southgate bellingham

“ABBIAMO LE CARTE IN REGOLA PER VINCERE, QUINDI SE NON CI RIUSCIREMO ANDRÒ VIA” – L’ALL IN DI SOUTHGATE: IL C.T. DELL’INGHILTERRA (DA 5,8 MLN DI EURO L’ANNO) SI AGGRAPPA A BELLINGHAM PER SFATARE IL TABÙ "ZERO TITULI" CHE PER LA NAZIONALE INGLESE DURA DAL 1966 - PAUL GASCOIGNE SPIETATO: “IO SONO MEGLIO DI LUI, ANCHE DA UBRIACO” – LE POLEMICHE SUGLI ESCLUSI (GREALISH, RASHFORD, SANCHO, STRERLING, MADDISON, HENDERSON E MAGUIRE) E IL TEST DANIMARCA, OGGI ORE 18…

1 - L’INTOCCABILE SOUTHGATE ALL’ULTIMA CHIAMATA

Carlos Passerini per il “Corriere della Sera” - Estratti

 

southgate bellingham

È l’ultima occasione. Ed è lui il primo a saperlo. Tanto che alla vigilia della partenza ha messo in chiaro lo scenario con un’intervista esplosiva alla Bild : «Onestamente abbiamo le carte in regola per vincere, quindi se non ci riusciremo andrò via». Già, Gareth Southgate è a un bivio: spezzare finalmente una maledizione che dura dal 1966 e che peraltro lo riguarda anche personalmente, visto che all’Europeo domestico del ’96 fu lui a sbagliare il rigore decisivo in semifinale contro la Germania, oppure dire addio al complicato ma prestigiosissimo ruolo di commissario tecnico dell’Inghilterra, che ricopre da otto anni, un periodo di tempo lungo, soprattutto per come è andata a finire nel 2021, vale a dire non benissimo.

 

GASCOIGNE

(…) Paul Gascoigne è stato spietato: «Io sono meglio di lui, anche da ubriaco». La FA (la federazione inglese) ha però tirato dritto, continuando a pensare fosse l’uomo giusto al posto giusto, non solo per aver riavvicinato i tifosi inglesi alla loro squadra nazionale riportandola a una semifinale Mondiale nel 2018 che mancava da 28 anni, ma anche per l’approccio mediatico, per l’understatement very british , oltre che per lo stile ereditato dal nonno ex militare dei Royal Marines.

 

Indimenticabile il suo panciotto da perfetto inglese, che ora per la verità ha rimesso nell’armadio, preferendo uno stile più moderno. Ma sui social network, non ha cambiato idea: non li usa.

southgate bellingham

 

Il suo contratto, che scade al 31 dicembre, gli vale lo stipendio più ricco fra i c.t. dell’Europeo: 5,8 milioni di euro. «Penso abbia fatto un lavoro fenomenale, anche fuori dal campo» ha ribadito Mark Bullingham, a.d. della FA, che ha fatto di capire che proverà a trattenerlo comunque. La sensazione è che sia però lo stesso Southgate a desiderare una nuova avventura, magari in un top club di Premier. Si parla del Manchester United.

 

Stasera contro la Danimarca, alle 18 a Francoforte, servirà però anche da parte sua qualcosa in più rispetto al modesto debutto contro la Serbia di venerdì scorso a Gelsenkirchen, dove i suoi hanno sofferto e rischiato troppo dopo l’1-0. Ha fatto scelte forti lasciando a casa big come Maguire, Grealish, Sterling e Rushford, ringiovanendo la rosa con ragazzini di talento come Mainoo e Wharton. La stella è però Bellingham, subito protagonista col gol vittoria: per spezzare l’incantesimo, l’Inghilterra è appesa a Jude. E all’intoccabile mister Gareth, of course.

 

2 - LEZIONE D'INGLESE

Gianluca Oddenino per “la Stampa” - Estratti

 

southgate bellingham

E se fosse davvero la volta buona? L'armata dei tifosi inglesi che ha invaso la Germania non ha dubbi, ma loro non ne hanno mai avuti e infatti continuano a cantare «Football is coming home» come se nulla fosse, nonostante siano fermi al trionfo mondiale del 1966 e quel coro abbia ottenuto svariate certificazioni di portasfortuna.

 

Chi, invece, inizia a coltivare qualche speranza legittima di vincere il 14 luglio a Berlino è proprio la squadra di Southgate e non è solo una questione di essere favoriti grazie ad una rosa straordinaria per forza e qualità. È proprio cambiata la testa ai giocatori inglesi e la sensazione è che dall'Europeo perso in finale a Wembley, ai rigori contro l'Italia, ci sia stato un processo di crescita generale. «Dobbiamo dimostrare che siamo migliori rispetto a tre anni fa», ha detto ieri il ct alla vigilia della sfida di Francoforte contro la Danimarca di Eriksen.

Paul Gascoigne

 

Manca l'ultimo tassello, quindi, e gli inglesi sentono di essere sulla strada giusta grazie ad un gruppo di giovani ragazzi pieni di talento e di serietà. Così la scelta di isolarsi per ottenere il massimo è stata confermata. Aveva funzionato già nella passata edizione del torneo, quando il fenomeno Wags era stato depotenziato e il gossip sostanzialmente silenziato per la grande delusione dei tabloid, ma potevano essere gli effetti collaterali della pandemia che teneva tutti a distanza. Ora, invece, c'è proprio la volontà di concentrarsi esclusivamente sulle partite, evitando di disperdere energie o alimentare polemiche. Una strategia che ha funzionato all'epoca ed è stata potenziata in Germania, trasformando così l'Inghilterra in un'isola felice.

southgate

 

La vittoria sulla Serbia nella partita inaugurale ha aiutato a togliere la naturale tensione che si crea in una squadra chiamata a vincere l'Europeo, anche se non sono mancate critiche per le difficoltà patite nel secondo tempo.

 

«Sono in questo ambiente da otto anni, quindi capisco tutto – sorride il ct -: una volta mi davano fastidio queste polemiche, ma poi si impara. Vincere le partite nei tornei è incredibilmente difficile: forse diamo per scontati i risultati, visto che abbiamo fatto bene nel corso degli anni». Il gol di Bellingham, comunque, ha tolto tonnellate di peso dalle spalle dei giocatori di Southgate, che oggi hanno la chance di blindare la qualificazione agli ottavi.

GARETH SOUTHGATE CON GIORGIO CHIELLINI

 

(…) Ha una delle squadre più forti e si è permesso di lasciare a casa gente come Grealish, Rashford, Sancho, Strerling, Maddison, Henderson e Maguire. Il potenziale «undici» degli esclusi sarebbe altamente competitivo in questo Europeo, ma il ct ha voluto varare una nazionale tosta e compatta per aggiornare il palmares dopo 58 anni di attesa. E se fosse davvero la volta buona?

IL CT GARETH SOUTHGATEgareth southgateSouthgate Rashford

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - LA RIVOLTA DEL PARTITO REPUBBLICANO PER I DANNI FATTI DA WITKOFF (SOTTO DETTATURA DI PUTIN), HA COSTRETTO TRUMP A METTERE IN CAMPO MARCO RUBIO – DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO

barigelli cairo

DAGOREPORT - PANDEMONIO ALLA "GAZZETTA DELLO SPORT"! IL DIRETTORE DELLA “ROSEA” STEFANO BARIGELLI VIENE CONTESTATO DAL COMITATO DI REDAZIONE PER LE PRESSIONI ANTI-SCIOPERO ESERCITATE SUI GIORNALISTI – LA SEGRETARIA GENERALE FNSI DENUNCIA: “I COLLEGHI DELLA 'GAZZETTA' CHE VOGLIONO SCIOPERARE VENGONO RINCORSI PER I CORRIDOI DAI LORO CAPIREDATTORI E MINACCIATI: ‘NON TI FACCIO FARE PIÙ LA JUVENTUS…” - BARIGELLI AVREBBE RECLUTATO UNA VENTINA DI GIORNALISTI PER FAR USCIRE IL GIORNALE SABATO E DIMOSTRARE COSI' ALL’EDITORE URBANETTO CAIRO QUANTO CE L’HA DURO – LA VICE-DIRETTRICE ARIANNA RAVELLI AVREBBE PURE DETTO IN MENSA A BARIGELLI: “STIAMO ATTENTI SOLO CHE NON CI SPUTTANI DAGOSPIA...” - VIDEO

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....