rafael nadal daniil medvedev australian open

BOLLITO A CHI? A 35 ANNI NADAL E’ STATO PIU’ FORTE DEI DOLORI E HA RI-SCRITTO LA STORIA DEL TENNIS - MEDVEDEV SBIGOTTITO: “SONO RIMASTO A BOCCA APERTA, SPERAVO CHE SI STANCASSE, MA…” - FEDERER ESALTA IL MAIORCHINO: “QUALCHE MESE FA SCHERZAVAMO SUL FATTO CHE ENTRAMBI FOSSIMO CON LE STAMPELLE. INCREDIBILE – I CAMPIONI CHE NON INVECCHIANO: RAZZOLI NELLO SCI, CHRIS PAUL CHE A 36 ANNI STA TRASCINANDO AL VERTICE I PHOENIX SUNS. E BUFFON… - VIDEO

 

Antonio Giuliano per "Avvenire"

 

rafa nadal 2022

Non dovete badare alla carta d'identità: classe e talento non hanno età. Quante volte, soprattutto di recente, lo sport ci ha messo in guardia dal sottovalutare i campioni in là con gli anni. Si fa presto a definirli "bolliti", ma poi ci stupiscono con le loro imprese che se ne infischiano del tempo che passa. Che sia una rovesciata, un canestro o uno slalom sugli sci, i fuoriclasse non invecchiano mai. L'ultima lezione arriva dall'altro mondo, dalla racchetta di un veterano del tennis che in Australia ha riscritto la storia di questo sport.

 

nadal marca

È accaduto domenica, ma negli occhi abbiamo ancora i colpi surreali con cui il 35enne Rafa Nadal ha rimontato il russo Medvedev, dieci anni più giovani di lui, nella finale di Melbourne. Lo spagnolo è diventato il tennista più vincente di sempre nei grandi tornei con 21 slam conquistati. Un trionfo clamoroso a dispetto del covid che lo aveva colpito lo spagnolo qualche settimana fa, oltre agli infortuni e la schiena dolorante che gli hanno fatto anche pensare di appendere la racchetta al chiodo. Eppure è riuscito a mettere in bacheca di nuovo l'Open d'Australia, per lui sempre ostico: qui aveva vinto solo una volta, tredici anni fa.

NADAL 1

 

Una partita infinita, da batticuore, perché Medvedev, in vantaggio di due set a zero, già pregustava di diventare il nuovo numero uno mondiale (ora è 2°). E invece la strepitosa rimonta, conclusa al quinto set dopo cinque ore e 24 minuti con il punteggio di 2-6 67(5) 6-4 6-4 7-5. Con il russo sbigottito a fine partita: «Mi congratulo con Rafa, sono rimasto a bocca aperta per quello che ha fatto, è stato pazzesco. Ad un certo punto gli ho chiesto se fosse stanco.

 

Dopo i primi due set ha alzato il livello del suo gioco: speravo che si stancasse, ma evidentemente non è stato abbastanza ». Tutti in piedi ad applaudirlo, anche i due grandi rivali della triade leggendaria che ancora domina questo sport: Novak Djokovic e Roger Federer (superati da Nadal negli slam vinti, sono fermi a quota 20).

rafa nadal vince gli australian open 4

 

Lo svizzero, 40 anni, si dimostra un fuoriclasse anche di sportività: «Mai sottovalutare un grande campione. Che partita. Al mio amico e grande rivale Nadal sincere congratulazioni per essere diventato il primo uomo a vincere 21 titoli del Grande Slam. Qualche mese fa stavamo scherzando sul fatto che entrambi fossimo con le stampelle. Incredibile». Mai dire mai, insomma, quando di mezzo c'è la stoffa del campione.

 

Non è mai troppo tardi per rinascere. Prendete il nostro Giuliano Razzoli, 37 anni, pronto di nuovo a giocarsi il sogno olimpico a Pechino dopo aver vinto l'oro ai Giochi di Vancouver nel 2010. Un trionfo che allora lo lanciava come erede di Alberto Tomba, ma poi una carriera segnata da tanta sfortuna con una miriade di infortuni.

 

rafael nadal roger federer

Una strada sempre in salita affrontata però con la saggezza e l'umiltà di un campione: «Se non avessi avuto tutti quegli infortuni non avrei avuto quella voglia di riscatto e di tornare ad alti livelli che invece ho adesso.

 

La mia avventura è stata bellissima così». Originario di Villa Minozzo (Reggio Emilia), "Razzo" è convinto: «Niente è casuale». Due anni fa al Messaggero di Sant' Antonio rivelò: «Ho avuto la fortuna di nascere e crescere in un paesino piccolo, dove, a differenza delle grandi città, dispersive, la tradizione cattolica c'è sempre stata. I miei genitori, il paese, la comunità, mi hanno trasmesso il valore della fede. E la fede ti aiuta a crescere e a maturare, ad andare avanti nei momenti belli e anche in quelli in cui qualcosa non va bene».

 

Quindici giorni fa il ritorno sul podio in Coppa del Mondo a distanza di sei anni, ora punta in alto anche alle Olimpiadi invernali che si aprono venerdì: «Mi sento vicino ai migliori perché non ho mai sciato bene come adesso. Ai Giochi non si va solo per partecipare». Ma basta allargare lo sguardo ad altre discipline per riconoscere che non sono pochi i grandi vecchi che continuano a stupire.

CHRIS PAUL

 

Nel basket dei sogni della Nba, la scena la sta rubando Chris Paul che a 36 anni sta trascinando al vertice i Phoenix Suns. Eppure anche nella deludente fin qui stagione dei Lakers, continua a firmare prestazioni impressionanti ancora un "certo" LeBron James che di anni ne ha ormai 37. Un calcio all'età arriva anche dal mondo del pallone. A 55 anni Miura è ancora in campo in Giappone (in quarta divisione), ma se parliamo di alti livelli basta rimanere nei nostri confini per guardare i "numeri" del 40enne Ibra col Milan. Lui che punta a un altro anno in rossonero e al Mondiale in Qatar (se la Svezia si qualificherà) non ha nessuna intenzione di smettere.

 

gigi buffon

Come Buffon, 44 anni, che è tornato a Parma, oggi in Serie B, e ora sogna un'avventura anche in Messico. Chi può dirlo quando "devono" smettere? E quanto incidono premi e sponsor? Solo loro possono saperlo. Certo per continuare a fare la differenza ci vogliono ancora costanza e passione. A noi non resta che goderceli fino a quando rimarranno in campo, consapevoli che potranno stupirci, come i veri artisti. Perché, come diceva Chesterton: «La dignità dell'artista sta nel suo dovere di tener vivo il senso di meraviglia nel mondo».

gigi buffon

Ultimi Dagoreport

andrea orcel unicredit giorgiia meloni giovanbattista fazzolari giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone lovaglio milleri

DAGOREPORT - SUL RISIKO BANCARIO, DI RIFFA O DI RAFFA, L’ARMATA BRANCA-MELONI HA FATTO L’ENNESIMA FIGURA DI MERDA - DI SICURO, NON POTRÀ PIÙ FAR RIDERE I POLLI BLATERANDO CHE UNICREDIT È UNA BANCA STRANIERA, QUINDI L’OPA SU BANCO BPM VA STOPPATA PERCHÉ È UNA MINACCIA PER LA ‘’SICUREZZA NAZIONALE’’ - PROSSIMAMENTE IL CEO DI UNICREDIT, ANDREA ORCEL, AVRÀ MANI LIBERE PER SCEGLIERE QUALE BANCA PAPPARSI, MENTRE NEI PROSSIMI DUE MESI I GENI DI ‘’PA-FAZZO” CHIGI AVRANNO I NEURONI MOLTO IMPEGNATI PER RISPONDERE CON UNA MODIFICA DELLA LEGGE (CHISSÀ SE AVRÀ EFFETTO RETROATTIVO) ALLA PROCEDURA D'INFRAZIONE DI BRUXELLES - SE POI ORCEL SARÀ COSTRETTO DAL GOVERNO DI BERLINO A VENDERE LA SUA PARTECIPAZIONE IN COMMERZBANK, UNA VOLTA INTASCATO IL RICCO BOTTINO, LE OPZIONI SULLA SUA SCRIVANIA PER EVENTUALI ACQUISIZIONI SAREBBERO SENZA FRONTIERE. E NULLA VIETEREBBE A UNICREDIT DI LANCIARE UNA RICCA OPA SU MPS DI LOVAGLIO-CALTAGIRONE-MEF, OBIETTIVO GENERALI: SAREBBE LA MASSIMA RIVINCITA DI ORCEL SUL GOVERNO SMANDRAPPATO DEL GOLDEN POWER…

beatrice venezi secolo d italia libero verita italo bochino fenice venezia

DAGOREPORT - DI PIÙ STUPEFACENTE DELLA DESTRA CI SONO SOLO I SUOI GIORNALI MALDESTRI. SULLA VICENDA VENEZI A VENEZIA, PRODUCONO PIÙ BUFALE CHE NELL’INTERA CAMPANIA - SI SORRIDE SULLA RINASCITA DEL TEATRO LA FENICE CON “LIBERO” E “LA VERITÀ” MA LA RISATA (PIU’ PERNACCHIO) ARRIVA COL “SECOLO D’ITALIA”: “BUONA LA PRIMA: 7 MINUTI DI APPLAUSI PER VENEZI”. PECCATO CHE NON DIRIGESSE AFFATTO LEI, LA “BACCHETTA NERA”, MA IVOR BOLTON, COME C’È SCRITTO PERFINO NEL PEZZO. INCREDIBILE MA VERO. PERÒ LÌ SOTTO C’È LA GERENZA DEL GIORNALE, DOVE SI SCOPRE CHE NE È DIRETTORE EDITORIALE TALE BOCCHINO ITALO. E ALLORA TUTTO SI SPIEGA

giuseppe conte rocco casalino marco travaglio roberto fic o todde paola taverna elly schlein

DAGOREPORT - DOVE STA ANDANDO A PARARE QUELL’AZZECCAGARBUGLI DI GIUSEPPE CONTE? ALL’INTERNO DEL M5S SI CONTRAPPONGONO DUE POSIZIONI: LA LINEA MOVIMENTISTA ED EUROSCETTICA SQUADERNATA DAGLI EDITORIALI DI MARCO TRAVAGLIO, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI; CHE HA UNA CERTA PRESA SULLA BASE DEGLI ELETTORI EX GRILLINI - DALL’ALTRA, LA LINEA DI TAVERNA, FICO, PATUANELLI E TODDE, IN SINTONIA CON LA BASE PARLAMENTARE DEI CINQUE STELLE, FAVOREVOLE A UN ACCORDO PROGRAMMATICO DI GOVERNO CON IL PD, ANCHE AL DI LÀ DEL FATTO CHE CONTE SIA, VIA PRIMARIE, IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA (GOVERNARE SIGNIFICA CONQUISTARE POTERE, POSTI E PREBENDE) – PERCHÉ CONTE ZIGZAGHEGGIA BARCAMENANDOSI CON SUPERCAZZOLE PRIMA DI STRINGERE UN APERTO ACCORDO PROGRAMMATICO COL PD? - COME MAI TA-ROCCO CASALINO, L’APPRENDISTA STREGONE RASPUTINIANO CHE HA CONFEZIONATO PER ANNI LE MASCHERE DEL CAMALEONTISMO DI “CONTE PREMIER”, HA MOLLATO ''LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO'' PER FONDARE UN GIORNALE ONLINE?

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...