berlusconi cairo. .750x450

URBANO VA DAL MAESTRO - DOMENICA SCORSA INCONTRO AD ARCORE TRA BERLUSCONI E CAIRO - L'INCONTRO, SEGRETO, SAREBBE STATO PREPARATO E OFFICIATO DAI DUE ETERNI ALTER EGO DI SILVIO, FEDELE CONFALONIERI E GIANNI LETTA - URBANETTO NON VUOLE PRENDERE LE REDINI DELLA MORENTE “FORZA ITALIA” MA AL CENTRO, TRA RENZI, CALENDA, TOTI E ALTRI VANAGLORIOSI, I POSTI A TAVOLA SONO GIA’ OCCUPATI…

Marco Palombi per il “Fatto quotidiano”

 

Nel pomeriggio di domenica Silvio Berlusconi ha accolto Matteo Salvini e Giorgia Meloni nella sua casa-ufficio milanese di via Rovani per un bel vertice del centrodestra che fu e a cui non crede più nessuno: "Uniti" alle prossime Regionali e maggiore "coordinamento" dei gruppi parlamentari, il topolino partorito dalla montagna del faccia e faccia.

 

berlusconi cairo

Giornata di incontri, quella di domenica, per il fu Cavaliere, che la mattina aveva invece aperto le porte di casa sua, quella di Arcore, a un altro ospite: Urbano Cairo, presidente e amministratore delegato di Rcs, editore di La7, già manager della Publitalia del Biscione e oggi venditore di pubblicità in proprio, nonché patron del Torino calcio. Insomma, a livello imprenditoriale una replica al momento un po' più in piccolo del pensionando Caimano, di cui fu giovanissimo persino assistente personale.

 

urbano cairo silvio berlusconi

L' incontro, segreto, sarebbe stato preparato e officiato dai due eterni alter ego di Silvio, Fedele Confalonieri e Gianni Letta: dagli uomini del partito Mediaset dunque, non dalla corte politica dell' anziano re di Arcore, il fu cerchio magico della declinante Forza Italia, che infatti smentisce sdegnato persino l' ipotesi di una chiacchierata tra i due editori.

 

Il motivo è semplice: anche se non si sa cosa i due si siano detti, il retropensiero di tutti corre alla sempre negata, "per ora", volontà di Cairo di seguire anche in politica il percorso di quel che sembra il suo modello. Che l'editore di Corriere della Sera, Gazzetta dello Sport e La7 ci pensi, nonostante il conflitto di interessi che già perseguitò Berlusconi, è il segreto di Pulcinella: giusto alla fine di agosto ha rilasciato un'intervista al Foglio pomposamente intitolata "Un altro governo è possibile. Il manifesto politico di Urbano Cairo".

 

urbano cairo licia ronzulli silvio berlusconi

All'interno di quel colloquio c'è anche una frase che non può non riverberarsi nell'incontro di domenica: "Io non sono e non sarò mai l'erede del Cavaliere. Io sono molto diverso da lui. Per essere ancora più chiaro: non vivo nell'attesa di ricevere una qualche investitura, né intendo assumere la guida di partiti già esistenti che hanno attraversato una parabola puntellata di successi e fallimenti. Nella vita non si prende il posto di qualcun altro Se si vuole compiere il grande passo, si dà vita a una creatura inedita, la s' inventa di sana pianta. Gli innovatori inventano il nuovo, non riciclano il vecchio".

 

Difficile che Cairo, incensato sui suoi media come Xi Jinping in Cina, abbia cambiato idea e pensi di caricarsi Forza Italia: d'altra parte lo spiegò allo stesso Berlusconi proprio ad agosto, in un precedente incontro in cui il re di Arcore gli offrì sostanzialmente la guida di un nuovo "partito dei moderati" da fondare all'uopo. E allora? Il padrone di La7 sta pensando di entrare in politica?

 

berlusconi cairo

"Al momento (sic) l'idea non mi sfiora", aveva detto alla giornalista Annalisa Chirico un mese e mezzo fa. Nel frattempo, però, lo spazio politico di questi benedetti "moderati" , il mitico centro, s'è riempito come non mai: Carlo Calenda è uscito dal Pd e cerca di capire cosa fare; Matteo Renzi s' è scisso dando vita a un partitino che promette di svuotare Forza Italia; da Milano si muove per rappresentare quell' area anche a livello nazionale il sindaco Beppe Sala. Se Cairo sta pensando di candidarsi al prossimo giro - tra un paio d'anni abbondanti se l'ircocervo giallorosé regge - deve iniziare a muoversi adesso, anche se, come al solito, sotto traccia: "Progettavo la scalata a Rcs da dieci anni senza farne mai parola con nessuno, nell'assoluto riserbo".

 

urbano cairo silvio berlusconi

Ovviamente i tacchini di Forza Italia, già pronti alla strage di Natale via taglio dei parlamentari e crollo elettorale, non vedono di buon occhio le mosse di Cairo: loro preferirebbero gestire il declino, magari trovando un modo gentile per farsi salviniani. Eppure il suo nome è considerato quello giusto per prendere in mano l'eredità di Forza Italia dentro pezzi rilevanti dell' inner circle berlusconiano: ad esempio i lettiani (nel senso dello zio Gianni e non di #enricostaisereno), ma anche Marina Berlusconi gradirebbe la "discesa in campo" (citazione) di un imprenditore così simile al padre.

 

Il buon Urbano intanto, che praticamente tutti i giorni finisce in pagina sui suoi giornali, costruisce con cura la sua figura pubblica, si guarda intorno curioso, fa quattro chiacchiere con l'uomo che dal nulla s'inventò un partito di governo giusto 25 anni fa e gioca coi media sulla leggenda del suo impegno politico. L'annuncio, se mai ci sarà, arriverà solo a cose fatte: d'altronde ha progettato la scalata a Rcs per dieci anni senza dirlo a nessuno. E poi pure Berlusconi fece più o meno così.

Ultimi Dagoreport

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…