UN HAKAN BASTONATO - I PIÙ GROSSI SFOTTÒ DEI TIFOSI DEL MILAN DOPO LO SCUDETTO SONO STATI TUTTI PER HAKAN CALHANOGLU, IL GRANDE TRADITORE PASSATO ALL'INTER LA SCORSA ESTATE, CAPACE DI ARRIVARE SECONDO PER DUE VOLTE DI FILA, DIETRO L'ALTRA SQUADRA DI MILANO - IBRA HA AIZZATO LA FOLLA DAL PULLMAN DEI FESTAGGIAMENTI CONTRO IL TURCO - FUORI DAL CAMPO IL GIOCATORE APPOGGIA ERDOGAN E HA UNA STRANA STORIA DI LITI E RIAPPACIFICAZIONI CON LA MOGLIE (IL "CALHA" C'HA LE CORNA?)… - VIDEO

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Salvatore Riggio per www.corriere.it

 

L’attacco dei tifosi milanisti

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Hakan Calhanoglu se lo sarebbe dovuto aspettare. In caso di scudetto del Milan, sarebbe stato il giocatore più preso di mira. E così è stato. Sul centrocampista nerazzurro, arrivato all’Inter a parametro zero, sono piovute addosso degli sfottò, ma anche dei beceri insulti. Il tutto durante la festa scudetto dei rossoneri.

 

 

In piazza Duomo, lungo corso Ticinese e sui Navigli, in piena movida milanese, sono stati i cori contro l’ex numero 10 rossonero, colpevole di aver «tradito» l’amore della Curva Sud decidendo di trasferirsi all’Inter, che offriva 500mila euro in più all’anno. «Qui per vincere lo scudetto», è la frase che i tifosi milanisti non hanno mai perdonato a Calhanoglu. Oltre che finire nel mirino sui social.

 

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E quello di Ibrahimovic: «Mandate un messaggio ad Hakan...»

Anche un ex compagno di squadra non ha mancato di attaccare il turco. Il più carismatico tra i campioni d’Italia, Zlatan Ibrahimovic, lo ha punzecchiato direttamente dal pullman scoperto su cui, lunedì 23 maggio, il Milan ha festeggiato formalmente il titolo per le strade di Milano. Con il microfono in mano, lo svedese ha invitato compagni e tifosi: «Mandate un messaggio ad Hakan...».

La sua stagione

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Due anni di fila secondo in classifica. Prima con la maglia del Milan, arrivato dietro l’Inter di Antonio Conte; adesso con la casacca nerazzurra, arrivato secondo alle spalle dei rossoneri. Ma Calhanoglu, seppur senza scudetto, ha vissuto una buona stagione e promette battaglia per quella prossima.

 

Ha giocato 45 partite segnando 8 gol. Tre davvero importanti. Il primo realizzato nel derby d’andata il 7 novembre su calcio di rigore. Un match poi terminato 1-1 con l’autorete di de Vrij. Il secondo firmato il 3 aprile, sempre in campionato, in casa della Juventus nella vittoria per 1-0 della squadra di Simone Inzaghi. Un successo che ha permesso all’Inter di riprendersi dopo un periodo difficile.

 

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Anche in quell’occasione il turco aveva trasformato un rigore. Così come nella finalissima di Coppa Italia, capace di realizzare nel finale il 2-2 e portare il match ai supplementari, poi risolto da una doppietta di Perisic (4-2 all’Olimpico di Roma, l’11 maggio).

 

Il trasferimento improvviso

Ma perché i tifosi rossoneri ce l’hanno tanto con lui? Forse è dovuto anche al fatto di come è maturato l’addio al Milan. All’improvviso infatti è come se sull’avventura in rossonero di Calhanoglu si fosse spenta la luce.

 

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Arrivato nel 2017 dal Bayer Leverkusen, il fantasista aveva collezionato 172 presenze, segnando 32 gol. Ma dopo quattro anni passati sulla sponda rossonera del Naviglio, Calhanoglu decise di non rinnovare il contratto con il club di via Aldo Rossi.

 

 

E dopo il malore di Eriksen agli Europei (12 giugno a Copenaghen in Danimarca-Finlandia), l’Inter piombò su di lui prendendo al volo l’occasione di portare alla Pinetina, nella rosa di Simone Inzaghi, un giocatore a parametro zero, capace di giocare in più ruoli e bravissimo nei calci piazzati.

 

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Le ragioni del patto (rotto) col Diavolo

Ma a far infuriare i tifosi rossoneri è stato anche il fatto che a sancire il tradimento sia stata (come sempre) una questione di soldi. E neanche tantissimi in più. Il fantasista turco l’estate scorsa ha firmato con l’Inter dopo quattro anni col Milan, passando a guadagnare 5 milioni più uno di bonus a stagione. La proposta di Maldini per rimanere in rossonero era poco sopra i 4. Se n’è andato per un milione in più.

 

La lite (social) con la moglie

Una cosa è certa: in 4 anni al Milan non sempre è riuscito a mettere in mostra le sue innegabili qualità. Gli è mancata continuità, questo è sicuro. Una continuità che sembrava aver in realtà trovato negli ultimi mesi con Stefano Pioli. Spesso i suoi problemi sono iniziati fuori dal campo.

 

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Come quando la sua crisi coniugale con la moglie finì su tutti i giornali. Era il 2017 quando il giocatore annunciò il divorzio attraverso un post su Instagram, nel quale fu durissimo: «La decisione è irrevocabile perché qualcosa di grave, qualcosa di imperdonabile, è successo».

 

«Non ho mai tradito Hakan, né durante il fidanzamento né durante il matrimonio - aveva risposto la moglie Sinem sempre sui social -. Inoltre su Internet non ci sono foto mie con altri uomini».

 

 

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La pace con la moglie: niente divorzio

Nel post Calhanoglu parlava anche di una possibile gravidanza di Sinem: «Se ci fosse un bambino come frutto di questo matrimonio, naturalmente assumerei le mie responsabilità, ma non manterrò alcun contatto con la mia ex moglie e la sua famiglia».

 

La donna era quindi intervenuta: «Sì, sono incinta. Avevamo entrambi il desiderio di diventare genitori. Ho saputo del bambino solo quando avevamo già parlato di divorzio. Gli ho detto che il bambino non pagherà per errori altrui e che verrà al mondo anche se lui mi ha consigliato altro».

 

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Uno scontro insomma durissimo e pubblico, che però è stata superato. Ora Calhanoglu e Sinem hanno infatti due figli: Liya e Ayaz.

 

L’appoggio a Erdogan

Calhanoglu ha spesso fatto parlare di sé anche per questioni extra campo. Come l’appoggio politico al presidente turco Erdogan, con tanto di saluto miliare dopo alcune vittorie. Un gesto che ha fatto il giro del mondo. E che ha fatto molto discutere.

 

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«Parlano tutti dopo la nostra esultanza – ha detto lui -. Io gioco per la mia nazionale e come tutti voglio il massimo, ma la politica è un’altra cosa. Noi siamo giocatori, siamo qui per giocare. Siamo con la nostra nazione al 100%, anche nelle difficoltà».

 

 

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La passione (pericolosa) per le moto

A Calhanoglu piacciono le moto potenti. Non è impossibile vederlo scorazzare per Milano e dintorni con la sua Harley-Davidson. Qualche volta, ai tempi del Milan, ci è andato anche a Milanello. Riprendendo la «gita» con lo smartphone e postandolo sui social.

 

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Con lui anche Zlatan Ibrahimovic: i due erano (meglio dire sono) molto amici. Non c’era un divieto specifico all’utilizzo della motocicletta da parte del club rossonero, ma è chiaro che all’epoca nessuno faceva i salti di gioia...

 

il fratello di calhanoglu il fratello di calhanoglu

 

Il fratello calciatore (disoccupato)

 

Hakan ha anche un fratello calciatore. Si chiama Muhammed, ha 26 anni ed è un centrocampista. Non un gran carriera però la sua. L’ultima squadra in cui ha giocato, dal 2018 al 2020, è il TSG Weinheim che gioca in sesta divisione tedesca. Ora però risulta disoccupato.

 

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