentuale delle persone che fanno uso di farmaci omeopatici dal 2005 al 2013 è sceso dal 7 al 4,1%. Secondo i dati della Fiamo (Federazione italiana associazioni e medici omeopatici), invece, sono circa dieci milioni di persone.

beppe grillo beppe grillo

 

Per rendere le sue accuse ancora più solide, infatti, Grillo lancia un appello ai farmacisti:«Evitiamo che si confondano i cittadini con la vendita di prodotti omeopatici». E sul suo blog, si schiera al fianco della scienza e del Servizio sanitario nazionale. «In queste ultime settimane - racconta - abbiamo riflettuto molto sulla difficoltà a comprendere il significato della parola scientifica da parte delle persone. È stato disorientante, preoccupante e quasi penoso, assistere ad una degenerazione del dibattito così profonda».

OMEOPATIA OMEOPATIA

 

E ancora: «Medici di base e farmacisti rappresentano uno dei fari per il cittadino, sempre a rischio di perdersi fra ciance e dibattiti: di fronte alle difficoltà che la malattia comporta non si devono, e non si possono, creare dubbi». E con questa motivazione spiega l' appello all' Ordine dei farmacisti: «Evitiamo che le farmacie continuino a confondere i cittadini con la vendita di prodotti omeopatici. I fortissimi dubbi sulla loro efficacia da parte del mondo scientifico sono di dominio pubblico».

 

beppe grillo davide casaleggio beppe grillo davide casaleggio

Il fondatore del Movimento poi paragona i medici omeopati ai guaritori. «La certezza di trovare nell' Ordine dei Farmacisti una sponda di razionalità è matematica. È infatti difficile immaginare un laureato in farmacia che inviti un paziente a rivolgersi a un guaritore. Difficile che accada quanto illegale». Lo stesso vale per l' omeopatia: «Senza permettermi un giudizio definitivo, l' omeopatia è stata più volte messa in discussione, sino a ripetuti quanto implacabili verdetti di inefficacia e inopportunità».

 

NO VAX NO VAX

Infine complimenti al Servizio sanitario nazionale: «È uno dei migliori al mondo, per affidabilità e livello di copertura nei confronti dei cittadini». Francesco Marino, vicepresidente della Fiamo replica con fastidio alle parole di Grillo: «In Italia gli omeopati devono esser medici laureati e abilitati all' esercizio della professione. Sono professori universitari, ricercatori, liberi professionisti, presidenti di ordini. Dal primo gennaio del 2019 i farmaci omeopatici entreranno anche nella farmacopea: l' Aifa sta completando la registrazione dei medicinali ufficiali. Siamo i primi a difendere i professionisti nel nostro settore e a essere contrari ai guaritori e a chi si improvvisa, ma questo vale per qualunque categoria. Le parole di Grillo ci sembrano strane, speriamo che si tratti di una svista».

NO VAX NO VAX

Molte anche le critiche giunte sui social . «Su questo, mi deludi», «Stai scherzando, vero?», scrivono i grillini che da sempre amano di più le medicine alternative che quelle tradizionali. Per una volta invece a schierarsi con il comico genovese è l' immunologo Roberto Burioni: «Bravissimo Beppe Grillo. Speriamo che questa presa di posizione chiara, coraggiosa e illuminata sua di buon auspicio per il futuro».

 

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