plizzari pinamonti

LA GIOVANE ITALIA AVANTI A COLPI DI CUCCHIAIO – AL MONDIALE UNDER 20 I PISCHELLI AZZURRI VOLANO AI QUARTI CON UN RIGORE ALLA TOTTI DELL'INTERISTA PINAMONTI: “NIENTE DI PREPARATO, IL PUBBLICO MI STAVA FISCHIANDO COSÌ HO SFIDATO TUTTI PERCHÉ VOLEVO FARLI STAR ZITTI” – LE GRANDI PARATE DEL MILANISTA PLIZZARI: “CON DONNARUMMA E REINA SONO DIVENTATO GRANDE” -ORA CI TOCCA AFFRONTARE LA VINCENTE DI MALI-ARGENTINA - VIDEO

 

Marco Calabresi per la Gazzetta dello Sport

 

«Ora ci divertiamo». Ma Paolo Nicolato da Lonigo, provincia di Vicenza, è diverso tempo che si sta divertendo come un matto. Barba incolta, sguardo serio, apparentemente un uomo tutto d' un pezzo.

italia under 20 pinamonti

 

Capita poi che le telecamere, dopo ogni vittoria dell' Italia - ma anche dopo il pareggio contro il Giappone che aveva qualificato la squadra agli ottavi -, vadano a cercare proprio lui: trovano sempre sorrisi, abbracci, pugni stretti, esplosioni di gioia. Ieri non ha fatto eccezione: l' Italia giocava contro uno stadio intero, eppure ha vinto, e si è qualificata ai quarti del Mondiale Under 20. Ad abbattere la Polonia, un rigore a cucchiaio di Andrea Pinamonti, uomo simbolo di una squadra di nuovo tra le prime otto del mondo.

 

Due anni fa, quando c' era Evani in panchina, in Corea del Sud si spinse fino in semifinale: perse contro l' Inghilterra ma poi salì comunque sul podio. Nei quarti, si trovò davanti (forse a sorpresa) lo Zambia, espressione di fisicità che a livello di Under 20 può fare la differenza. Ecco perché è tutt' altro che scontato che venerdì a Tychy (ore 18.30) vada in scena il duello contro l' Argentina, che dovrà prima battere il Mali.

 

italia under 20 plizzari

Che siano sudamericani o africani, due cose sono certe. La prima, non trascurabile visto il periodo della stagione e gli impegni ravvicinati: l' Italia avrà due giorni in più per riposare, visto che l' ottavo che incroceremo in tabellone si gioca domani. La seconda: c' erano sette azzurri diffidati, ne sono stati ammoniti altri tre. E dai quarti i cartellini si azzerano, quindi Nicolato - tornato al 3-5-2 con gli stessi titolari delle prime due partite - potrà scegliere esclusivamente in base allo stato di forma. Continua l' allenatore: «Il torto è di non aver chiuso la partita prima.

 

Abbiamo sofferto la stanchezza, ma questi ragazzi dimostrano ogni giorno di esserci. L' avversaria? In questo momento non abbiamo questo pensiero.

Ci godiamo questo risultato».

 

Gli stessi giocatori (e lo staff) sono forse i primi a sapere che questa non verrà ricordata come la squadra più spettacolare della storia, ma nessuno sente la necessità di esserlo. Questa Italia costruita dopo aver rispettato le esigenze di Nazionale maggiore e Under 21 ha però tante altre qualità. Anzitutto, sa soffrire, anche se ieri avrebbe potuto farne volentieri a meno: c' è stata una fase della partita - e neanche breve - in cui l' Italia sembrava in totale controllo della partita e capace di poter segnare in ogni momento il 2-0.

plizzari

 

Quando però la Polonia, spinta anche dal pubblico di casa, ha messo in campo tutte le energie (e anche un po' di qualità) per segnare il gol del pareggio, ci è voluta un' altra dote che va riconosciuta agli azzurri. Quella di avere un portiere forte, fortissimo: Alessandro Plizzari, che già due anni fa faceva parte della spedizione al Mondiale Under 20 e che è maturato nonostante un anno vissuto tra il campo di allenamento di Milanello («Ma con Donnarumma e Reina sono diventato grande», ha raccontato alla Gazzetta qualche giorno fa) e qualche partita con la Primavera retrocessa nel campionato di fascia inferiore.

 

Alessandro, che già contro l' Ecuador aveva respinto un rigore, ha parato tutto, soprattutto su Zylla e Skoras, rendendo perdonabile anche un errore sotto porta di Pinamonti, lanciato in campo aperto ma a cui non è riuscito il bis con il cucchiaio. Il set di posate sarebbe stato forse troppo.

 

 

ANDREA L' EROE PER REAZIONE: «MI FISCHIAVANO COSÌ LI HO ZITTITI»

Da la Gazzetta dello sport

 

italia under 20

Non provocatelo, non vi conviene. Il pubblico di Gdynia, invece, lo ha fatto. E Andrea Pinamonti ha risposto. Il rigore a cucchiaio segna il confine tra l' eroe e il presuntuoso, tra gli «oooh» di incredulità e gli insulti, con tanto di video virali sui social. Per calciare un rigore così, però, una certezza è universalmente cresciuta: servono due attributi grandi così. Soprattutto a 20 anni, con la maglia della Nazionale che, in caso di errore, può diventare un boomerang.

 

Tutte cose, però, che in «mezzo secondo» non si pensano: «Non era niente di preparato - racconta Pinamonti, al secondo gol decisivo nel Mondiale, dopo quello all' Ecuador -. Al massimo, e neanche sempre, ne tiro qualcuno così in allenamento per scherzare con i portieri». E allora la domanda è lecita: come viene in mente di scavare un rigore? «Il pubblico mi stava fischiando, e il portiere mi lanciava qualche sorrisetto, così ho sfidato tutti perché volevo farli star zitti, ed è andata bene - spiega -, ben consapevole del rischio che si corre. Se segni sei un fenomeno, se sbagli ti prendi gli insulti dei compagni e dei tifosi». Pinamonti non vuole sentirsi chiamare fenomeno: di sicuro, l' etichetta di «miglior '99 d' Italia» che girava sui campi di settore giovanile qualche anno fa l' avevano attaccata sulla testa e sui piedi giusti.

pinamonti

 

Chi pensa che quello di ieri a Gdynia contro la Polonia sia un inedito, si sbaglia. Tre anni e tre giorni fa, il 31 maggio 2016, a Reggio Emilia si giocò Inter-Roma, semifinale del campionato Primavera. Andrea era in età per giocare negli Allievi, ma all' allenatore nerazzurro Stefano Vecchi serviva con i più grandi.

 

Secondo rigore per l' Inter: cucchiaio di Pinamonti e palla in porta. Quella partita se la ricordano di più i romanisti che la vinsero, ed è ricordata anche come quella del testa a testa tra Tumminello e l' arbitro. Per questo, la magia del ragazzino (nella stessa porta in cui, un anno dopo, Kean avrebbe sbagliato un altro rigore a cucchiaio) l' hanno dimenticata in molti, ma non lui. Andrea, quest' anno, è cresciuto tanto, giocando 27 partite (17 da titolare) con il Frosinone e segnando 5 gol, che però non sono bastati alla squadra per raggiungere la salvezza.

PLIZZARI

 

Tornerà all' Inter, in tempo per farsi conoscere da Conte.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…