zingaretti buschini marino di biase

ZINGARETTI NELLA BUFERA - ESPLODE LA "STIPENDIOPOLI ROSSA", SI DIMETTE IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE DEL LAZIO FINITO AL CENTRO DELLO SCANDALO DELLE 24 ASSUNZIONI DI UOMINI DEL PD TRA LA REGIONE E UNA SERIE DI COMUNI “AMICI” (A PARTIRE DA GUIDONIA A GUIDA GRILLINA) – L’EX SINDACO MARINO ATTACCA LADY FRANCESCHINI, MICHELA DI BIASE, CHE HA VOTATO LA DELIBERA CHE HA DATO IL VIA ALLE ASSUNZIONI IN REGIONE...

Giuseppe Marino per "il Giornale"

 

Volare basso e fischiettare.

buschini zingaretti

La strategia dell' indifferenza non regge. E così ieri mattina Mauro Buschini ha scritto a tutti i consiglieri regionali del Lazio, annunciando la necessità che per fare luce sulla stipendiopoli della Regione «ci sia un altro presidente». Quarantadue anni, una carriera tutta all' ombra del Pd, grande elettore di Zingaretti a Frosinone, Buschini è finito al centro dello scandalo delle assunzioni di uomini del Pd tra la Regione e una serie di Comuni «amici», ma ha anche avuto la forza di un sussulto di dignità, il primo in una storia dai contorni incredibili: all' ombra di una legalità degli atti che al momento non è messa in discussione, si sono distribuiti decine di posti di lavoro pubblici a tempo indeterminato a personale politico prevalentemente del Pd, dai semplici tesserati ai consiglieri comunali.

 

Dopo giorni in trincea, difesi dall' imbarazzato silenzio rotto solo da voci isolate dei dem, come quella di Matteo Orfini, è spuntata una exit strategy: Buschini rivendica la correttezza del suo operato e annuncia una «commissione trasparenza» presieduta da un consigliere d' opposizione per «affrontare tutti i temi rispetto ai quali ci sia necessità di approfondimento, a partire dalle assunzioni dei dipendenti».

nicola zingaretti

 

La commissione diventa così un palcoscenico su cui spostare la battaglia politica interna e anche l' occasione per farsi da parte con «un atto d' amore verso questa istituzione».

Come da copione, Buschini raccoglie l' apprezzamento della maggioranza per il suo gesto e finalmente anche Nicola Zingaretti interrompe il mutismo sulla questione, anche se solo per «ringraziare Buschini per il gesto di responsabilità» e lodare la scelta di istituire una commissione.

 

Resta da capire se le dimissioni del presidente siano frutto anche del disagio interno al Pd. Di sicuro la vicenda non è finita. Dopo il clamoroso passo indietro dell' esponente dem, il caso approda in Parlamento. Da Maurizio Gasparri a Fabio Rampelli, si annunciano esposti in Procura sulla stipendiopoli che, partendo dal «concorso dei miracoli» in un paesino di 4mila anime come Allumiere ha portato ad almeno 24 assunzioni tra la Regione e il Comune a guida grillina di Guidonia, più varie altre in una sfilza di Comuni più piccoli.

IGNAZIO MARINO

 

Nell' elenco degli assunti molti uomini legati ai partiti che collaborano con il presidente dimissionario ma anche con i vice presidenti Devid Porrello (M5s) e Giuseppe Cangemi (Lega). A votare la delibera che ha dato il via alle assunzioni in Regione anche la moglie del ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, Michela Di Biase contro cui si è scagliato l' ex sindaco di Roma Ignazio Marino. La Di Biase fu tra i dem che lo silurarono e oggi Marino, tornato a fare il medico, rivendica la sua distanza da «Lady Franceschini»: «Va riconosciuta la orgogliosa coerenza di chi, come i membri del Pd, sceglie amici o compagni di partito quando ci sono assunzioni da fare».

 

La consigliera regionale di Fdi Chiara Colosimo, che aveva denunciato il caso, rende l' onore delle armi a Buschini ma insiste: «Dovrebbero dimettersi tutti i componenti dell' ufficio di presidenza, il sospetto di assunzioni di amici degli amici non è accettabile a fronte di un Paese devastato dalla pandemia e dalle sue ripercussioni economiche».

 

michela di biase 2

La vicenda potrebbe dunque avere altri risvolti, considerando anche che il metodo partitocratico che ha portato al «concorso dei miracoli» non pare isolato. La Regione Lazio è piena di eletti Pd in amministrazioni minori messi sotto contratto per lavorare negli staff dei consiglieri regionali di riferimento. Difficile capire che fine faranno le assunzioni già deliberate. «Vanno tutte annullate -dice il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli (Fdi)- altrimenti la commissione trasparenza dell' ultimo minuto è solo una furbata».

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."