mattarella draghi

TUTTE LE CARTE DI MATTARELLA - CI SONO QUATTRO IPOTESI DI GOVERNO: UNO SOLO PER PORTARE IL PAESE ALLE URNE, ALTRE TRE PROPOSTE CON OBIETTIVI DIVERSI - LA PRIMA IPOTESI E’ UN “GOVERNO DI GARANZIA ELETTORALE”: UN ESECUTIVO CHE DOVREBBE PORTARE IL PAESE AL VOTO IL PRIMA POSSIBILE CON DUE EX PRESIDENTI DELLA CORTE COSTITUZIONALE: VALERIO ONIDA E GIOVANNI MARIA FLICK. POSSIBILE ANCHE L'INCARICO A CONTE (CONTE BIS) O A TRIA - LE IPOTESI COTTARELLI, DRAGHI, FICO, CASELLATI

Claudia Fusani per “la Stampa”

 

DRAGHI E MATTARELLA

Quattro carte da giocare sul Colle più alto. Quattro ipotesi di governo: uno solo per portare il Paese alle urne, altre tre proposte con obiettivi diversi. Solo una potrebbe essere quella con cui, quando finirà la fase 1 di questa crisi (sfiducia o dimissioni di Conte), il Presidente della Repubblica tenterà di mettere ordine nel caos della legislatura. Sotto il profilo del premier un Professore, o una Professoressa, avrebbero più chance di un politico.

 

Dal punto di vista dei numeri - il Magic Number è 161, la maggioranza al Senato - escluso il gruppo Lega (58 senatori) tutte le carte "giocano" partendo dalla necessità di un patto Pd (51 senatori) e M5s (107) a cui si aggiunge buona parte del gruppo Misto (15 senatori) dove siedono i 4 senatori di Leu e i 4 ex M5S (Buccarella, Martelli, Nugnes, De Falco). Il totale fa 166 voti.

sergio mattarella carlo cottarelli

 

GARANZIA ELETTORALE

Sulla prima carta, la prima ipotesi, c'è scritto «governo di garanzia elettorale». Si tratta di un esecutivo che dovrebbe portare il Paese al voto il prima possibile. Molto difficile prima di novembre. Da qui ad allora sarà necessario avere un governo elettorale visto che molti costituzionalisti concordano sul fatto che non si possa fare una campagna elettorale da candidato premier al ministero dell' Interno, che è anche la macchina elettorale.

 

casellati fico conte mattarella

Anche Salvini lo sa. Si fanno i nomi di due ex presidenti della Corte Costituzionale: Valerio Onida e Giovanni Maria Flick. Possibile però anche l' incarico a Giuseppe Conte (Conte bis) o a Giovanni Tria. Nel caso l'esito elettorale non garantisse subito una nuova squadra di governo, Tria potrebbe restare in carica per definire la manovra. Il centrodestra compatto non darebbe l' appoggio a questo esecutivo.

 

GOVERNO NO TAX

La seconda carta si chiama «governo no Tax», altrimenti detto «di tregua». Presuppone un esecutivo che resta in carica fino a febbraio-marzo e scrive la legge di bilancio. Nell' ambito dei parametri europei. Il candidato premier sembra poter essere solo uno: il professor Carlo Cottarelli che già nel maggio 2018 entrò col trolley al Quirinale per poi uscirne dopo la nascita del patto Lega-M5S.

MATTARELLA E FICO

 

GOVERNO ISTITUZIONALE

La terza carta è «il governo istituzionale», quello ipotizzato da Renzi e a suo modo vagheggiato anche da Grillo per «fermare i barbari». Questa carta è più impegnativa rispetto alle altre perché prevede il voto a maggio del 2020 e avrebbe in agenda alcune importanti riforme: la legge di bilancio, il taglio dei parlamentari, condizione imprescindibile per i 5 Stelle, con tutto quello che si porta dietro (referendum e riforma dei collegi) e correzione delle legge elettorale che diventerebbe un proporzionale puro. In questo caso la scelta del premier diventa per il presidente Mattarella un po' più creativa.

 

Dal mazzo delle opzioni potrebbero uscire i nomi della presidente del Senato Elisabetta Casellati se l' obiettivo dovesse essere quello di strizzare l' occhio al centrodestra e convincere un pezzo di Forza Italia. Oppure quello di Roberto Fico per blindare il consenso del M5S. Ma il Capo dello Stato potrebbe tirare fuori dal mazzo un jolly: la vicepresidente della Corte Costituzionale Marta Cartabia, 56 anni, entrata alla Corte nel 2014 nominata proprio da Mattarella. Una soluzione innovativa.

Somiglianza Agnese Landini Marta Cartabia

 

GOVERNISSIMO

C' è infine la quarta carta, l' unico vero «governissimo» che presupporrebbe un accordo politico oltre che tecnico. Nessuno ne parla a voce alta, visto che resterebbe in carica fino al 2022. Dunque anche per l' elezione del successore di Mattarella che, in caso contrario, sarebbe eletto dal governo Salvini. Un azzardo, non c' è dubbio. Il cui scalpore - la Lega resterebbe fuori - potrebbe essere taciuto solo con una carta choc per tutti: Mario Draghi, che a novembre lascerà la guida della Bce. In alternativa anche Giuseppe Conte, il nuovo leader del Movimento. Dipende, anche, come andrà il faccia a faccia con Salvini a palazzo Madama. Da non perdere.

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...