fulvio abbate walter veltroni

VELTRONI AL QUIRINALE? SI SCATENA FULVIO ABBATE: "SPERO RIESCA NELL’INTENTO, IMMAGINO FIN DA ORA IL FEBBRILE PARTECIPATO INTERESSE CHE MOLTA BELLA GENTE, DA LUI ASSAI BENEFICIATA NEL TEMPO, DOVRÀ MANIFESTARGLI, CON NUOVI APPLAUSI CONVINTI. PER INTENDERCI, TUTTE LE TELEFONATE, GLI SMS, GLI EMOTICON FINORA INVIATI A “CARO WALTER” SARANNO DAVVERO POCA COSA RISPETTO A CIÒ CHE VERRÀ. IN PRIMA FILA IMMAGINO LO SPLENDIDO (QUASI) SETTANTENNE NANNI MORETTI…"

LINK AL LIBRO DI FULVIO ABBATE SUL CONFORMISMO DI SINISTRA

http://www.gaffi.it/document/upload/pamphlet/ABBATE.pdf

 

Fulvio Abbate per Dagospia

 

FULVIO ABBATE

La notizia, o forse lo “spettro”, si aggira da molti mesi tra corridoi, transatlantici, redazioni, festival d’ogni ordine e grado e case di produzione, Walter Veltroni immagina se stesso sul Colle, esatto, si desidera al Quirinale. E fa bene. Leggo ora, proprio su queste pagine, che il fondatore del Pd si sarebbe espresso esattamente così, rivolto a Bettini: "Caro Goffredo, in molti mi dicono che potrei essere un buon candidato al Quirinale. Tu che ne pensi?". Leggo ancora, sempre sulle tue pagine, caro Roberto, che Enrico Letta, chissà perché in questo caso con spietatezza quasi tortura cinese, attuale segretario del Pd, avrebbe ribattuto con un "No, assolutamente".

veltroni

 

Mi auguro, in tutta sincerità, cuore in mano, che Enrico cambi idea e assecondi lo “spettro”, meglio, il sogno, i desiderata tutti di Veltroni. E che la sua campagna per il Quirinale presto cominci, anzi, continui, come la festa, posto che è stata avviata da mesi sia pure sottotraccia e assumendo il basso profilo da terzista romano.

 

Sia detto, ripeto, con mia massima sincerità, senza secondi fini. Oddio, anch’io, sempre in verità, qualche aspettativa la nutro. Ma adesso consentitemi di fare un passo indietro, tornando ai giorni della campagna elettorale dell’Ulivo, primo tribolato governo di centro sinistra, infine conquistato, che era il 1996? Chi lo rammenta più.

 

FULVIO ABBATE

Ci troviamo al Teatro Eliseo di Roma, lo stesso dove Berlinguer spiegò alla classe operaia la politica dei “sacrifici”, alla presidenza è seduto Romano Prodi, il Canditatone, accanto a lui, il suo vice, cioè proprio Veltroni, accanto a entrambi troviamo il “giovane” scrittore Sandro Veronesi, lì in veste di moderatore.

 

A un certo punto, sempre sul palco, giunge un nuovo narratore, allora non ancora quarantenne, ligure, volto da afflizione degna di una tela funeraria di El Greco, aria però molto “civile”, sebbene penitenziale, Maurizio Maggiani; questi, a un certo punto, mani giunte, rivolto proprio a Veltroni, dichiara il proprio sogno a sua volta: “Dài, io, il mio voto, lo regalo, perché io, queste elezioni, le voglio vincerle!!!” Seguono applausi accorati da una platea assai convinta, certa che la vittoria porterà benefit e soddisfazioni, un nuovo corso dopo la fine del Pci.

 

goffredo bettini walter veltroni

Personalmente, ripenso, mi torna in mente il volto dello scrittore penitenziale ogni volta che c’è da ritrovare il concetto di “claque” ispirata, “di sinistra”, inattaccabile, moralmente intoccabile, santa.

 

Insomma, qualora Veltroni dovesse davvero candidarsi al Quirinale, e io spero sinceramente riesca nell’intento, sempre personalmente, immagino fin da ora il febbrile partecipato interesse e il livello di condivisione che molta bella gente, da lui assai beneficiata nel tempo, dovrà manifestargli, con nuovi applausi convinti, febbrili.

 

FULVIO ABBATE

Per intenderci, tutte le telefonate, gli sms, gli emoticon finora inviati a “caro Walter” saranno davvero poca cosa rispetto a ciò che verrà, il riferimento è a ogni qualvolta appare un suo film o un suo libro. Un video di Enrico Lucci girato alla prima di un suo film all’Auditorium di Roma è in questo senso esemplare, sembra stiano andando tutti a onorare un nuovo Ingmar Bergman o, se preferite, Luchino Visconti. 

 

Qualora davvero, come auspichiamo. Veltroni dovesse affrontare infine la conta per il Quirinale, come direbbe Elio Vittorini a proposito dell’intellettuale “organici”, i nostri, gli amici, amichetti, dovranno intonare con il “piffero” ogni genere di accompagnamento per la sua corsa alla presidenza della Repubblica, sicuramente dovrà farlo chi nel tempo, sebbene non gli fosse richiesto per contratto in quanto “artista”, ha assecondato l’idea secondo cui, perfino da scrittori o da registi o da cantanti o da semplici persone, si debba lavorare alla cosiddetta “vocazione maggioritaria”, cioè alla costruzione del consenso, alla claque eticamente superiore, o comunque di questo convinta. In questo caso di Veltroni, anzi, di “caro Walter”.

veltroni

 

A proposito, dovesse qualcuno pensare che personalmente possa avere risentimento verso Veltroni, sappia che mesi fa ci siamo incontrati a Milano, parlandoci in modo più che amichevole, già che c’ero, mentre in taxi tornavamo in albergo, gli ho anche detto: caro Walter, sappi che io sono una testa di cazzo in proprio, mai per conto terzi, e dunque nessuno al mondo potrà chiedere a me di lavorare la costruzione di un qualche possibile consenso, nessuno al mondo.

 

nanni moretti 8

Detto questo, spero davvero che conquisti il Quirinale, non vorrei mai perdermi lo spettacolo inenarrabile di chi che, già da oggi, va immaginato a stendergli la guida rossa, e sono molti, e tutta bella gente edificante; i nomi? In prima fila immagino lo splendido (quasi) settantenne Nanni Moretti. Il resto della lista? Continuatela voi, non è difficile da ricostruire. E adesso, dai, intonate tutti insieme il magnificat “Vogliamo Walter Veltroni al Quirinale!” Pronti? Via! Dimenticavo: io, il mio voto, come ho scritto quasi vent’anni fa nel mio pamphlet sul conformismo di sinistra, voglio che mi sia pagato, di più, strapagato.

nanni moretti 2veltroni 1

Ultimi Dagoreport

jackie kennedy e gianni agnelli a ravello nel 1962

JOHN KENNEDY E’ STATO IL PIÙ INFEDELE PUTTANIERE DEL XX SECOLO MA SUA MOGLIE JACQUELINE S’ATTACCAVA COME UN’IDROVORA A OGNI AUGELLO A PORTATA DI MANO (DAI DUE COGNATI ROBERT E TED PASSANDO PER SINATRA, BEATTY, MARLON BRANDO E VIA CHIAVANDO) - L’8 AGOSTO 1962, TRE GIORNI DOPO LA MORTE DI MARYLIN MONROE, JACKIE (INCAZZATA PER LE INDISCREZIONI SULLA LIAISON TRA IL MARITO E L’ATTRICE) RAGGIUNSE RAVELLO, SULLA COSTIERA AMALFITANA: FU ACCOLTA COME UNA REGINA DALL’ALLUPATISSIMO GIANNI AGNELLI – PER JACKIE, RAVELLO FECE RIMA CON PISELLO E LA VACANZA DIVENNE UN’ALCOVA ROVENTE (“LA VACANZA PIÙ BELLA DELLA SUA VITA”, RIPETEVA) AL PUNTO DA TRATTENERSI PIU’ DEL PREVISTO FINCHÉ NON PIOMBARONO 007 AMERICANI A PRELEVARLA COME UN ALMASRI QUALUNQUE PER RIPORTARLA A WASHINGTON DAL MARITO CORNUTO E INCAZZATO - LA VORACE JACKIE IMPARÒ A FARE BENE I POMPINI GRAZIE ALL'ATTORE WILLIAM HOLDEN: “ALL'INIZIO ERA RILUTTANTE, MA UNA VOLTA PRESO IL RITMO, NON SI FERMAVA PIÙ” –PER RIPICCA CI FU ANCHE UNA LIASON MARELLA AGNELLI-JOHN KENNEDY (CONFIDENZA DI INFORMATISSIMA SOCIALITE) - VIDEO

edmondo cirielli maria rosaria campitiello paolo di maio

“INUTILE FRUSTARE UN CIUCCIO MORTO, CAMBIA SPACCIATORE” – A PARLARE NON È UN HATER ANONIMO MA UN VICEMINISTRO DELLA REPUBBLICA: EDMONDO CIRIELLI, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D'ITALIA E NUMERO DUE DI TAJANI AGLI ESTERI, CHE SBROCCA SU FACEBOOK E INSULTA IL SINDACO DI NOCERA INFERIORE, PAOLO DI MAIO – A FAR ANDARE FUORI GIRI CIRIELLI È STATO UN POST DEL PRIMO CITTADINO SU ALCUNI INCARICHI DELLA COMPAGNA AL MINISTERO DELLA SALUTE, MARIA ROSARIA CAMPITIELLO – LA VIOLENTISSIMA REPRIMENDA DI CIRIELLI: “NELLA VITA PRIVATA NON HAI MAI FATTO NIENTE DI BUONO" - COME MAI CIRIELLI SE L’È PRESA COSÌ TANTO? FORSE SENTE LA SUA CANDIDATURA A GOVERNATORE DELLA CAMPANIA CHE SI ALLONTANA? O TEME UNA SCONFITTA BRUCIANTE, ASSAI PROBABILE SE IL CENTROSINISTRA RITROVA L’UNITÀ?

igor taruffi elly schlein

DAGOREPORT - QUALCUNO DICA A ELLY SCHLEIN CHE STA AFFONDANDO IL PD! - NON SOLO TOSCANA E UMBRIA, DALLA CAMPANIA ALLA SICILIA FINO ALLA PUGLIA, SI MOLTIPLICANO I PROBLEMI SUI “TERRITORI” - A FINIRE NEL MIRINO LO “SPICCIAFACCENDE” DI ELLY, IGOR TARUFFI, RESPONSABILE ORGANIZZAZIONE DEL NAZARENO. DOVE C’È LUI, C’È CASINO, VISTA LA SUA PROPENSIONE A SALVAGUARDARE I CACICCHI FEDELI ALLA MIGLIORE ALLEATA DEL GOVERNO MELONI - IN SUO SOCCORSO È ARRIVATO ANCHE IL BERSANIANO NICO STUMPO CHE NON RIESCE AD EVITARE I PASTICCI CHE "LO STRATEGA IN VERSIONE PIZZICAGNOLO" TARUFFI COMBINA A CAUSA DELLA SCARSA CONOSCENZA DELLE REGOLE E DELLE DIVERSE REALTA’ LOCALI. E PER LA PRIMA VOLTA…

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...