kamala harris mike pence

VICE CITY – PER LA PRIMA VOLTA IL DIBATTITO TRA I CANDIDATI VICEPRESIDENTI NON È UNA FORMALITÀ: PENCE DEVE DIMOSTRARE DI ESSERE UN POTENZIALE “COMMANDER-IN-CHIEF” QUALORA IL VIRUS METTESSE FUORI USO TRUMP. LO STESSO VALE PER KAMALA, NUMERO DUE DI UN 77ENNE CON DIVERSI ACCIACCHI E GIA' CANDIDATA PER IL 2024 – GLI ELETTORI SI ASPETTANO UN PO’ DI CICCIA, VISTO COM’È ANDATO IL CONFRONTO TRA I DUE VECCHI – APPUNTAMENTO DOMANI A SALT LAKE CITY

1 – IL DIBATTITO TRA MIKE PENCE E KAMALA HARRIS DIVENTA CRUCIALE

Francesco Russo per www.agi.it

 

donald trump mike pence

Il dibattito tra i candidati alla vicepresidenza degli Stati Uniti è sempre stato un momento secondario, quasi un obbligo formale, nella corsa verso le elezioni. Mercoledì sera a Salt Lake City sarà diverso. Gli americani non si erano forse mai interrogati in modo così realistico sulla prospettiva che uno dei numeri due designati finisca per sostituire in corsa il comandante in capo. Che, in caso di vittoria di Joe Biden, Kamala Harris possa dovergli subentrare a un certo punto del mandato è materia già ampiamente dibattuta.

 

JOE BIDEN E KAMALA HARRIS

L'ex vicepresidente democratico compirà 78 anni il 24 novembre e, per quanto i recenti esami medici di Kevin O' Connor della George Washington University lo definiscano "vigoroso", è sopravvissuto a due aneurismi cerebrali, uno dei quali non si è rotto lasciando come complicazione una trombosi venosa profonda, e ha subito un'operazione per la rimozione della cistifellea.

 

Donald Trump, settantaquattrenne, pare essersi ripreso dall'infezione da Covid ma ha anch'egli un'età abbastanza avanzata da non permettere di sottovalutare la possibilità che, in caso di una riconferma, il sessantunenne Pence possa durante il mandato doverne prendere il posto (in queste ore il virologo della Casa Bianca, Anthony Fauci non ha escluso una ricaduta).

JOE BIDEN E KAMALA HARRIS

 

Un problema che, nelle tesissime ore seguite al ricovero del presidente, il Partito Repubblicano era stato costretto a porsi nell'immediato. Inoltre, in seguito al contagio di Trump, non è possibile escludere che i prossimi due dibattiti previsti con Biden possano non verificarsi, quindi il confronto di mercoledì sera diventa all'improvviso importantissimo per comprendere cosa abbiano in mente per l'America i due ticket che si sfideranno il prossimo 3 novembre.

 

donald trump respira male dopo le dimissioni dall ospedale

Il primo round fra Trump e Biden ha lasciato inoltre insoddisfatti molti spettatori che avrebbero gradito sentir parlare di programmi, invece di assistere a un concitato scambio di attacchi personali. L'auspicio è quindi che Harris e Pence forniscano agli elettori qualche elemento più tangibile per orientare la loro scelta.

 

Harris costretta a giocare in attacco

I riflettori saranno tutti su Harris, costretta a interrompere il lungo silenzio seguito alla sua nomination. La senatrice cinquantacinquenne paga il profilo liberal che si è data di recente, con dichiarazioni di sostegno alle proteste di Black Lives Matter che un po' stridono con il suo passato di Procuratore Generale della California, quando si era fatta la fama di rigida tutrice dell'ordine.

mike pence senza mascherina alla mayo clinic 4

 

Dichiarazioni che la vedono semplicemente recitare il ruolo che le spetta nella campagna: Biden (maschio, bianco, anziano) non poteva non scegliere una donna afroamericana e relativamente giovane per intercettare i consensi dell'ala radicale che sognava Bernie Sanders.

 

Nondimeno, poco dopo la nomination le testate di destra si erano riempite di storie di neri che, quando Harris era Procuratore distrettuale di San Francisco, erano stati condannati a lunghe pene detentive per piccoli reati legati alla marijuana o altre infrazioni di poco conto. La prudenza ha quindi consigliato a Kamala di tenere nelle settimane scorse un profilo basso, che mercoledì dovrà giocoforza abbandonare, magari andando all'attacco laddove le condizioni di partenza la vedono partire in difesa.

joe biden contro trump che si toglie la mascherina

 

La svolta di Kamala, da "top cop" a paladina di Black Lives Matter

Nei mesi delle proteste succedute alla morte di George Floyd, la senatrice della California ha saputo darsi un profilo progressista che ha contribuito a spingere Biden a sceglierla come vice. Una sterzata che sembra stridere con un passato da rigida tutrice dell'ordine che qualcuno le rimprovera

 

Pence, il vero anti-Trump

Considerato il vincitore del dibattito con Tim Kaine del 2016, Pence è un interlocutore molto insidioso. È l'esatto contraltare di Trump: non si scompone mai, sa argomentare e ha un eloquio rapido e fluido, che rende difficile interromperlo.

 

"Discute in maniera molto coerente, placida e controllata", spiega al New York Times John D. Podesta, presidente della campagna di Hillary Clinton nel 2016, "la sua esperienza come ospite radiofonico gli ha insegnato a essere ben preparato. Sarà l'anti-Trump di questo dibattito. Vedrete l'opposto di sabato scorso.

 

mike pence

Sa andare all'attacco, in maniera molto modulata, sinuosa". Uno stile che non dovrebbe rendergli troppo difficile evitare quello che è il principale tranello: porsi in modo troppo aggressivo nei confronti di Harris ed esponendosi quindi ad accuse di razzismo o sessismo, con conseguenti tempeste sui social network.

 

Non che a Harris, da ex magistrato, manchi la dialettica ma Pence è a Washington da più tempo di lei e una maggiore esperienza nelle istituzioni federali potrebbe giocare a suo favore, soprattutto se il dibattito sarà improntato alla concretezza. Il vicepresidente in carica sembrerebbe quindi partire in vantaggio. Eppure è a lui che spetta il compito più gravoso, ovvero riscattare una performance di Trump che ha avuto un effetto negativo su sondaggi e gradimento.

kamala harris, joe biden e i rispettivi coniugi 1

 

Il convitato di pietra

E sarà Trump, non Pence, al centro degli affondi di Harris, che in Senato ha dimostrato di saper essere sferzante e aggressiva in occasioni come l'audizione del segretario alla Giustizia William Barr, nel maggio 2019, o lo stesso dibattito tra i candidati alle primarie democratiche, dove non fu proprio tenera con Biden.

 

"Harris gioca meglio in attacco che in difesa", sottolinea al New York Times Jeff Weaver, tra i principali consulenti di Sanders. Una fonte dello staff della senatrice ha confermato alla Nbc che "questo dibattito è su Donald Trump, non su Mike Pence", spiegando che l'ex governatore dell'Indiana sarà dipinto come "complice" degli errori del presidente, in particolare nella gestione della pandemia, e sarà chiamato a difenderli. Anche se guarderà il dibattito in tv, mercoledì sera, quindi, il protagonista sarà sempre e comunque lui, The Donald.

MIKE PENCE TIM KAINE

 

2 – PENCE DEVE AFFRONTARE UN COMPITO DIFFICILE NEL DIBATTITO TRA I VICEPRESIDENTI

Amie Parnes per www.thehill.com

 

Il vicepresidente Pence ha davanti a sé un compito difficile: si trova ad affrontare un dibattito con Kamala Harris in un clima senza precedenti. Pence salirà sul palco mentre il presidente Trump, il suo compagno di corsa, si trova a combattere il coronavirus. Trump ha lasciato il Walter Reed National Military Medical Center lunedì sera circondato da continue domande sulla sua salute.

 

kayleigh mcenany

La Casa Bianca sta anche affrontando un focolaio tra le sue mura. Lunedì, l'addetto stampa della Casa Bianca Kayleigh McEnany e due dei suoi vice sono risultati positivi al Coronavirus. I casi positivi hanno attirato una nuova attenzione sulle critiche alla gestione della malattia da parte del presidente, che è la questione determinante nella corsa presidenziale.

 

Pence dovrà alleviare i nervi degli elettori repubblicani che stanno vacillando dopo una settimana di notizie disastrose per il ticket del “Grand Old Party”. Il test positivo di Trump è arrivato pochi giorni dopo un dibattito molto criticato, soprattutto per il comportamento del presidente che sembra essergli stato dannoso stando ai sondaggi, che già lo danno dietro al candidato democratico Joe Biden.

 

kamala harris bernie sanders joe biden

Ovviamente il vicepresidente non sarà l'unico candidato sul palco ad affrontare una sfida. Il clima non è dei migliori neppure per la senatrice Kamala Harris, compagna di corsa di Biden. L'ex procuratrice punterà a dare a Pence e all'amministrazione Trump la responsabilità per non aver gestito adeguatamente la malattia che ha ucciso 210.000 americani, nel momento in cui il presidente stesso si riprende dal virus.

 

Sia Pence che Harris saliranno sul palco con il plexiglass che li separa, hanno detto fonti vicine agli staff, un promemoria del focolaio della Casa Bianca che ha messo da parte non solo il presidente ma alcuni dei suoi più stretti collaboratori. Tuttavia Harris deve anche essere consapevole che i suoi attacchi all'amministrazione arriveranno in un momento in cui la salute di Trump è ancora in pericolo.

kamala harris e joe biden 2

 

"Il mio sospetto è che la campagna Biden-Harris monitorerà la salute del presidente fino all'inizio del dibattito", ha detto lo stratega democratico Joel Payne, che ha lavorato per la campagna presidenziale di Hillary Clinton nel 2016. "Penso che questo avrà certamente un impatto su quanto sarà aggressiva Kamala Harris".

 

Una persona vicina a Biden ha detto che Harris continuerà con la strategia della campagna di “sleepy Joe” di puntare sulla leadership fallita di Trump "che ovviamente include la gestione di COVID-19".

 

kamala harris con il marito e joe biden

Mentre la maggior parte dei dibattiti tra candidati vicepresidenti sono una sorta di formalità, questo sarà cruciale per una serie di ragioni. Pence e Harris sono i vice di due uomini sulla settantina, e l'incontro di Trump con il virus ricorda che il vicepresidente è nella stanza accanto dello Studio Ovale.

 

"Le condizioni di salute del presidente hanno reso la vicepresidenza più importante che mai, non solo in termini di pensiero per i prossimi anni, ma forse per le prossime settimane", ha detto Zelizer.

 

melania trump e mike pence

"Le condizioni di salute del presidente hanno reso la vicepresidenza più importante che mai, non solo in prospettiva per i prossimi anni, ma forse anche per le prossime settimane", ha detto Zelizer. "Pence ha bisogno di usare questo di dibattito per mostrare che potrebbe essere presidente, se necessario", ha aggiunto Zelizer. “Mentre Harris ha la prima grande opportunità per tornare alla campagna e riportare la conversazione sulle questioni centrali di attualità. Più del solito, gli americani guarderanno questo evento con un occhio rivolto a due potenziali presidenti ".

SALVINI E MIKE PENCEMIKE PENCE JIM BRIDENSTINEmike pence a fort mchenry convention repubblicana 2020 1

 

donald trump si toglie la mascherina dopo le dimissioni dall ospedale

 

Ultimi Dagoreport

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...