niki lauda

LAUDA-TO SÌ – “PREFERISCO AVERE ANCORA IL PIEDE DESTRO PIUTTOSTO CHE UN BEL VISO” – ECCO COSA DICEVA NIKI LAUDA, SCOMPARSO ALL’ETA’ DI 70 ANNI, DEL TERRIBILE INCIDENTE AL NURBURGRING (VIDEO): “SOLO AMMACCATURE ALLA CARROZZERIA, DENTRO SONO INTEGRO” – LE SUE PAROLE ERANO RASOIATE, DAVANTI A ENZO FERRARI UNA VOLTA DISSE: “QUESTA MACCHINA E’ UNA ME…” – LE LACRIME DI MONTEZEMOLO IN DIRETTA A “SKY SPORT 24” - VIDEO

 

https://sport.sky.it/formula1/2019/05/21/niki-lauda-montezemolo-commozione-video.html

 

 

Daniele Sparisci per corriere.it

 

 

L’ironia tagliente e la testa sempre avanti

niki lauda 7

Niki Lauda aveva il dono della sintesi. Riassumeva tutto in concetti chiari, le sue parole spesso erano taglienti come rasoi. Davanti a un thé nel motorhome della Mercedes, dove fino a qualche tempo fa era una presenza fissa, ti diceva che il suo segreto era guardare sempre avanti. Non amava raccontare aneddoti sul passato, piuttosto pensava al prossimo obiettivo: poteva essere una corsa, un confronto con i piloti, un dossier su una compagnia aerea da salvare, un investimento immobiliare nella sua amata Ibiza dove trascorreva gran parte del tempo fin quando la salute lo ha assistito. Scherzava anche su quello, chiamava «tagliandi» i controlli in ospedale che doveva affrontare dopo i trapianti. Odiava gli appuntamenti fissi ed era molto «cauto» con il denaro, nei paddock di F1 circolano storie divertentissime al riguardo. Mancherà a tutti e resterà per sempre. Lo ricordiamo con parole sue.

niki lauda 6

 

La fuga dalle piste: «Basta girare in tondo, non ne posso più»

Racconta Pino Allievi nel suo libro Vite di Corsa di quando Niki Lauda il 28 settembre del 1979 dopo le prove del Gp del Canada scese dalla Brabham e rivolgendosi a Ecclestone, allora patron della scuderia, disse: «Basta, non ce la faccio più a girare in tondo, me ne vado scusami tanto». Bernie pensò a uno scherzo, invece Lauda rientrò in hotel per prendere le valigie e imbarcarsi poi sul primo aereo. «Non ne potevo più, d’improvviso mi chiesi che cosa stessi facendo nell’abitacolo di un’auto da corsa e mi sentii un estraneo. Completai il giro, salutai tutti e me ne andai. Non era un decisione premeditata, l’aveva preso in quell’istante. Due anni dopo mi è tornata la voglia e ho ripreso a correre con la McLaren riconquistando un altro Mondiale. In quel momento era giusto fare così, guidare una F1 può essere divertente per chi guarda. Ma è un rischio se lo fai senza la massima concentrazione».

niki lauda 5

 

Sull’incidente al Nurburgring: «Solo ammaccature alla carrozzeria, dentro sono integro»

«Tutto accadde così velocemente che non ebbi il tempo di capire. I primi momenti in ospedale - raccontava ancora nel libro di Allievi- furono terribili.Urlavo per il dolore delle ustioni. Ma appena la situazione si normalizzò mi posi il problema se sarei tornato a correre oppure no. Ero integro dentro, solo la “carrozzeria” aveva riportato danni. Non avevo nessun dubbio: volevo e potevo tornare. Trentasei giorni dopo quando l’ingegner Ferrari mi vide a Fiorano in quello stato era spaventato e sconcertato. Ammetto che non fosse un bello spettacolo». E poi un’altra volta riferendosi al rogo spaventoso disse: «Preferisco avere ancora il piede destro che funziona, piuttosto che un bel viso».

niki lauda 42 giorni dopo l'incidente

Davanti a Enzo Ferrari: «Questa macchina si guida una m...»

Parlando di Enzo Ferrari qualche anno fa ci raccontò. «Per me Ferrari era il capo e ho sempre avuto grande rispetto. Quando avevo bisogno di lui, bussavo alla sua porta ed entravo. Se si conversava in maniera tranquilla, tutto filava liscio: Ferrari era sì una figura dalla personalità enorme, ma era nel contempo una brava persona. Anche se alla fine il divorzio fu un po’ traumatico, non ho mai avuto grandi problemi con lui. Ma aveva una lacuna e gliel’ho anche detto, con i dovuti modi naturalmente: non veniva mai alle corse.

 

niki lauda 4

Si lasciava informare da un entourage che a volte gli presentava la situazione in maniera edulcorata, per quanto poi lui fosse in grado di valutare il flusso delle informazioni e di prendere le giuste decisioni. Ad ogni modo, oltre ad avere l’appoggio di Luca (di Montezemolo ndr) che mi faceva da tramite, ho sempre preferito dirgli cose al limite dure, ma vere. E gli davo del tu, anzi gli dicevo «Ciao Enzo», tutte le volte che lo incontravo: per i suoi fedelissimi era choccante, essendo il Presidente, il Commendatore e al limite l’Ingegnere.

 

Non che fosse facile avere a che fare con Ferrari, per la verità. A Fiorano, durante un test, il figlio Piero mi faceva da interprete, perché parlava bene l’inglese. Enzo si rivolse a Piero e mi fece chiedere: «Come va la macchina?». Risposi: «È sottosterzante come una m...». Piero rimase allibito e mi disse: «Non posso tradurglielo, questo. Una Ferrari non è mai una macchina di m...». Conclusi: «Bene, allora digli che ha un sottosterzo infernale». Anche girata in quel modo, era una critica sgradita: avrebbe voluto prendermi a calci nel sedere. In un’altra circostanza mi convocò per farmi questa domanda: «La macchina è troppo lenta, che cosa puoi fare?».

 

niki lauda 30 giorni dopo l'incidenteniki lauda 14

Gli risposi che non ero un ingegnere e che non era compito mio. Però avevo un’idea, per guadagnare da tre decimi a un secondo. Ferrari chiamò Mauro Forghieri, il dt, che non era del tutto convinto, ma il Drake tagliò corto, mi squadrò e ammonì: «È la prima e l’ultima volta che faccio una cosa del genere. Assicurati che funzioni». Nel giro di pochi giorni, migliorammo di otto decimi e da quel momento credo di aver guadagnato il pieno rispetto di Ferrari».

 

niki lauda 1975

Il segreto della felicità

«Trovare l’equilibrio sapendo che il tuo modo personale per arrivare alla felicità è spesso in conflitto con quanto desiderano tua moglie, la tua famiglia. La gente scontenta è scontrosa perché annega nella noia o non sa che cosa fare. Anche se non hai un lavoro devi impegnare il tuo tempo in cose banali, come leggere un libro. L’infelicità prospera dove mancano le passioni». (Da Vite di Corsa di Pino Allievi).

niki lauda 3niki lauda 2niki lauda 13

 

niki lauda 8niki lauda 1973niki lauda 15niki laudaniki laudaniki laudaniki lauda 1 agosto 1976niki lauda 1niki lauda 10niki lauda 11incidente a niki lauda niki lauda montezemoloniki lauda montezemoloniki lauda montezemoloniki lauda enzo ferrari montezemoloarturo merzario e niki laudaniki lauda ECCLESTONE LAUDAincidente a niki laudaLAUDAniki lauda 12niki lauda 16niki lauda 1977 (1)niki lauda 1977

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin benjamin netanyahu volodymyr zelensky

DAGOREPORT – TRUMP HA FINALMENTE CAPITO CHE NON POTEVA PERMETTERSI, COME È SUCCESSO A FERRAGOSTO IN ALASKA, DI FARSI PRENDERE DI NUOVO PER CULO IN MONDOVISIONE DA PUTIN - L’INCONTRO DI BUDAPEST NON POTEVA ASSOLUTAMENTE FINIRE CON UN NUOVO FALLIMENTO, MA DI FRONTE AL NIET DI MOSCA A OGNI COMPROMESSO, HA DOVUTO RINUNCIARE – ORA CI SONO DUE STRATEGIE: O RIEMPIE KIEV DI TOMAHAWK, MISSILI IN GRADO DI COLPIRE IN PROFONDITÀ LA RUSSIA, OPPURE SCEGLIE LA STRADA MORBIDA CHE VERRÀ LANCIATA DOMANI DAL CONSIGLIO EUROPEO (L’INVIO A KIEV DI 25 BATTERIE DI MISSILI PATRIOT) – L’INNER CIRCLE “MAGA” LO PRESSA: “L’UCRAINA? LASCIA CHE SE NE OCCUPI L’UE” –  IN USA MONTA L’ONDATA DI SDEGNO PER LA SALA DA BALLO ALLA CASA BIANCA - LA STRIGLIATA A NETANYAHU DEL TRIO VANCE-WITKOFF-KUSHNER… - VIDEO

niaf francesco rocca daniela santanche arianna meloni claudia conte zampolli peronaci

DAGOREPORT: METTI UNA SERA A CENA…I FRATELLI D’AMERICA! -SEMBRAVA DI ESSERE IN UN FILM DEI VANZINA AL GRAN GALA DEL NIAF, 2180 INVITATI, 218 TAVOLI DA 150MILA DOLLARI OGNUNO, OCCUPATI DAI BOSS DELLE PARTECIPATE DI "PA-FAZZO CHIGI" (DONNARUMMA, CATTANEO, FOLGIERO, ETC.), JOHN ELKANN CHE HA TRASFORMATO IL GIARDINO DELL'AMBASCIATA IN UN AUTOSALONE (TRA MASERATI E FERRARI, TRONEGGIAVA UN TRATTORE!), FINANZIERI VARI E DE LAURENTIIS, IL GOVERNATORE ROCCA E SANTANCHÉ - CAUSA SHUTDOWN DEL GOVERNO USA, NON C'ERA ALCUN TIRAPIEDI DI TRUMP: DELUSI COLORO CHE SOGNAVANO, ATTRAVERSANDO L'ATLANTICO, DI BANCHETTARE CON SUA MAESTÀ "THE DONALD" E LA SUA "RAGAZZA PONPON" GIORGIA MELONI - QUELLI DEL NIAF HANNO "COPERTO" IL BUCO DELLE AUGUSTE PRESENZE INVITANDO ARIANNA MELONI, UNICO SEGRETARIO POLITICO PRESENTE, CHE HA COSÌ RICEVUTO IL SUO BATTESIMO NELL'AGONE INTERNAZIONALE - NON POTEVA MANCARE L’ONNIPRESENTE CLAUDIA CONTE CHE SI È FATTA RITRARRE INSIEME ALL’AMBASCIATORE PERONACI, GIA’ CONSIGLIERE DIPLOMATICO DI PIANTEDOSI, E A QUEL MARPIONE DI PAOLO ZAMPOLLI, INVIATO SPECIALE DI TRUMP - LA PASTA SCOTTA E L’ESIBIZIONE DEL PREZZEMOLONE BOCELLI - VIDEO

matteo salvini alberto stefani luca zaia

DAGOREPORT - LUCA ZAIA MINACCIAVA DI DIVENTARE UN SERIO “PROBLEMA” PER MATTEO SALVINI E FORSE LO SARÀ: NON POTENDO IL “DOGE”, PER ORDINE DI SALVINI IN COMBUTTA CON MELONI, GUIDARE UNA LISTA A SUO NOME, UNA VOLTA SBATTUTO A CAPOLISTA IL SUO ENTUSIASMO POTREBBE SCEMARE E LA LEGA IN VENETO CORRE IL RISCHIO DI UN SORPASSO DI FRATELLI D'ITALIA - EVENTUALITA' CHE METTEREBBE DI NUOVO IN DISCUSSIONE LA LEADERSHIP DEL "CAPITONE" - I RAS LOCALI HANNO CRITICATO PER ANNI SALVINI, SENZA MAI AVERE IL CORAGGIO DI SFIDUCIARLO. QUESTA VOLTA, TRA UN VANNACCI CHE SI PRENDE I PIENI POTERI NEL PARTITO E I MALUMORI PER LA "CESSIONE" DELLA LOMBARDIA A FDI, UN FLOP IN VENETO POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO - SE SALVINI NON RIDE IN VENETO, ELLY SCHLEIN POTREBBE PIANGERE IN CAMPANIA: IL GRILLONZO ROBERTO FICO NON ENTUSIASMA E FA INCAZZARE DE LUCA CON LE SUE LEZIONCINE ETICHE SUI CANDIDATI. TANT'E' CHE TRA I FEDELISSIMI DI DON VICIENZO È PARTITO IL FUGGI FUGGI VERSO LE SIRENE DELLA DESTRA DI POTERE...

orcel messina

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI: ALLA CHIUSURA DELLA GIORNATA BORSISTICA DI OGGI LA CAPITALIZZAZIONE DI MERCATO DI UNICREDIT REGISTRA 98,20 MILIARDI, E' SUPERIORE A QUELLA DI BANCA INTESA CHE SI SI ATTESTA A 97,67 MILIARDI – CON L’ARRIVO DI ANDREA ORCEL A UNICREDIT È INIZIATO IL CAMMINO DI SORPASSO SULLA PRIMA BANCA ITALIANA GUIDATA DA CARLO MESSINA – A PIAZZA GAE AULENTI, MENTRE SI AVVIA LA RICERCA DEL SOSTITUTO DEL PRESIDENTE PADOAN, ORCEL STA PREPARANDO I “BOTTI” DI NATALE, RICCHI DI SORPRESE…

luca zaia giorgia meloni matteo salvini

FLASH! – LUCA ZAIA, ABBAIA MA NON MORDE: SONO IN MOLTI A CHIEDERSI PERCHÉ IL GOVERNATORE USCENTE DEL VENETO ABBIA ACCETTATO DI FARE DA CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI, ALLE PROSSIME REGIONALI, MALGRADO NON ABBIA OTTENUTO NÉ IL TERZO MANDATO, NÉ LA POSSIBILITÀ DI PRESENTARE UNA LISTA A SUO NOME (CON CUI AVREBBE POTUTO PESARE LA SUA FORZA ELETTORALE E SOTTRARRE CONSIGLIERI REGIONALI A FRATELLI D’ITALIA) - PERCHÉ ZAIA SI È PRESTATO A UN’OPERAZIONE DI COSÌ PICCOLO CABOTAGGIO? UNA MOSSA CHE AVVANTAGGIA SOLO SALVINI E FA FELICE LA MELONA, CHE NON CORRONO IL RISCHIO DI FARSI FREGARE I VOTI DA UNA LISTA ZAIA...

giorgia meloni donald trump al sisi tony blair

DAGOREPORT - COME MAI LA MELONISSIMA TROVA IL TEMPO PER SCAPICOLLARSI IL PRIMO NOVEMBRE IN EGITTO PER L’INAUGURAZIONE GRAND EGYPTIAN MUSEUM DI GIZA? - LA SCAMPAGNATA HA COME OBIETTIVO DI AMMALIARE IL LEADER EGIZIANO AL SISI PER AVERE UN POSTO AL TAVOLO DEL “CONSIGLIO DI PACE” CHE DOVRÀ GESTIRE LA DIFFICILE RICOSTRUZIONE DELLA PALESTINA – SE CONVINCERE IL PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, PER LA “BELLISSIMA GIORGIA” (COPY TRUMP) NON È UN GRAN PROBLEMA, PER STREGARE IL MONDO ISLAMICO, UNA GITARELLA IN EGITTO CADE COME IL CACIO SUI MACCHERONI – E DOPO IL RIFIUTO ARABO COME “GOVERNATORE” DI GAZA DI BIGLIET-TONY BLAIR, LA NEFERTARI DER COLLE OPPIO COVEREBBE ADDIRITTURA IL SOGNO DI…