TUTTI DA GIORGIA - OGGI RIPARTE ATREJU, LA RASSEGNA ORGANIZZATA DA “FRATELLI D’ITALIA”, DOVE SFILERANNO LEADER POLITICI E MINISTRI - IL TITOLO DELL’EDIZIONE DI QUEST’ANNO È “NATALE DEI CONSERVATORI”, MA CI SARANNO TUTTI I LEADER: DA DI MAIO A BERLUSCONI, DA SALVINI A RENZI, LETTA E CONTE. STAVOLTA NIENTE ORBAN, IN COMPENSO ARRIVA RUDY GIULIANI...

-

Condividi questo articolo


ATREJU 2021 - IL NATALE DEI CONSERVATORI ATREJU 2021 - IL NATALE DEI CONSERVATORI

Francesco Olivo per "la Stampa"

 

La festa dell'identità di destra si ritrova in un villaggio di Babbo Natale, tra una pista di pattinaggio, il vin brulé e una sfilata di politici. Oggi parte Atreju e a casa di Giorgia Meloni si presenteranno tutti, segno di una nuova centralità, figlia dei tempi e non solo dei sondaggi.

 

GIORGIA MELONI FABIO RAMPELLI GIORGIA MELONI FABIO RAMPELLI

La rassegna corsara dei giovani di Colle Oppio è cresciuta, ha cambiato stagione, da settembre a dicembre, e si è presa il lusso di un format molto più strutturato lungo una settimana, che cerca un difficile equilibrio tra una destra istituzionale, che ambisce seriamente al governo e quella movimentista che non può essere messa in soffitta.

 

Il titolo dell'edizione, «Natale dei Conservatori», già di per sé rifiuta le etichette che i Fratelli d'Italia soffrono, «un modo per spiegare, se ce ne fosse bisogno, che siamo una destra normale e rispettata», dice Giovanni Donzelli, deputato e responsabile dell'organizzazione del partito. Atreju torna dopo due anni di stop, causato dal Covid e dalla campagna elettorale, e stavolta si mischia dentro un villaggio natalizio, in piazza Risorgimento, subito fuori dalle mura vaticane.

GIORGIA Meloni CON LA figlia Ginevra GIORGIA Meloni CON LA figlia Ginevra

 

«Saremo il centro della politica, l'ultimo appuntamento pubblico prima della grande partita del Quirinale», spiega Donzelli. Per la festa più identitaria della destra italiana, arrivata alla 23esima edizione, Meloni ha invitato tutti, oggi si comincia con Luigi Di Maio e Giancarlo Giorgetti. Domani Silvio Berlusconi si collegherà via telefono.

 

giuseppe conte con giorgia meloni atreju 2019 1 giuseppe conte con giorgia meloni atreju 2019 1

E per una settimana si andrà avanti con tutti i protagonisti, ministri e leader: Marta Cartabia, Roberto Cingolani, Giuseppe Conte, Enrico Letta, Matteo Salvini e Matteo Renzi. Meloni, che concluderà la manifestazione domenica con un comizio, ci scherza, «sembra Porta a Porta».

 

Per Meloni, però, questa Atreju più strutturata non vuol dire affatto perdere l'identità, al contrario, «è un'altra nascita, una rete alternativa al pensiero unico dominante», un'occasione per chiedersi «Cosa c'è da conservare?».

 

GIORGIA MELONI ATREJU 1 GIORGIA MELONI ATREJU 1

Risposta: «Le identità, messe in pericolo dai progressisti». Altro elemento su cui punta Meloni è la dimensione internazionale: stavolta non ci sarà Viktor Orban (ospite nel 2019), ma è in arrivo Rudolph Giuliani, oltre a esponenti del Likud e dei tories britannici. Chi ha fondato Atreju rivendica l'ambizione di essere centrale nella politica, sin da quando, nel 2006 si organizzò un dibattito tra Gianfranco Fini e Fausto Bertinotti (moderato da Meloni).

 

viktor orban e giorgia meloni atreju 2019 viktor orban e giorgia meloni atreju 2019

«Con Atreju volevamo essere centrali nella politica, ma anche nella metapolitica e dopo tutti questi anni ci siamo riusciti» racconta Federico Mollicone, deputato, responsabile cultura di Fratelli d'Italia, uno di quelli che c'era dal primo giorno.

 

La cosiddetta generazione Atreju si è fatta grande: «Fu ideata da Fabio Rampelli, con un gruppo di ragazzi - spiega Mollicone - come me, Marco Marsilio, Marco Scurria, Massimo Milani. Con Giorgia, da leader di Azione Giovani, Atreju è diventata una manifestazione di successo, ed è una bella cosa che oggi ci siano altri ragazzi, dà l'idea della staffetta generazionale».

 

federico mollicone foto di bacco (1) federico mollicone foto di bacco (1)

«Volevamo dare il senso di una comunità, come nella compagnia dell'Anello. Tanto che il nome, invece di Atreju, doveva essere Frodo, ma negli Anni 90 il Signore degli Anelli era considerato per iniziati, e noi volevamo aprirci al massimo contro il nichilismo di quegli anni». Mollicone non vuole sentire parlare di fascismo, «Atreju nasce in contrapposizione al "nostalgismo" di altri gruppi, abbiamo voluto rompere con i simboli che ci riportavano indietro. A Colle Oppio c'era Lupo Alberto e non le celtiche». 

giuseppe conte giorgia meloni giuseppe conte giorgia meloni MELONI SALVINI ATREJU MELONI SALVINI ATREJU giuseppe conte con giorgia meloni atreju 2019 giuseppe conte con giorgia meloni atreju 2019 matteo salvini giorgia meloni matteo salvini giorgia meloni ANGELINO ALFANO E GIORGIA MELONI AD ATREJU FOTO LAPRESSE ANGELINO ALFANO E GIORGIA MELONI AD ATREJU FOTO LAPRESSE MARINO AD ATREJU MARINO AD ATREJU OSCAR GIANNINO AD ATREJU OSCAR GIANNINO AD ATREJU TREMONTI AD ATREJU TREMONTI AD ATREJU giorgia meloni giovanni toti atreju giorgia meloni giovanni toti atreju giuseppe conte con bruno vespa atreju 2019 giuseppe conte con bruno vespa atreju 2019 giuseppe conte atreju 2019 1 giuseppe conte atreju 2019 1

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - DOVE VA IL PD, SENZA LA BANANA DELLA LEADERSHIP? IL FALLIMENTO DI ELLY SCHLEIN È SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI. GENTILONI È UNA “SAPONETTA” SCIVOLATA DA RUTELLI A RENZI, PRIVO DI PERSONALITÀ E DI CARISMA. QUALITÀ ASSENTI ANCHE NEL DNA DI FRANCESCHINI, ORLANDO E GUERINI, PER NON PARLARE DI BONACCINI, CHE HA LO STESSO APPEAL DI UNA POMPA DI BENZINA - ECCO PERCHÉ, IN TALE SCENARIO DI NANI E BALLERINI, SOSTENUTO DAI MAGHI DELL’ULIVO BAZOLI E PRODI, BEPPE SALA POTREBBE FARCELA A RAGGRUPPARE LA SINISTRA E IL CENTRO E GUIDARE LE ANIME DIVERSE E CONTRADDITTORIE DEL PD. NELLO STESSO TEMPO TROVARE, ESSENDO UN TIPINO PRAGMATICO, UN EQUILIBRIO CON L’EGO ESPANSO DI GIUSEPPE CONTE E SQUADERNARE COSÌ UNA VERA OPPOSIZIONE AL GOVERNO MELONI IN CUI SCHLEIN HA FALLITO

DAGOREPORT: IL DELITTO PAGA SEMPRE (PURE IN VATICANO) - IL DUO BERGOGLIO-PAROLIN AVEVA DEPOSTO MONSIGNOR ALBERTO PERLASCA DA RESPONSABILE DELL'UFFICIO ECONOMICO DELLA SEGRETERIA DI STATO, ALL’INDOMANI DELLO SCANDALO DELLA COMPRAVENDITA DEL PALAZZO LONDINESE. ACQUA (SANTA) PASSATA: IL TESTIMONE CHIAVE DEL PROCESSO BECCIU, IN OTTIMI RAPPORTI CON FRANCESCA CHAOUQUI E GENOVEFFA CIFERRI, E’ STATO RINOMINATO PROMOTORE DI GIUSTIZIA AGGIUNTO AL SUPREMO TRIBUNALE DELLA SEGNATURA APOSTOLICA, CHE FUNGE ANCHE DA TRIBUNALE AMMINISTRATIVO PER TUTTA LA CHIESA - DOPO IL CARDINALE BECCIU, CHISSÀ A CHI TOCCHERÀ...