donald trump

VE LO MERITATE TRUMP! – I GIORNALONI LIBERAL AMERICANI CONTINUANO A FARE GLI SNOB E A INDIGNARSI PER LE INCHIESTE SU “THE DONALD”, SENZA CAPIRE LE RAGIONI DEL SUO SUCCESSO: L’EX PUZZONE DELLA CASA BIANCA È RIUSCITO A MANTENERE ALTISSIMO IL SUO CONSENSO TRA I “FORGOTTEN MEN”, I BIANCHI DIMENTICATI DALLE ELITE METROPOLITANE – LE QUATTRO INDAGINI IN CORSO SONO UN GRANDIOSO ASSIST PER LUI: POTRÀ PRESENTARSI AI SUOI ELETTORI COME VITTIMA CHE PUÒ ESSERE ABBATTUTA SOLO PER VIA GIUDIZIARIA. NEL FRATTEMPO, HA PLASMATO LA CORTE SUPREMA E STA LAVORANDO PER FARE ELEGGERE AL CONGRESSO SOLTANTO SUOI FEDELISSIMI…

Massimo Gaggi per il “Corriere della Sera”

 

trump murdoch

Pur evitando di formularli in pubblico, Rupert Murdoch, editore ultranovantenne e ultraconservatore, dà spesso giudizi sprezzanti su Donald Trump. Ma la sua Fox News, la corazzata dell'informazione di destra, continua ugualmente a sostenere l'ex presidente in vista delle elezioni del 2024, anche se ha cominciato a dare spazio pure a possibili candidati alternativi.

 

Il figlio James, erede designato del gruppo Murdoch e per anni suo amministratore delegato di fatto, se n'è andato da tempo senza nascondere la sua indignazione per come la Fox ha spalleggiato Trump anche nelle sue mosse apertamente antidemocratiche.

 

lachlan rupert e james murdoch

Il fratello Lachlan, che lo ha sostituito al vertice del gruppo, non ha fatto mistero delle sue simpatie per la destra più radicale in discorsi pubblici e difendendo i conduttori della Fox anche quando hanno sostenuto che l'assalto al Congresso era una manovra della sinistra contro Trump o hanno sposato la teoria cospirativa della «grande sostituzione»: una congiura contro i bianchi d'America destinati a diventare minoranza oppressa.

 

donald trump e ruper murdoch

Da qualche mese, però, anche Lachlan sostiene in privato che Trump è un male per l'America. Ma poi aggiunge (racconto della Cnn) che la Fox non smetterà di sostenerlo perché altrimenti perderebbe gran parte della sua audience: nonostante tutti i danni che ha procurato all'America, la violazione delle regole democratiche e gli atti illegali ormai dimostrati al di là di ogni ragionevole dubbio, Trump rimane popolarissimo nella destra americana. Perché?

 

perquisizione dell fbi a mar a lago immagini aeree 2

Com' è possibile che un personaggio che prima si è inimicato l'intero establishment conservatore, poi ha rotto con quasi tutti i personaggi chiamati a collaborare con lui alla Casa Bianca (licenziati o andati via sbattendo la porta, pubblicando, poi, memorie roventi) e che sembra aver perso il sostegno di molti suoi finanziatori, tentati di appoggiare politici più giovani e affidabili, sia ancora un candidato pressoché imbattibile nel fronte conservatore?

 

donald trump

Prima della sconfitta del novembre 2020 erano stati pubblicati decine di saggi sulla diabolica abilità comunicativa e anche sull'intuito politico di The Donald . Tutto dimenticato nei mesi del suo silenzioso ritiro a Mar-a-Lago dopo l'assalto al Congresso e il tentativo, fallito, di sovvertire l'esito del voto presidenziale.

 

Mentre i giornali si riempivano di analisi sulla fine della sua carriera politica, Trump giocava a golf e lavorava alla costruzione del «secondo atto» della sua battaglia per la Casa Bianca, spinto da un'ossessione: non solo la voglia di rivincita, ma anche la determinazione a non riconoscere la sconfitta del 2020.

 

dibattito trump clinton

La sua intenzione, una volta tornato presidente, è quella di pretendere poteri più vasti da un Parlamento sempre più trumpiano: per gestire la cosa pubblica in modo personalistico senza troppi dibattiti e garanzie democratiche che allungano i tempi e costringono a cercare soluzioni di compromesso. E anche con la speranza di sovvertire un ordine giudiziario che, benché composto soprattutto da magistrati conservatori, fin qui ha confermato la correttezza dell'elezione di Joe Biden.

 

DONALD TRUMP JOE BIDEN

La forza di Trump si basa soprattutto su tre fattori. In primo luogo la sua capacità di mantenere compatto nel tempo lo zoccolo duro - minoritario ma molto determinato - dei suoi supporter (il popolo dei forgotten men , i bianchi allergici alla società multietnica e altro ancora) che vede in lui ben più di un leader politico: l'uomo capace di rassicurarli, di incarnare il loro desiderio di vendetta sociale, di lenire le loro frustrazioni.

 

NEW YORK - UOMO MASCHERATO DA DONALD TRUMP

Poco male se nei 4 anni della presidenza Trump per loro le cose non sono migliorate: i forgotten men non si fanno grandi illusioni, non credono nelle virtù dell'economia. Si accontentano di espressioni consolatorie, di parole d'ordine, di proclami libertari, di ribellioni alle regole imposte da governi «socialisti».

 

Il secondo fattore è la capacità di Trump di mettersi in sintonia col suo popolo, di intrattenerlo facendo spettacolo più che parlando di politica, di costruire parole d'ordine suggestive, di sfruttare mediaticamente a suo favore anche le informazioni negative diffuse su di lui. In questo modo nel 2016 ha sbaragliato la concorrenza degli altri candidati repubblicani e poi è riuscito a prevalere su Hillary Clinton.

 

supporter armati di trump per strada in arizona

Nello stesso modo i quattro filoni di indagini in corso su Trump - l'assalto al Congresso di un anno e mezzo fa col tentativo di bloccare la ratifica dell'elezione di Biden, i documenti presidenziali trafugati, le presunte irregolarità finanziarie e fiscali delle sue aziende e il tentativo di alterare il risultato elettorale della Georgia - consentono ora a The Donald di presentarsi agli elettori come un leader che può essere abbattuto solo per via giudiziaria perché inarrestabile sul piano politico.

 

UN FAN DI DONALD TRUMP CON UNA MASCHERA DEL PRESIDENTE DURANTE UN COMIZIO A FORT WAYNE, INDIANA

Salvo che fermarlo in tribunale non sarà affatto facile: l'incriminazione di un ex presidente sarebbe un atto senza precedenti nella storia americana. Se, anche, si arriverà a tanto, Trump darà battaglia (e farà spettacolo) fino alla Corte Suprema. Dove c'è una maggioranza ultraconservatrice da lui stesso plasmata coi tre giudici che ha nominato durante il suo mandato presidenziale.

 

Donald Trump

Il terzo fattore, che è anche il più delicato, ha a che vedere con la devastante capacità di Trump di sfruttare i processi di radicalizzazione politica in corso già da lungo tempo negli Usa, per modificare la sensibilità democratica di gran parte del fronte conservatore fino al punto di rendere minoritaria la destra che crede ancora nella Costituzione e nei meccanismi di una democrazia che può funzionare solo se chi perde riconosce la sconfitta e non tenta di delegittimare il vincitore.

 

donald trump 2

Sono in tanti ormai, non solo nella destra moderata ma anche in quella più integralista, a capire che Trump rappresenta una minaccia per la democrazia Usa: vorrebbero sostituirlo con un conservatore altrettanto radicale, ma più rispettoso della Costituzione. Impresa proibitiva, visto che, alla luce dei risultati delle primarie, il prossimo Congresso sarà ancor più favorevole a Trump mentre l'esercito dei fan dell'ex presidente, inebriato da un autoritarismo che trova addirittura rassicurante, prepara una campagna elettorale assai bellicosa.

donald trump mangia tacos per il cinco de mayodonald trumpSTOP THE INSANITY - IL NEW YORK POST DI MURDOCH ABBANDONA TRUMPi documenti di donald trump 2

Ultimi Dagoreport

cdp cassa depositi e prestiti giovanbattista fazzolari fabio barchiesi giorgia meloni giancarlo giorgetti dario scannapieco francesco soro

DAGOREPORT - QUALCOSA DEVE ESSERE SUCCESSO IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE. CHE VIRUS HA COLPITO PALAZZO CHIGI PER PASSARE DA AMATO E LETTA A TALE GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI, UN TIPINO CHE FINO AL 2018, RICOPRIVA IL RUOLO DI DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA ALLA REGIONE LAZIO? - CHE È SUCCESSO A CASSA DEPOSITI E PRESTITI (CDP), HOLDING PUBBLICA CHE GESTISCE I 300 MILIARDI DI RISPARMIO POSTALE DEGLI ITALIANI, PER RITROVARCI VICEDIRETTORE GENERALE, CON AMPIE DELEGHE, DAL PERSONALE E GLI INVESTIMENTI ALLA COMUNICAZIONE, IL 43ENNE FABIO BARCHIESI, CHE ORA ASSUME ANCHE LA CARICA DI AD DI CDP EQUITY, LA PIÙ IMPORTANTE SOCIETÀ DEL GRUPPO? - COME SI FA A RICOPRIRE DI RUOLI NEVRALGICI DI POTERE L’EX FISIOTERAPISTA DI MALAGO' CHE NON HA MAI RICOPERTO IL RUOLO DI AMMINISTRATORE NEMMENO NEL SUO CONDOMINIO, CHE BALBETTA UN INGLESE APPENA SCOLASTICO E HA ALLE SPALLE UNA LAUREA IN ECONOMIA OTTENUTA, PRESSO LA SELETTIVA UNIVERSITÀ TELEMATICA UNICUSANO, A CUI SI AGGIUNGE UNA CATTEDRA, A CONTRATTO, ALLA LINK, L’ILLUSTRISSIMA UNIVERSITÀ DI VINCENZO SCOTTI? - ALL’ANNUNCIO DELLA NUOVA CARICA DI BARCHIESI, LO SCONCERTO (EUFEMISMO) È PIOMBATO NELLE STANZE DEL MEF, PRIMO AZIONISTA DI CDP, MENTRE PER LE FONDAZIONI BANCARIE L’ULTIMA PRESA DI POTERE DEL DUPLEX FAZZO-BARCHIESI, IN SOLDONI, E' “IL PIÙ GROSSO SCANDALO POLITICO-FINANZIARIO MAI VISTO NEL BELPAESE...”

maurizio landini giorgia meloni

IL SESSISMO È NELLA CONVENIENZA DI CHI GUARDA – LA SINISTRA DIFENDE LANDINI CHE HA DEFINITO “CORTIGIANA” GIORGIA MELONI: PENSATE COSA SAREBBE SUCCESSO NEL "CAMPO LARGO" E NEI GIORNALI D'AREA SE L’AVESSE DETTO SALVINI DI UNA BOLDRINI QUALSIASI. AVREMMO AVUTO PAGINATE SUL SESSISMO DEL BIFOLCO PADANO. MA IL SEGRETARIO DELLA CGIL È "UN COMPAGNO CHE SBAGLIA", E ALLORA VA DIFESO: “È SOLO UN EQUIVOCO” – NON CHE LA DESTRA DIFETTI DI IPOCRISIA: GIORGIA MELONI SI INDIGNA PER "CORTIGIANA" EPPURE E' LA MIGLIORE ALLEATA DI TRUMP, UNO CHE SI VANTAVA DI "AFFERRARE TUTTE LE DONNE PER LA FICA”

flavio cattaneo ignazio la russa giorgia meloni carlo calenda matteo salvini

DAGOREPORT - IL CONTESTO IN CUI È ESPLOSO LO SCONTRO-CON-SCAZZO TRA CARLO CALENDA, E L’AD DI ENEL, FLAVIO CATTANEO, HA COLPITO GLI HABITUÉ DEI PALAZZI ROMANI - IL DURO SCAMBIO NON È AVVENUTO IN UN TALK DE LA7, BENSÌ A UN GALLONATISSIMO CONVEGNO DI COLDIRETTI, LA FILO-GOVERNATIVA ASSOCIAZIONE CHE RAGGRUPPA 1,6 MILIONI DI IMPRENDITORI AGRICOLI (LA PRIMA USCITA PUBBLICA DI MELONI PREMIER FU A UN CONVEGNO COLDIRETTI) - L’INVITO AL CALENDA FURIOSO, DA MESI SMANIOSO DI ROMPERE LE OSSA A CATTANEO, È STATO “LETTO” NEI PALAZZI ROMANI COME UN SEGNO DI “DISTACCO” TRA LA STATISTA DELLA SGARBATELLA E L’AD DI ENEL, IL CUI MANDATO SCADE LA PROSSIMA PRIMAVERA DEL 2026 – E QUANDO IN UN SUCCESSIVO TWEET CALENDA COINVOLGE I GRAN MENTORI DELL'INARRESTABILE CARRIERA DI CATTANEO, LA RUSSA E SALVINI, SI ENTRA IN QUEL LUNGO E SOTTERRANEO CONFLITTO DI POTERE CHE FECE SBOTTARE ‘GNAZIO: “GIORGIA VUOLE CONTROLLARE TUTTO: PALAZZO CHIGI, IL SUO PARTITO, QUELLI DEGLI ALTRI, MA È IMPOSSIBILE’’ -  ORA IL DESTINO CINICO E BARO VUOLE CHE SUL CAPOCCIONE DI CATTANEO, OLTRE ALLA MANGANELLATA DI CALENDA, SIA ARRIVATO UNO SGRADITO OSPITE, UN NON IDENTIFICATO SPYWARE CHE L’HA SPIATO NOTTE E DÌ... - VIDEO - LA VIGNETTA ANTI-CALENDA DI "OSHO": "A PROPOSITO DE UTILI, VOLEMO PARLA' DELL'UTILITÀ DI AZIONE?"

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO