gravina casini

SULLA FEDERCALCIO ALEGGIA LO SPETTRO COMMISSARIAMENTO – IL RINVIO DELLE ELEZIONI FIGC A INIZIO 2025 ALLUNGA LA VITA DI GRAVINA ALLA GUIDA DELLA FEDERAZIONE – I CLUB DI SERIE A TORNERANNO A RIUNIRSI IL 26 LUGLIO PER CAMBIARE I PESI ELETTORALI IN CONSIGLIO FEDERALE E AUMENTARE LA QUOTA DELLA SERIE A (ALMENO AL 30%) – QUANTO INFLUIRA’ SUL FUTURO DI GRAVINA L’INCHIESTA DELLA PROCURA DI ROMA SUI FAMOSI LIBRI ANTICHI CHE VEDE COINVOLTO IL PRESIDENTE FIGC?

CALCIO: SERIE A, NUOVA ASSEMBLEA DEI CLUB IL 26 LUGLIO

GABRIELE GRAVINA - FIGC

(ANSA)  Nuova assemblea in vista per la Lega Serie A. È stata infatti convocata una nuova riunione dei club per venerdì 26 luglio, in videoconferenza, per trattare in particolare dei temi federali, dopo l'incontro di ieri a Roma tra il presidente Figc Gabriele Gravina e le altre componenti federali per discutere del tema del riequilibrio dei pesi.

 

Un'assemblea che sarà anche preparatoria verso la nuova riunione del Consiglio Figc, convocata per il 29 luglio. Tra le altre questioni all'ordine del giorno, le società della Lega Serie A discuteranno anche dei diritti tv internazionali, dell'esito delle trattative private per il campionato Primavera e il tema dei diritti d'archivio corrente.

gravina casini

 

CALCIO, CAMBIA LO STATUTO PIÙ PESO ALLA SERIE A ELEZIONI FEDERALI A GENNAIO

Andrea Arzilli,Monica Colombo per il “Corriere della Sera” - Estratti

 

L’accordo, almeno quello calibrato dal presidente federale Gabriele Gravina sulle norme in vigore, non passa perché i club di serie A vogliono contare di più in Consiglio federale e l’offerta del 20 per cento dei voti, ovvero 5 consiglieri anziché i 3 legati al 12 per cento di adesso, non può bastare.

 

GABRIELE GRAVINA - FIGC

Così, dopo il blitz della delibera approvata per conservare lo status quo, Gravina innesta la retromarcia e — al termine di due ore di confronto senza il ministro dello Sport Andrea Abodi assente perché ha «preferito lasciare le parti a confronto dopo aver parlato con tutte singolarmente», ma comunque protagonista —, lancia l’idea di un compromesso che almeno gli permette di allentare la marcatura delle leghe e della politica: si rimanda tutto a lunedì prossimo per mettere ai voti in Consiglio federale — con la versione dei «pesi» attualmente in corso — la volontà di riformare il sistema calcio.

 

lorenzo casini foto mezzelani gmt71

(…) Il primo effetto della decisione di ieri è, di fatto, il gioco di prestigio che, facendo slittare le elezioni, allunga la vita di Gravina al vertice della Figc fino all’assemblea che dovrebbe essere programmata per inizio gennaio, quando magari l’azzurro della Nazionale potrebbe essere meno sbiadito grazie all’appello della Nations League che, tra settembre e novembre, sottoporrà la squadra di Luciano Spalletti a un test di vitalità con sei gare toste tra Francia, Belgio e Israele.

 

Uno spiraglio in vista delle elezioni, dunque. Ormai però la via della riforma è imboccata: con un decreto Sport incardinato che ridisegna l’architettura politica delle federazioni, e uno spettro commissariamento che aleggia, non c’è retromarcia che tenga .

 

 

ELEZIONI FIGC RINVIATE

gravina balata

Alessandro Da Rold e Tobia De stefano per la Verità - Estratti

 

Se e vero che la mossa del presidente della Figc Gabriele Gravina di convocare per il 4 novembre l’assemblea elettiva della federazione era stata vista come un’abile iniziativa per anticipare i tempi ed evitare di perdere lo scranno, allora non ci possono essere dubbi: quella di ieri e stata una giornata nefasta per il dominus del calcio italiano.

 

La notizia e che il voto slitta a inizio 2025 (tra gennaio e massimo inizio febbraio). Al- meno due mesi (se non tre) di tempo in piu per approvare l’emendamento Mule (che in settimana dovrebbe passare al Senato) e blindare quindi il nuovo corso che prevede una diversa configurazione dei pesi da dare alle varie componenti del calcio nel consiglio della federazione.

 

gravina abodi e lollobrigida

Anche ieri di questo si e parlato nell’incontro andato in scena nella sede della Federcalcio tra il presidente Gravina e le altre componenti del mondo del pallone. Assente il ministro per lo sport Andrea Abodi che ha avuto stretti contatti con le parti, ma ha preferito lasciare autonomia agli attori in campo.

 

Con scarsi risultati pero. Nessuna mediazione, con la pro- posta di Gravina, che secondo indiscrezioni si sarebbe spinto ad offrire un aumento del peso della Lega di serie A dal 12% attuale a circa il 20%, che non ha soddisfatto i desiderata della controparte, ferma a ragionamenti in termini di pacchetto da destinare ai professionisti.

 

gabriele gravina

Quota che non puo essere al di sotto del 50%, con un peso della Serie A pari almeno al 30%. Del re- sto c’e una legge dello Stato che sta passando e che prevede una rappresentanza congrua delle Leghe e delle diverse componenti in relazione «al contributo economico apportato al sistema sportivo».

 

Va da se che gli equilibri attuali non possono reggere con la serie A (di gran lunga il maggior contributore) che pesa per il 12% e i Dilettanti che arrivano al 34%. Gravina non ha mai mollato e le ha provate tutte per blindare la forza di influenza delle componenti che lo appoggiano e hanno oggi un peso oggettivamente sproporzionato (…) 

lorenzo casini foto mezzelani gmt70

 

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."