parigi blindata giochi olimpici cerimonia inaugurazione

“PARIGI NON È DIFENDIBILE” – POLEMICHE PER LA SCELTA DI MACRON CHE HA VOLUTO LA CERIMONIA DI INAUGURAZIONE DELLE OLIMPIADI SULLA SENNA. LA CAPITALE FRANCESE E' BLINDATISSIMA E DESERTA. IL CRIMINOLOGO ALAIN BAUER PREVEDE RISCHI ALTISSIMI: "LA SORVEGLIANZA BASATA SUGLI ALGORITMI È IMPOTENTE CONTRO UN EVENTUALE DRONE PIRATA" - GLI ATLETI ITALIANI SARANNO SULLO STESSO BATEAU-MOUCHE DI ISRAELE. L’ALLARME DELLO STATO EBRAICO SU UN ATTACCO ISPIRATO DALL’IRAN - IL REPORTAGE DI ALDO CAZZULLO

Aldo Cazzullo per il “Corriere della Sera” - Estratti

 

(...)

macron bach

 

La testardaggine di Macron di voler portare la cerimonia in città, anziché chiuderla in uno stadio come si è sempre fatto, ha provocato un blocco pressoché totale. Perché la Senna è il vero centro di Parigi, il suo asse storico, dall’Est popolare all’Ovest aristocratico, dalla Bastiglia, dove il re rinchiudeva i ribelli, alla Concordia, dove i ribelli gli tagliarono la testa.

 

Qui, sul fiume, oggi saranno rivolti gli occhi del mondo. Centodieci capi di Stato e di governo, 104 mila spettatori paganti sui ponti e sugli argini, oltre 200 mila ammessi gratis sul Lungosenna, almeno un miliardo davanti alla tv. E un esercito di 65 mila tra donne e uomini della sicurezza.

 

Prof.Bauer e il ministro Il ministro degli Interni, il potente Gérald Darmanin, ha introdotto la sorveglianza algoritmica: nessuno ha capito esattamente cosa sia, ma dovrebbe consentire ad esempio di capire a distanza se un pacco abbandonato è pericoloso o no.

parigi preparativi cerimonia inaugurazione

 

Alain Bauer, criminologo e pessimologo molto intervistato in queste ore, prevede che andrà malissimo: volere a tutti costi la cerimonia diffusa, spiega, è stata un’imperdonabile prova dell’arroganza francese; «Parigi non è difendibile». In realtà soltanto un pazzo potrebbe sfidare stasera un simile dispositivo di sicurezza. Non a caso, tutti gli istituti psichiatrici hanno revocato qualsiasi permesso speciale ai loro ricoverati, come già era accaduto lungo il percorso della fiamma olimpica. Poi certo i Giochi sono una manifestazione diffusa; e prevenire tutto, da Marsiglia a Lilla, in un Paese attraversato da forti tensioni etniche come la Francia, non sarà possibile.

 

(…) Il vero inno olimpico è il rombo degli elicotteri, interrotto solo dalle sirene.

Dal Marais a S.Denis Parigi esalta le differenze di status tra le delegazioni. Le troupe giapponesi girano con l’autista e alle sei di sera sono già a cena da Lasserre, dove l’antipasto di maccheroni al foie-gras costa 115 euro e una bottiglia di barbera 170; un gruppo di free-lance africani ha affittato biciclette utilissime a dribblare le transenne.

 

alain bauer

(...)

Il temuto professor Bauer informa che la sorveglianza algoritmica è impotente contro un eventuale drone pirata; il ministro degli Interni assicura di poter fermare pure quello.

 

Chiacchierata con Piano Nel Marais vive Renzo Piano, che al confine tra la città e Saint-Denis ha costruito il nuovo Palazzo di Giustizia, una torre di Babele cui hanno lavorato operai di oltre cento nazionalità. Anche Piano è tra i parigini che sono partiti, ma i Giochi li difende: «Sono stati preparati con lo spirito del 1992, l’anno dell’Olimpiade che rilanciò Barcellona e dell’Expo che restituì il mare a Genova. I Giochi non sono in sé un male o un bene. Possono essere un gigantesco spreco; ma possono lasciare un’eredità. Parigi 2024 appartiene alla seconda categoria.

 

È sostenibile. Alcuni cantieri saranno smontati, altri resteranno. Il sistema dei trasporti ne uscirà rafforzato. La Senna che dopo un secolo torna balneabile, sia pure non del tutto, è una conquista. I parigini hanno applicato il motto genovese: “Chi nu se straggia ninte”». Prego? «Qui non si getta via niente. Negli anni 80 andammo in tre a parlarne al Centro internazionale delle Esposizioni, all’Unesco: il sindaco Cerofolini, ex tranviere; io, un geometra; e Fernand Braudel, all’epoca il più grande storico vivente. Li convincemmo a scegliere Genova».

 

parigi giochi olimpici cerimonia inaugurazione

E comunque il professor Bauer, instancabile, informa che nella storia mai come oggi saranno concentrati tanti diversi allarmi in un giorno solo e in una sola città: «Allarme sociale, terroristico, politico, ambientale, cibernetico...».

 

Cerimonia sulla Senna Gli organizzatori dell’inaugurazione hanno scelto a modello Pechino 2008. In negativo: «Faremo tutto il contrario». Il capo è un regista, Thomas Jolly, che ha costruito una squadra con uno storico, Patrick Boucheron, autore della «Storia mondiale della Francia»; una romanziera premio Goncourt, Leïla Slimani; e una sceneggiatrice, Fanny Herrero, figlia di un allenatore di rugby ed ex campionessa di pallavolo. La cerimonia di Pechino era una prova di forza e un’ode alla grandezza cinese; al contrario, loro vorrebbero evocare sulla Senna tutto quanto di dolce, di poetico, di buono e anche di erotico («i corpi degli atleti sono il massimo dell’eros» assicura Slimani) la Francia ha dato al mondo.

 

parigi blindata giochi olimpici cerimonia inaugurazione 4

Autori, attori, libri, foto, versi, canzoni, quadri, film — da «Gli amanti del Pont Neuf» a «Il meraviglioso mondo di Amélie» — statue, compresa quella equestre di Enrico IV, e chiese, a cominciare ovviamente da Notre-Dame, quasi restaurata dopo l’incendio.

L’intento è mescolare tutto, l’arte e il protocollo, danzatori e Macron, acrobati e Jill Biden, al mesto passo d’addio come first lady. Ma il momento più emozionante sarà quando Céline Dion tornerà a cantare in pubblico, segnata ma non vinta dalla malattia.

 

Purché non piova: le previsioni danno cielo coperto e non escludono precipitazioni. Gli atleti italiani saranno sullo stesso battello, anzi bateau-mouche di Israele. E certo va preso sul serio l’allarme israeliano su un attacco ispirato dall’Iran; i cui atleti però saranno sulla barca precedente. La moderna Olimpia le guerre non le ferma. Altri iraniani gareggeranno per la squadra dei Rifugiati: come Jamal Valizadeh, campione di lotta greco-romana, plurilaureato, che è qui in Francia anche per un master in matematica.

parigi blindata giochi olimpici cerimonia inaugurazione

 

(...)

Si comincia subito forte: domani l’Italia del volley sfida il Brasile, rivincita della finale olimpica di Rio 2016. Il calcio è partito con la rissa omerica di Argentina-Marocco: il pubblico tutto franco-marocchino prima ha fischiato l’inno dei rivali, poi ha invaso il campo dopo il pareggio argentino al sedicesimo minuto di recupero, infine ha praticamente imposto l’annullamento del gol al Var dopo due ore: così imparano i sudamericani a cantare la loro canzonaccia contro Mbappé e i francesi venuti dall’Africa. La saga di Olimpia, insomma, è già cominciata. Il professor Bauer è quasi certo che qualcosa di terribile stia per accadere; domani a quest’ora sapremo se è stato una Cassandra, o un falso profeta.

SENNA CERIMONIA INAUGURALE GIOCHI OLIMPICI PARIGI 2024 - 5SENNA CERIMONIA INAUGURALE GIOCHI OLIMPICI PARIGI 2024cerimonia inaugurale dei giochi olimpici di parigi del 1924SENNA CERIMONIA INAUGURALE GIOCHI OLIMPICI PARIGI 2024 - 2

Ultimi Dagoreport

simone canettieri giorgia arianna meloni

DAGOREPORT - MASSÌ, CON I NEURONI SPROFONDATI NELLA IRRITABILITÀ PIÙ SCOSSA, ARIANNA MELONI AVEVA URGENTE BISOGNO, A MO’ DI SOLLIEVO, DELL’ARTICOLO DI DEBUTTO SUL “CORRIERONE” DI SIMONE CANETTIERI - MESSA DALLA SORELLA GIORGIA A CAPO DELLA SEGRETERIA DI FDI, ARIANNA NON NE HA AZZECCATA UNA - ALLA PARI DI QUALSIASI ALTRO PARTITO DI MASSA, OGGI FDI SI RITROVA ATTRAVERSATO DA UNA GUERRIGLIA INTESTINA FATTA DI COLPI BASSI, RIPICCHE E SPUTTANAMENTI, INTRIGHI E COMPLOTTI – DALLA SICILIA (CASINO CANNATA-MESSINA) A MILANO (AFFAIRE MASSARI-LA RUSSA), FINO AL CASO GHIGLIA-RANUCCI, DOVE IL FILO DI ARIANNA SI È ATTORCIGLIATO PERICOLOSAMENTE INTORNO AL COLLO - CHE LA SORELLINA NON POSSIEDA LA ‘’CAZZIMMA’’ DEL POTERE, FATTA DI SCALTREZZA E ESPERIENZA, SE N'E' AMARAMENTE ACCORTA ANCHE LA PREMIER. E PUR AMANDOLA PIÙ DI SE STESSA, GIORGIA L’AVREBBE CHIAMATA A RAPPORTO PER LE SCELTE SBAGLIATE: SE IL PARTITO VA AVANTI COSÌ, RISCHIA DI IMPLODERE… - VIDEO

carlotta vagnoli flavia carlini

COME SIAMO POTUTI PASSARE DA ELSA MORANTE E MATILDE SERAO A CARLOTTA VAGNOLI? È POSSIBILE CHE SI SIA FATTO PASSARE PER INTELLETTUALI DELLE FEMMINISTE INVASATE CHE VERGAVANO LISTE DI PROSCRIZIONE ED EVOCAVANO METODI VIOLENTI E LA GOGNA PUBBLICA DIGITALE PER “FARE GIUSTIZIA” DEI PROPRI NEMICI? LA CHIAMATA IN CORREITÀ DEL SISTEMA EDITORIALE CHE HA UTILIZZATO QUESTE “VEDETTE” LETTERARIE SOCIAL DA MILIONI DI FOLLOWER PER VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ – VAGNOLI PUBBLICA PER EINAUDI, FLAVIA CARLINI HA VERGATO UN ROMANZO INCHIESTA SULL’ITALIA DEL GOLPE INFINITO PER SEM (FELTRINELLI) . MA SULLA BASE DI COSA? BASTA AVERE UN MINIMO SEGUITO SOCIAL PER ESSERE ACCREDITATI COME SCRITTORI O DIVULGATORI?

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DISGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…

italo bocchino giorgia arianna meloni

DAGOREPORT – PER QUANTO SI SBATTA COME UN MOULINEX IMPAZZITO, ITALO BOCCHINO NON RIESCE A FARSI AMARE DALLA FIAMMA MAGICA DI GIORGIA MELONI: LUI SI PRODIGA NELL'OSPITATE TELEVISIVE CON LODI E PEANA ALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, MA È TUTTO INUTILE: TROPPO CHIACCHIERATO E CON UN GIRO DI AMICIZIE DISCUTIBILI, L'EX DELFINO DI FINI NON ENTRA A ''PA-FAZZO CHIGI'' – LE SUE DICHIARAZIONI SIBILLINE SUL CASO GHIGLIA NON L’HANNO AIUTATO: HA SPECIFICATO, NON A CASO, CHE IL SUO INCONTRO CON  IL COMPONENTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY ALLA SEDE DI FDI È DURATO “VENTI MINUTI AL MASSIMO”, METTENDO IN DIFFICOLTÀ ARIANNA MELONI – SE È TANTO "IMPRESENTABILE", PERCHÉ NON LO CACCIANO DA DIRETTORE EDITORIALE DEL "SECOLO D'ITALIA"? SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI ESTROMETTERLO. MA QUANTI SEGRETI CONOSCE L’EX SANCHO PANZA DI FINI, APPASSIONATO DI INTELLIGENCE E VICINO A LOBBISTI CONSIDERATI IMPRESENTABILI DALLA FIAMMA MAGICA DELLA MELONA? - VIDEO

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…