genova, manifestazione del centrosinistra per le dimissioni di toti

VIA DEL CAMPO (LARGO) – A GENOVA SCHLEIN, CONTE, BONELLI E FRATOIANNI SI SCAMBIANO SMANCERIE E CHIEDONO LE DIMISSIONI DI GIOVANNI TOTI: L’OBIETTIVO È PORTARE LA LIGURIA ALLE ELEZIONI AL PIÙ PRESTO, NONOSTANTE IL GOVERNATORE AI DOMICILIARI NON VOGLIA MOLLARE – UNICO PROBLEMA: IL NOME SU CUI CONVERGERE. IL CANDIDATO IN PECTORE DEL PD È L’EX MINISTRO ANDREA ORLANDO, CHE PERÒ SUSCITA PIÙ DI UN MAL DI PANCIA… - LE BATTUTE SULLA CHITARRA DI ELLY: “E CHI SONO, I ROLLING STONES?” – VIDEO

 

Estratto dell'articolo di Erica Manna per “la Repubblica”

 

giuseppe conte elly schlein genova, manifestazione per le dimissioni di giovanni toti

“Volta la carta e lui non c’è più”, suggerisce la voce di Fabrizio De André dalle casse sulla scalinata di Palazzo Ducale, nella piazza di Genova piena e sudata: oltre duemila persone accalcate sotto al palco dove campeggia la scritta “Liguria, diritto al futuro”. Lui invece c’è eccome, e resiste: Giovanni Toti, il governatore ai domiciliari per l’inchiesta che ha travolto la Regione, e che proprio ieri ha ricevuto la notifica di una nuova ordinanza di misura cautelare con l’accusa di finanziamento illecito ai partiti.

 

E dunque, per chiedere al presidente riluttante alle dimissioni di «non tenere la Liguria ai domiciliari» (così la segretaria Pd Elly Schlein), ieri pomeriggio sono andate in scena le prove generali di alternativa al sistema Toti e alla destra, o campo largo che sia, anche se l’espressione suona ormai sdrucita.

 

nicola fratoianni elly schlein angelo bonelli genova, manifestazione per le dimissioni di giovanni toti

[…] Elly Schlein, Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli, che salgono sul palco e si prendono per mano, a favore di applauso e di telecamere. È l’immagine plastica del “patto della Liguria”, come lo chiama Ferruccio Sansa, lo sfidante di Toti alle scorse elezioni, il «don Chisciotte che aveva denunciato il malcostume da subito» […] e che ieri rivendicava la chiamata a raccolta dei big nazionali. Ma mentre i fotografi scattano, qualcuno in piazza mormora: «Per quanto tempo li vedremo così?».

 

elly schlein con la chitarra in mano genova, manifestazione per le dimissioni di giovanni toti

In ogni caso, ieri l’atmosfera non era quella dello scetticismo, con le bandiere del Pd, dei Cinque Stelle e di Alleanza Verdi Sinistra che sventolavano in piazza, con i leader a stringere mani e a firmare persino una chitarra («e chi sono, i Rolling Stones?», commentava qualcuno con il più tipico cinismo ligure).

 

«Questa non è la piazza delle opposizioni, ma dell’alternativa a questa destra. Questa è la piazza del cambiamento della Liguria. Quello che ci mette insieme, prima dei contro, sono i per. Teniamoceli cari, questi per, e cominciamoli a scrivere insieme — incitava Schlein — cominciamo a scrivere un progetto condiviso ».

nicola fratoianni elly schlein angelo bonelli genova, manifestazione per le dimissioni di giovanni toti

 

Il progetto delle opposizioni sono le elezioni al più presto, per sbloccare la Liguria paralizzata dal terremoto giudiziario: dove il presidente ad interim, Alessandro Piana, ha fatto marcia indietro sul rigassificatore al largo di Vado Ligure caro a Toti, e intanto si fa sempre più tortuoso il percorso del cantiere della nuova diga foranea, l’opera più costosa del Pnrr (ultima grana, lo stop tecnico della Regione al riempimento dei cassoni che faranno da spina dorsale all’opera).

 

genova, manifestazione per le dimissioni di giovanni toti

Ma quando si parla di nomi su cui convergere, i leader glissano. Per la Regione Liguria, il candidato in pectore del Pd è Andrea Orlando, ex ministro della Giustizia e del Lavoro. Ieri era in piazza, e rivendicava con i cronisti di aver «denunciato in questa regione una oligarchia predatoria in tempi non sospetti».

 

Eppure, sebbene l’opposizione in Liguria abbia già messo in atto il campo largo con i Cinque Stelle, tra i leader locali il nome di Orlando suscita più di un mal di pancia. Ieri, poi, Giuseppe Conte ha sfoderato la sua dialettica da capopopolo, guadagnandosi gli applausi della piazza («e meno male che non avevi voce», la battuta di Nicola Fratoianni).

 

nicola fratoianni elly schlein giuseppe conte angelo bonelli genova, manifestazione per le dimissioni di giovanni toti

[…] Da vero equilibrista, […]  Conte ha rivendicato il modello Genova e nello stesso tempo lo ha scaricato: «Con il crollo del ponte Morandi — ha detto, evocando i tempi da premier del governo gialloverde — ci siamo rimboccati le maniche. Io ho avuto la responsabilità di firmare un decreto ad hoc per rimarginare questa ferita. Abbiamo ricostruito il ponte in poco più di un anno, tutto il mondo ci ha ammirato: ma attenzione, eravamo tutti consapevoli che era un progetto specifico accompagnato da presidi e controlli. Non era esportabile. Invece questo centrodestra sta realizzando il modello Genova in tutta Italia abolendo l’abuso d’ufficio, modificando le norme del codice degli appalti». «Non siamo divisi — ha rimarcato Schlein — tra i tanti valori c’è quello di essere orgogliosamente antifascisti» […]

GIOVANNI TOTI - VIGNETTA DI FRANCESCO FRANK FEDERIGHI giuseppe conte elly schlein genova, manifestazione per le dimissioni di giovanni toti genova, manifestazione del centrosinistra per le dimissioni di toti giuseppe conte elly schlein genova, manifestazione per le dimissioni di giovanni toti giuseppe conte a genova genova, manifestazione per le dimissioni di giovanni toti genova, manifestazione del centr osinistra per le dimissioni di giovanni totigiovanni toti marco bucci ponte morandielly schlein giuseppe conte angelo bonelli genova, manifestazione per le dimissioni di giovanni toti nicola fratoianni. angelo bonelli giuseppe conte genova, manifestazione per le dimissioni di giovanni toti nicola fratoianni giuseppe conte genova, manifestazione per le dimissioni di giovanni toti elly schlein giuseppe conte genova, manifestazione per le dimissioni di giovanni toti

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…