lotito gravina

GONG! TRA GRAVINA E LOTITO NE RESTERA’ SOLO UNO! IL PRESIDENTE DELLA FIGC, COINVOLTO NEL CASO DOSSIERAGGI STRIANO-LAUDATI, TUONA: “SMASCHERATO IL COMPLOTTO CONTRO DI ME CHE HA PORTATO ALLA MIA ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI (IL RIFERIMENTO E’ ALL’INDAGINE SU UNA COMPRAVENDITA DI LIBRI CHE CELEREBBE UN AFFARE LEGATO AI DIRITTI TV) – “L’ATTO D’IMPULSO DELL’INCHIESTA 'NASCE DAGLI INCONTRI TRA LAUDATI, STRIANO, CON EMANUELE FLORIDI E ANGELO FABIANI, PERSONE VICINE A LOTITO, IL QUALE AVEVA AVUTO RAGIONI DI CONTRASTO CON IL PRESIDENTE FIGC” – LA DIFESA DI FLORIDI

Andrea Ossino per repubblica.it - Estratti

 

 

lotito gravina

Parla di un “complotto ordito in complicità tra esponenti del mondo del calcio e degli apparati dello Stato e diretto a produrre false prove contro la mia persona” e annuncia battaglia: “i responsabili renderanno conto nelle sedi opportune”. Il presidente della Figc Gabriele Gravina non fa alcun nome nel comunicato diramato all’indomani della notizia di un dossieraggio ai suoi danni. Tuttavia mette i fatti in fila e traccia un percorso che porta inevitabilmente dalle parti della Lazio del senatore forzista Claudio Lotito.

 

 

Gravina articola un discorso in 3 punti. Manca la premessa che merita di essere raccontata: per appropriazione indebita e autoriciclaggio nato dopo una segnalazione arrivata alla procura di Roma dalla Procura Nazionale Antimafia.

 

claudio lotito telefoni

In quegli atti Gravina viene indicato come il fautore di un accordo sospetto sui diritti della Lega Pro e viene detto che avrebbe incassato il denaro di un’opaca compravendita di libri utilizzandolo per acquistare un immobile a Milano. Lui respinge le accuse al mittente, i pm chiedono un sequestro, il gip lo rigetta e adesso si attende che venga fissata un’udienza al riesame.

 

Ma l’indagine, al di là del merito, ha una genesi particolare. A raccontarla è l’indagine sui dossieraggi, il finanziere spione Pasquale Striano e il suo magistrato di riferimento Antonio Laudati.

 

Gravina adesso sente il dovere di sottolineare perché “gli accertamenti compiuti dalla procura di Perugia, e contenuti nell’ordinanza a firma del procuratore capo Raffaele Cantone, certificano l’innesco inquinato dell’indagine a mio carico, e cioè ‘la falsità della proposta investigativa e l’illiceità dell’attività di approfondimento posta in essere’ Smascherano così il complotto che ha portato alla mia iscrizione nel registro degli indagati, ‘con ciò – si legge nell’ordinanza riportata dalla stampa - determinando un danno per lo stesso’, scrive Gravina.

 

Quindi i tre punti:

 

GIUSEPPE GRAVINA - CLAUDIO LOTITO

“1) L’atto d’impulso dell’indagine su ‘presunte compravendite fittizie poste in essere da Gravina’ nasce dagli incontri tra il sostituto procuratore Antonio Laudati e il comandante del gruppo SOS, Pasquale Striano, con Emanuele Floridi e Angelo Fabiani, così come si legge nell’ordinanza ‘persone vicine a Lotito Claudio, il quale aveva avuto ragioni di contrasto con il presidente della Figc, Gabriele Gravina’. In particolare il Procuratore di Perugia accerta che ‘la fonte dei documenti è Floridi, il cui contatto con Striano nasce attraverso Fabiani, previ contatti di quest'ultimo con Laudati’”.

 

Dunque il sospetto esternato da Gravina è chiaro. Altro punto:

angelo fabiani

“2) L’attribuzione dell’indagine a ‘elementi informativi provenienti dalla Procura di Salerno e da quest’ultima acquisiti’ è falsa, ma è diretta a giustificare un’indagine che – come precisa la Procura di Perugia – ‘nulla ha a che vedere con le prerogative della Procura nazionale Antimafia’, e a coprire la vera fonte”.

 

In altre parole l’inchiesta non è nata a Salerno come si voleva far credere. Ancora:

“3) Nella conseguente indagine della procura di Roma, anche secondo quanto riferito dagli organi di stampa, il giudice per le indagini preliminari ha rigettato la richiesta di sequestro nei miei confronti, ritenendo insussistente l’ipotesi di reato. Ciò dimostra la mia estraneità a qualunque condotta illecita, che comunque mi riservo di dimostrare pienamente in ogni sede, avendo piena fiducia nell’operato della magistratura”.

emanuele floridi

 

Occorre fare chiarezza: il gip ha rigettato il sequestro. L’estraneità o meno ai fatti contestati è altra cosa. L’indagine romana su Gravina farà il suo corso. E come dice il presidente, anche quella di Perugia. La verità sul complotto emergerà e “a tempo debito – dice Gravina (...)

 

 

A rispondere a Gabriele Gravina intanto è Emanuele Floridi: "Facendo riferimento alle parole del presidente della Figc, nel quale leggo di attacchi alla mia persona privi di fondamento e secondo cui avrei addirittura organizzato complotti, preciso che non sono indagato e, in questa vicenda, sono stato sempre ascoltato dalle autorità come persona informata sui fatti. Mi limiterò, se necessario, a rispondere, in modo documentato, esclusivamente nelle sedi competenti".

PASQUALE STRIANO Antonio Laudaticlaudio lotito telefoni

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...