mancini sacchi

“L'ITALIA È ARRIVATA COTTA E CON UN PO' DI PRESUNZIONE FIGLIA DELLA VITTORIA AGLI EUROPEI” – ARRIGO SACCHI STRONCA LA NAZIONALE DI MANCINI: "QUESTA BATOSTA PUÒ FAR TORNARE I GIOCATORI CON I PIEDI PER TERRA, INSIGNE È UNA PISTOLA SCARICA. SCAMACCA GIOCA POCO NEL SASSUOLO, RASPADORI IDEM, BELOTTI NON È AL MASSIMO. NON TIRIAMO LA CROCE ADDOSSO AL COMMISSARIO TECNICO…"

Andrea Schianchi per "la Gazzetta dello Sport"

 

mancini sacchi

Condannati ai playoff. La sentenza è dura da digerire. Durissima soprattutto se si pensa che l'Italia è campione d'Europa in carica e l'impresa l'ha compiuta quattro mesi fa, mica è passato un secolo. Ma adesso la notte di Wembley è lontana quanto l'estate, e la nostalgia è un'emozione che non ci si può permettere in questo autunno freddo e malinconico.

 

Sacchi, se l'aspettava un finale simile?

«Avevo visto la partita dell'Olimpico contro la Svizzera e gli azzurri mi erano sembrati spenti. Com' è possibile che una squadra come la Svizzera, per di più senza cinque o sei titolari, riesca a creare tre palle-gol nel primo quarto d'ora e a segnarne uno? Quindi, per questa sfida contro l'Irlanda del Nord non avevo grandi aspettative. Speravo che andasse bene, però sapevo che sarebbe stata una strada in salita».

sacchi mancini 2

 

Che cosa è successo dopo la vittoria dell'Europeo?

«L'Italia è arrivata al traguardo finale cotta e forse con un po' di presunzione figlia del successo estivo. Questa è una lezione importante che dobbiamo studiare e analizzare per risalire e ritornare a essere una vera squadra».

 

L'Italia pare davvero aver smarrito quel senso del gruppo che l'aveva contraddistinta. È d'accordo?

«Premessa necessaria: l'Italia all'Europeo ha meravigliato tutti e di questo dobbiamo ringraziare i giocatori e il commissario tecnico. Lo hanno fatto perché hanno saputo essere squadra, hanno lottato con generosità, hanno sopperito a qualche carenza tecnica con l'entusiasmo e con la brillantezza atletica. Ora non è più quell'Italia. Credo che per tornare grandi si debbano ritrovare entusiasmo, modestia, volontà e, perché no, anche intelligenza. Il fatto è che saper governare il successo, specialmente in un Paese come l'Italia, è davvero complicato».

sacchi donnarumma

 

Detto in soldoni: dopo l'Europeo gli azzurri si sono montati la testa?

«Diciamo che hanno creduto di essere già arrivati alla gloria. Ma la gloria si conquista giorno dopo giorno, con il sudore e con la fatica. Siamo arrivati al momento decisivo che eravamo in ginocchio. Abbiamo perso per strada la generosità, la voglia di fare una corsa per aiutare il compagno, la brillantezza fisica, e di conseguenza anche l'entusiasmo e, forse, l'ottimismo».

 

Certo che finire dietro la Svizzera, da campioni d'Europa, non è un gran biglietto da visita per il nostro calcio.

berlusconi sacchi

«Non lo è, ma è quello che ha detto il campo. Questa batosta può far tornare i giocatori con i piedi per terra, condizione fondamentale e imprescindibile se si vuole essere ancora una squadra. Io non drammatizzerei troppo: questi ragazzi, poco tempo fa, hanno fatto qualcosa di straordinario. E se lo hanno fatto, possono rifarlo. L'importante è vivere con equilibrio questo momento».

 

Come si può gestire adesso la situazione?

«L'importante è non giocare allo "scaricabarile", disciplina nella quale gli italiani sono bravissimi. Qui c'è da fare un profondo esame di coscienza, chiedersi tutti che cosa si è dato e che si poteva dare. Senza drammi, senza polemiche e, soprattutto, con molta calma e altrettanta pazienza. Ora abbiamo qualche mese davanti a noi per preparare le due sfide decisive, possiamo arrivarci in forma».

 

berlusconi sacchi

Oltre ad essere in difficoltà fisica gli azzurri, nelle recenti uscite, sono parsi anche in difficoltà psicologica.

«Erano mentalmente cotti. Probabilmente il successo li ha scaricati, sono cose che capitano. E poi non dimentichiamo che ci sono stati anche tanti infortuni a complicare le cose e non consentire molte scelte all'allenatore. Forse c'è stata anche un po' di superficialità, perlomeno per quello che si è visto nelle ultime due partite. Comunque è andata così e adesso dobbiamo guadagnarci il biglietto per il Mondiale».

 

Lo spareggio sarà durissimo, anche perché gli avversari sono tutt' altro che abbordabili

«La qualificazione ce la dobbiamo guadagnare tornando a fare il calcio che abbiamo dimostrato di poter fare. Noi diamo il massimo quando abbiamo la paura a bussarci alla porta, siamo fatti così: vale per il calcio e vale per la vita di tutti i giorni. Con le spalle al muro sappiamo reagire ai problemi».

insigne

 

Va bene essere fiduciosi, però giocare contro l'Irlanda del Nord senza centravanti è sembrato un po' esagerato. Che ne pensa?

«Il problema è che Insigne non è quello di un mese fa. Corre a vuoto, è una pistola scarica. Succede nell'arco di una stagione. In panchina c'erano attaccanti che, evidentemente, all'allenatore non davano le necessarie garanzie: Scamacca gioca poco nel Sassuolo, Raspadori idem, Belotti non è al massimo. Quindi Mancini ha scelto per la soluzione senza centravanti classico. Ma adesso non tiriamo la croce addosso al commissario tecnico. Se ha portato l'Italia a giocare bene, come all'Europeo, sono convinto che troverà la soluzione giusta per guidarci al Mondiale».

 

Finire agli spareggi sminuisce il successo di Wembley?

 «Subito sì, è fuori di dubbio. La delusione prende il sopravvento, è normale. Ma alla lunga ci si ricorderà di quello che questi ragazzi hanno fatto all'Europeo in mezzo a mille difficoltà. E, lo ripeto ancora una volta, se ci sono riusciti allora a stupire tutti, ci possono riuscire ancora. L'importante è che tornino a essere una squadra».

insigne svizzera italia

Ultimi Dagoreport

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT