giuseppe conte insalatiera quirinale

I VELENI DI FERRONI - CHI È QUEL GRANDE ELETTORE MASOCHISTA CHE SI OSTINA A VOTARE PER CONTE? UN VOTO A PEPPINIELLO APPULO NON MANCA MAI NELLE ELEZIONI PER IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA E LA COSA STA FACENDO DISCUTERE NUMEROSI PARLAMENTARI. LA BATTUTA È SEMPRE LA STESSA: “MA VISTO CHE CONTE NON C’È IN AULA E NON PUÒ VOTARSI, CHI POTRÀ MAI ESSERE?”

Gianfranco Ferroni per “Il Tempo”

 

giuseppe conte

MA CHI È QUEL GRANDE ELETTORE CHE SI OSTINA A VOTARE PER CONTE?

Un voto a Giuseppe Conte non manca mai, nelle elezioni per il presidente della Repubblica.

 

La cosa sta facendo discutere numerosi parlamentari, non solo in mezzo alle truppe grilline, anche tra coloro che mettono il proprio, di nome, nella scheda.

 

La battuta che dicono è sempre la stessa: “Ma visto che Conte non c’è in aula, poiché non fa parte dei grandi elettori e quindi non può votarsi, chi mai lo voterà?”

 

maria elisabetta alberti casellati e roberto fico

***

FICO, LE SPESE PER I PARCHEGGI DELLA CAMERA

Il piccolo parcheggio della Camera dei Deputati viene utilizzato per far votare i “positivi”, e così emergono i costi sostenuti dall’assemblea guidata da Roberto Fico per la mobilità. Precisamente, per “gestione ed abbonamenti aree di sosta”: solo nel primo semestre dello scorso anno, Montecitorio ha speso quasi 400 mila euro per queste esigenze.

 

ROBERTO FICO A IN MEZZORA IN PIU

Per la precisione, si tratta di 388.397,21 euro, necessari per pagare i conti di quattro soggetti: Co.L.Ser. al primo posto, quindi Saint Thomas srl (ovvero il Parking Ludovisi), a distanza Saba Italia (parcheggio di Villa Borghese) e per ultimo il Terminal Vaticano.

 

***

 

LA VOCE DI MARA VENIER SI SENTE

mara venier 3

Non troppo lontano dalla Rai, ma nemmeno troppo vicino: per le sue riunioni, Mara Venier ha scelto un locale che non fa parte di quelli più famosi tra i protagonisti del servizio pubblico radiotelevisivo, ma sempre in zona Mazzini. Così in via Cantore ecco un locale che ospita i summit di “zia Mara”: ma se ne accorgono in tanti della sua presenza, perché le sfuriate che fa si sentono addirittura all’esterno.

 

***

 

peones transatlantico

QUEL CARTELLO “HIC SUNT PEONES”

Andrà dato un premio a quei parlamentari che, in un locale del centro, prima dell’inizio delle votazioni hanno voluto far mettere al centro del tavolo, al posto del cartellino “riservato”, la scritta “hic sunt peones”. Da Oscar.

 

***

ARRIVANO I VOTI A DI MATTEO. E A GRECO E DAVIGO, NO?

Quando spuntano i voti per il magistrato Nino Di Matteo, un grande elettore dotato di indubbia ironia ha subito commentato: “Domani metterò sulla scheda il nome di Francesco Greco. Anzi, di Piercamillo Davigo”.

 

***

antonino di matteo

 

DE LAURENTIIS, I TIFOSI SONO ELETTORI

“Il Paese è in emergenza talmente da tanti anni che ormai diventa banale parlare della normalità. Quando il governo capirà che 25 milioni di tifosi sono 25 milioni di italiani ed elettori, forse il calcio verrà considerato in maniera diversa". Chi lo ha detto? Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, all'uscita dall'assemblea della Lega Serie A.

 

***

aurelio de laurentiis

 

LIVIA TURCO TRA I SENZATETTO DI TRASTEVERE

C’è Marco Impagliazzo che ha scritto la prefazione: ma il libro di Fabrizio Nurra dal titolo “Vite di strada. Persone e storie alla Stazione Trastevere” offre una visione su un mondo poco conosciuto, superando quella del semplice racconto.

 

Quella stazione, luogo d’incontro e di passaggio per decine di migliaia di persone ogni giorno, ma è anche casa per tante donne e tanti uomini che la vita ha portato ad accamparsi in qualche modo nei suoi dintorni.

 

Qui un gruppo della Comunità di Sant’Egidio si dà da fare ogni notte per aiutare queste persone a resistere alle insidie del freddo e dell’abbandono, facendosi compagno di strada a tanti di loro e raccogliendone l’anelito profondo al cambiamento, oltre che le storie. Che non sono semplicemente tragedie, ma vere storie di vita da conoscere. La sera di lunedì 31 gennaio presso la Chiesa dell’Istituto Romano di San Michele in via Carlo Tommaso Odescalchi il libro sarà presentato dall’autore con l’ex ministro Livia Turco e Augusto D’Angelo.

 

andrea riccardi marco impagliazzo foto di bacco

***

TAVARES AL RALLY DI MONTE CARLO

Al Rally storico di Monte Carlo, tra i 263 equipaggi annunciati, parteciperà anche Carlos Tavares, ceo del Gruppo Stellantis, a bordo di una Lancia Stratos Hf del 1975.

 

In occasione della nuova edizione il rally si presenta nella sua tradizionale formula con partenza da tre diverse località: Bad Homburg in Germania, Reims in Francia, che poi è la città da cui partirà Tavares, e Milano.

 

La Stratos Hf è una pietra miliare nella storia del marchio e fu fortemente voluta per sostituire la Lancia Fulvia Hf nelle competizioni mondiali. Debutta ufficialmente in gara nel 1974, ed è la prima auto al mondo a essere progettata appositamente per i rally.

carlos tavares

 

La partecipazione della Lancia Stratos vuole rendere omaggio agli oltre 115 anni di storia del marchio che ha vinto di più nelle competizioni rally, collezionando 15 titoli mondiali, tra piloti e costruttori, oltre a conquistare nella sua storia tre Campionati del Mondo Endurance Costruttori, una 1000 Miglia, due Targa Florio e una Carrera Panamericana. Un palmares che conferma la tradizione sportiva del brand che risale al fondatore Vincenzo Lancia, che fu anche un appassionato pilota.

 

***

 

MORRICONE E LA MUSICA PER LA DC

ennio morricone

Arriva nelle sale il film “Ennio” di Giuseppe Tornatore, ritratto a tutto tondo di Ennio Morricone, il musicista più popolare e prolifico del XX secolo, il più amato dal pubblico internazionale, due volte premio Oscar, autore di oltre 500 colonne sonore indimenticabili.

 

Presentato con successo Fuori Concorso alla Mostra del Cinema di Venezia e al Bif&st, il documentario racconta Morricone attraverso una lunga intervista di Tornatore al maestro, testimonianze di artisti e registi come Bertolucci, Montaldo, Bellocchio, Argento, i Taviani, Verdone, Barry Levinson, Roland Joffè, Oliver Stone, Quentin Tarantino, Clint Eastwood, Bruce Springsteen, tra scene di fiction, musiche e immagini d’archivio. Da giovane votava Dc, Morricone, e creò anche alcune musiche per antiche campagne elettorali. Ma questa è un’altra storia.

diretta facebook di fine anno di giuseppe conte 3

LIVIA TURCO

Ultimi Dagoreport

igor taruffi elly schlein

DAGOREPORT - QUALCUNO DICA A ELLY SCHLEIN CHE STA AFFONDANDO IL PD! - NON SOLO TOSCANA E UMBRIA, DALLA CAMPANIA ALLA SICILIA FINO ALLA PUGLIA, SI MOLTIPLICANO I PROBLEMI SUI “TERRITORI” - A FINIRE NEL MIRINO LO “SPICCIAFACCENDE” DI ELLY, IGOR TARUFFI, RESPONSABILE ORGANIZZAZIONE DEL NAZARENO. DOVE C’È LUI, C’È CASINO, VISTA LA SUA PROPENSIONE A SALVAGUARDARE I CACICCHI FEDELI ALLA MIGLIORE ALLEATA DEL GOVERNO MELONI - IN SUO SOCCORSO È ARRIVATO ANCHE IL BERSANIANO NICO STUMPO CHE NON RIESCE AD EVITARE I PASTICCI CHE "LO STRATEGA IN VERSIONE PIZZICAGNOLO" TARUFFI COMBINA A CAUSA DELLA SCARSA CONOSCENZA DELLE REGOLE E DELLE DIVERSE REALTA’ LOCALI. E PER LA PRIMA VOLTA…

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…