maldini

DINASTY A SAN SIRO – STASERA LA PARTITA DI EUROPA LEAGUE TRA IL MILAN E I NORVEGESI DEL BODOE/GLIMT, CHE ARRIVANO DAL CIRCOLO POLARE ARTICO, È UNA SFIDA TRA DINASTIE - AI TRE MALDINI ROSSONERI RISPONDONO I SEI BERG: DA 50 ANNI CE N'È ALMENO UNO NEL BODOE/GLIMT – UNA SAGA NORDICA: TRAGICA LA PARABOLA DI ARILD, IL CUI TALENTO CRISTALLINO SI È INFRANTO CONTRO UNA FRAGILITÀ, FISICA E MENTALE, CHE LO HA COSTRETTO AL RITIRO IN GIOVANE ETÀ...

Alec Cordolcini per il Giornale

 

DINASTIA MALDINI

A quasi due anni dalla cinquina ai lussemburghesi del Dudelange, la San Siro rossonera torna a vivere una notte europea. Gli avversari del Milan, i norvegesi del Bodoe/Glimt, arrivano dal Circolo Polare Artico, per giocarsi in partita secca l'accesso ai play-off di Europa League. Due squadre, Milan e Bodoe/Glimt, accomunate da una dinastia calcistica.

 

DINASTIA MALDINI

La famiglia Maldini la conosciamo tutti: dopo Cesare e Paolo adesso c'è Daniel, attaccante classe 1998 che, a differenza del fratello Christian, non si è fermato alla Primavera del Milan ma è entrato nel giro della prima squadra. Lunedì infatti c'era anche lui nella lista dei convocati da mister Pioli per la prima di campionato contro il Bologna, e sarà nel gruppo anche per l'Europa League.

 

CESARE PAOLO MALDINI 5

Se il Milan ha la dinastia dei Maldini, il Bodoe/Glimt risponde con quella dei Berg. Sono dei Maldini al quadrato, i Berg, visto che l'attuale vice-capitano della squadra, il 22enne centrocampista Patrick Berg, è il sesto di famiglia a militare nella squadra norvegese. Sfogliare l'album della famiglia Berg significa anche ricostruire un pezzo di storia del calcio norvegese, fino agli '70 talmente settario da escludere le squadre della Norvegia del Nord dal campionato nazionale.

 

Ufficialmente per la scarsa competitività delle squadre, in realtà a causa del pregiudizio nei confronti degli abitanti del Nord-Norges, considerati a Oslo e dintorni dei rozzi selvaggi dai quali tenersi alla larga.

 

Uno di questi, Harald Dutte Berg, divenne però il giocatore norvegese più popolare in Europa. Eusebio lo definì «il più forte dilettante del mondo» e lui, con la maglia del Lyn Oslo, arrivò a un passo dall'eliminare il Barcellona nei quarti di finale di Coppa delle Coppe 1968-69.

CESARE E PAOLO MALDINI

 

Assieme al fratello Knut affrontò i blaugrana in un doppio confronto al Camp Nou, perché a febbraio le condizioni ambientali a Oslo erano proibitive e così i norvegesi dovettero giocare in trasferta anche la loro partita casalinga. 2-3 e 2-2 furono i risultati, con Berg eletto miglior giocatore del doppio confronto.

 

ARILD BERG 2

Tre dei figli di Harald Berg sono diventati calciatori e, come il padre e lo zio, hanno tutti indossato la maglia del Bodoe/Glimt. Il più famoso è Runar, visto anche in Italia per due anni con la maglia del Venezia: retrocessione dalla A nel 1999-2000, promozione dalla B la stagione successiva. Runar Berg è un'istituzione a Bodoe, non solo per il contributo in campo (con lui la squadra vinse nel 1993 la Coppa di Norvegia, a oggi il suo ultimo trofeo), ma anche per l'aiuto economico fornito al club nei momenti di difficoltà, una volta giocando gratis, altre volte attraverso donazioni.

 

ARILD BERG

Il fratello Ørjan, padre del citato Patrick, è invece il più titolato, avendo vinto 9 titoli nazionali con il Rosenborg. Oggi è il direttore sportivo del Bodoe/Glimt. Tragica invece la parabola di Arild, il cui talento cristallino si è infranto contro una fragilità, fisica e mentale, che lo ha costretto al ritiro in giovane età. Soffriva di Sindrome da Stanchezza Cronica, ma gli fu diagnosticata tardi. Si è tolto la vita a 43 anni. Gioca anche per lui Patrick, continuando quella che ormai, a Bodoe e dintorni, è diventata un'autentica saga.

 

PATRICK BERGPAOLO MALDINI CESARE MALDINI

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."