bertelli luna rossa

CE LA FARA’ STAVOLTA BERTELLI? - COMINCIA LA "PRADA CUP", TORNEO PER DECIDERE CHI AFFRONTERA’ I DETENTORI DI TEAM NEW ZEALAND NELLA COPPA AMERICA DI MARZO - "LUNA ROSSA" DI PATRIZIO BERTELLI DEVE VINCERE E SCHIERA IL DOPPIO TIMONIERE - DA VENERDÌ LE REGATE. LE BARCHE VOLANTI (ARDITO COMPROMESSO TRA CATAMARANI E MONOSCAFI) HANNO DIVISO IL MONDO DELLA VELA - LO SKIPPER SIRENA: “CHI DICE CHE NON È VELA, NON CAPISCE NIENTE”

Gaia Piccardi per il “Corriere della Sera”

LUNA ROSSA 6

 

Le chiacchiere in banchina sono finite. Da venerdì ogni refolo di vento del Golfo di Hauraki varrà metri, ogni onda del campo di regata secondi, ogni prova vinta punti: comincia quella battaglia navale chiamata Prada Cup, la selezione degli sfidanti per decidere chi affronterà i detentori di Team New Zealand nella Coppa America di marzo.

 

In acqua American Magic contro gli inglesi di Ineos (da noi saranno le 3 di mattina), che a ruota affronteranno Luna Rossa, alla quinta campagna di America' s Cup lanciata dal patron Patrizio Bertelli all' arrembaggio della missione (im)possibile di portare la vecchia brocca in Italia per la prima volta in 170 anni.

 

Le barche volanti della nuova classe, gli Ac75, un ardito compromesso tra catamarani e monoscafi che le fa sembrare lucertoloni di carbonio scampati a un' esplosione nucleare, viste in azione nelle regate di Natale hanno diviso il mondo della vela.

 

LUNA ROSSA 4

A difenderle scende in campo Max Sirena, lo skipper della Luna che dopo due coppe vinte all' estero (Oracle 2010, Team New Zealand 2017) sogna di fare il profeta in patria: «Gli Ac75 sono oggetti stratosferici e complicatissimi, che è difficile far navigare e far comprendere alla gente. Siamo in presenza della rivoluzione, indietro non si torna. Rimpiango solo di non aver trent' anni di meno per poter salire a bordo: il mio più grande rammarico. Chi dice che non è vela, è evidente che di vela non capisce nulla».

 

Patrizio Bertelli

Tre sfidanti sono pochi: Luna Rossa con l' unicum del doppio timoniere («Non è facile imitarci: non tutti ne hanno due forti, bravi nel match race con barche volanti» sottolinea orgoglioso Max), American Magic nelle mani di un perdente di successo, Dean Barker, e Ineos iniettata di sterline (si vocifera di un budget di 110 milioni) e affidata a Sir Ben Ainslie, il velista più vincente di Olimpia, troppo brutta fin qui per essere vera.

 

«E infatti io credo che nella Prada Cup vedremo una barca inglese molto diversa - è la previsione di Sirena, che ha fatto lavorare i suoi uomini anche a Natale e Capodanno (gli Ac75 richiedono manutenzione e upgrade tecnologici continui) -, aspetterei a chiamare fuori Ainslie. Mi aspetto regate bellissime».

 

Patrizio Bertelli

La Luna ci arriva con un team rodato dagli errori di dicembre («Dopo il primo giorno ci davano per spacciati: abbiamo sbagliato e imparato, ci siamo ripresi, siamo arrivati a giocarci le World Series con i kiwi»), con i due «controllori di volo» (Francesco Bruni mure a sinistra e James Spithill mure a dritta) tirati a lucido dalla rivalità interna, Pietro Sibello regolatore della randa (doppia e senza boma: nulla è più come prima nell' America' s Cup 3.0) e otto grinder made in Italy chiamati a pompare sui sistemi idraulici dell' Ac75 perché il lucertolone possa sollevarsi, infilare le zampe nell' acqua e librarsi in volo.

 

Dopo l' era dei multiscafi comandati dall' elettronica, il ritorno dell' uomo e della marineria a bordo: «Oltre che girare le manovelle, i grinder hanno una media di 5 funzioni cui dedicarsi - spiega Sirena -: albero, randa, fiocco.

 

Sono molto più velisti di quanto non lo fossero prima.

 

america's cup prada cup

Ci sono i trimmer, è tornato il caddie del randista. E non venite a dirmi che non è vela!».

Rispetto alla trionfale campagna della Vuitton Cup 2000, dall' altra parte del mondo, in una Nuova Zelanda blindata per paura del virus, non ci sarà il tifo italiano: «La presenza degli appassionati ci mancherà, ma avremo uno stimolo in più per portare via la Coppa America da Auckland».

 

Nuove derive, timoni evoluti, carena rifatta: la Luna sogna in grande con la testa agli ex amici neozelandesi, che fino al 6 marzo si alleneranno. «Il defender, da sempre, ha un vantaggio. Ma non mi sento affatto battuto in partenza. Mi sento di dire che chi arriverà in Coppa America contro i kiwi sarà molto competitivo e che il risultato finale non sarà così scontato come molti pensano» dice Sirena. Un mese di Prada Cup ci dirà molto. Di sicuro chi non osa, non vince.

MAX SIRENAluna rossa 7

Ultimi Dagoreport

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann mirja cartia dasiero theodore kyriakou

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: HA SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” CHE AL QUOTIDIANO DI CONFINDUSTRIA RICORDANO PIÙ PER I CONTENZIOSI E LE RICHIESTE DI BONUS CHE PER I RISULTATI EDITORIALI O FINANZIARI...

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”