Salvatore Dama per “Libero quotidiano”
veronica lario berlusconi
La notizia è che, per una volta, un giudice dà ragione a Silvio Berlusconi. Si tratta della Procura della Cassazione che ha riconosciuto la validità della tesi dell' ex premier contro l' assegno mensile di due milioni di euro che ha dovuto versare per il mantenimento della signora Veronica Lario durante la fase della separazione.
SILVIO BERLUSCONI E VERONICA LARIO
L' importo era stato stabilito dalla Corte d' Appello di Milano. Che, nel 2014, aveva ridotto di un milione la cifra stabilita nel 2013 dal Tribunale di Monza. Secondo il sostituto procuratore Francesca Cerioni, l' assegno, per quanto ridotto, è sempre eccessivo. Motivo per cui è stato ritenuto fondato il reclamo della difesa di Silvio Berlusconi perché la Corte d' Appello riveda al ribasso la sua decisione.
Silvio Berlusconi e Veronica Lario
Il Pg ha condiviso la necessità di porre una soglia massima agli assegni di mantenimento in tutti i casi in cui la rendita vada oltre il sostentamento e produca ricchezza, consentendo grandi investimenti. Il procuratore ha invece respinto la richiesta di inviare alla Corte Costituzionale le norme attuali che non prevedono la fissazione di un limite agli assegni delle ex mogli lasciando discrezionalità ai tribunali. La decisione della Cassazione arriverà entro la fine dell' anno.
VERONICA LARIO
Attualmente la cifra quantificata dal Tribunale di Monza è pari a 1,4 milioni di euro al mese. Ed è stata il motivo per cui gli ex coniugi non sono riusciti a trovare una risoluzione consensuale al proprio matrimonio.
Silvio e Veronica sono stati sposati dal 1990 fino al 2014, quando il giudice brianzolo ha emesso la sentenza di divorzio. Ma la relazione tra i due era cominciata dieci anni prima. Nel 1980, quando la Lario recitava al Manzoni, teatro del quale era proprietario Berlusconi. Separatosi dalla prima moglie, Silvio ufficializzò il rapporto con Veronica, dalla quale ha avuto tre figli, Barbara, Eleonora e Luigi.
chicca olivetti e veronica lario
Il rapporto tra i due ha cominciato a vacillare alla fine degli anni zero, quando la signora Lario cominciò a manifestare pubblicamente il proprio dissenso verso il "libertinaggio" del consorte. Dichiarazioni all' Ansa, interviste con Corriere e Repubblica, in cui Veronica etichettava come «ciarpame senza pudore» ciò che Silvio definiva «cene eleganti». Il matrimonio finisce nel peggiore dei modi. Con il litigio sulla spartizione della "roba". E un nuovo filone giudiziario di cui Berlusconi proprio non sentiva l' esigenza.
Da anni - e precisamente dopo la sentenza Mondadori che ha condannato il Cav a risarcire il gruppo De Benedetti con quasi mezzo miliardo di euro - Silvio non perde occasione per autodefinirsi «povero». Eppure ultimamente le cose non gli stanno andando male. Se è vero, come scrive l' Agenzia Italia, che l' ex premier ha appena concluso l' acquisto di due nuove ville in Sardegna.
paola severino, maria latella e veronica lario 2
Si tratta di due proprietà vicine a Villa Certosa. La prima è costata 3 milioni di euro. La seconda 2 milioni, ma va ristrutturata. Silvio ha passato l' ultimo weekend in Sardegna proprio per definire i dettagli dello shopping immobiliare. I nuovi acquisti si inseriscono in coda a un lunghissimo elenco di case. Quando era a Palazzo Chigi scherzava: «La sinistra mi vuole mandare a casa... ma quale? Io ne posseggo sedici». C' è Villa San Martino ad Arcore, Villa Belvedere a Macherio, Villa Gernetto, Villa Campari sul Lago Maggiore. I possedimenti a Portofino, Lesmo, Saint Moritz, Como. E la residenza di Antigua, dove al massimo è riuscito ad andare un paio di volte. E la villa di Lampedusa, dove non è andato mai.
