lina souloukou

LINA, LA SPACCATUTTO DI TRIGORIA! DIETRO LA CACCIATA DI DE ROSSI CI SONO LE MANI DI FORBICE DI LINA SOULOUKOU, L’AD GIALLOROSSA CHE DECIDE PER I FRIEDKIN. E’ LEI CHE VOLEVA IMPORRE A “DDR” L’USO COL BILANCINO DI DYBALA PER NON FAR SCATTARE IL RINNOVO AUTOMATICO DELL’ARGENTINO - COME DAGO-RIVELATO LA GIRAFFONA GRECA HA LICENZIATO PERSONE CHE LAVORAVANO ALLA ROMA DA ANNI, PER RISPARMIARE CIFRE INFERIORI A UN MESE DI STIPENDIO DEGLI ALLENATORI A LIBRO PAGA – LA SCELTA DI JURIC “SUBAPPALTATA” A BEPPE RISO, AGENTE DEL TECNICO CROATO (E DI CRISTANTE E MANCINI). RISO È ANCHE AMICO DI FRANÇOIS MODESTO, OGGI DS AL MONZA E PER ANNI ALL’OLYMPIACOS DI CUI ERA PLENIPOTENZIARIA LINA SOULOUKOU…

DAGOREPORT

https://www.dagospia.com/rubrica-30/sport/trigoria-libertina-veleni-baldoria-nbsp-cacciata-dell-rsquo-ex-388620.htm

 

1 - CASO DYBALA E RAPPORTI DIFFICILI DE ROSSI LICENZIATO DAI FRIEDKIN TOCCA A JURIC RISOLLEVARE LA ROMA

Luca Valdiserri per il “Corriere della Sera” - Estratti

 

(…)

lina souloukou

Al di là dei risultati — una sola vittoria nelle ultime 11 partite — De Rossi paga però tre cose: la perdita di feeling con la Ceo Lina Souloukou; il caso-Dybala che ha sconvolto il mercato e lo ha costretto a cambiare l’idea di giocare con il 4-3-3; il modus operandi dei Friedkin, che si fidano ciecamente dei report fatti dai dirigenti che hanno messo a capo del club.

 

Non ci sono stati litigi splatter, ma le incomprensioni si sono sedimentate. De Rossi lascia da signore, come aveva fatto a Marassi, dove non si era lamentato di un rigore clamoroso non fischiato ai danni di Dybala.

 

Juric ha firmato fino a giugno 2025 per 2 milioni netti e con la clausola di un rinnovo automatico nel caso di conquista della qualificazione alla prossima Champions. Il maestro riconosciuto del tecnico croato è Gian Piero Gasperini, cioè difesa a 3, gegenpressing, duelli uomo contro uomo a tutto campo. Il debutto di Juric avverrà domenica, all’Olimpico, contro l’Udinese capolista a sorpresa. Un tifoso a Trigoria gli ha urlato «di far giocare solo quelli con le palle».

ryan friedkin lina souloukou roberto gualtieri incontro in campidoglio sul nuovo stadio della roma

 

La domanda numero uno sulla formazione riguarda Dybala, che deve giocare 14 partite per vedere rinnovato il suo contratto — con aumento dell’ingaggio — anche per la prossima stagione. Nell’ultima partita della sua gestione, a Marassi contro il Genoa, De Rossi aveva schierato la squadra con un 3-5-2, con l’argentino libero di spaziare dietro a Dovbyk, per togliergli compiti difensivi.

 

Cosa farà Juric? Di sicuro è stato preso per valorizzare soprattutto gli investimenti fatti sul mercato — vedi Soulé — e creare possibili plusvalenze come è successo in tutte le squadre che ha allenato. È cronaca e non commento, però, far notare che, in pochi mesi, De Rossi ha lanciato Svilar e Pisilli, che possono essere due pietre angolari della Roma futura o due assegni in bianco da incassare in caso di cessione.

de rossi dan ryan friedkin

 

Con questa mossa fragorosa, i Friedkin tagliano una volta per tutte il cordone ombelicale tra i tifosi della Roma e la storia della loro squadra. Il licenziamento di De Rossi (616 partite e 63 gol in maglia giallorossa) è il fallimento di un progetto solo presunto che coinvolgeva Capitan Futuro.

 

Adesso fanno ancora più rumore le parole di Francesco Totti, pochi giorni fa, che parlavano dell’amico De Rossi come «parafulmine» per l’esonero di Mourinho. La parola passa al campo, non ai sentimenti.

 

2 - L’AD SOULOUKOU E L’OSSESSIONE DEL CONTROLLO I FRIEDKIN MAI COSÌ LONTANI DALLA CITTÀ

Matteo Pinci per “la Repubblica” - Estratti

 

lina souloukou

L’esonero di De Rossi è semplicemente un riflesso. Lo specchio che restituisce l’immagine esatta della Roma di oggi. Il proprietario americano Dan Friedkin ha abbandonato la casa dei Parioli e s’illude di gestire una società in cui a comandare davvero oggi è una manager greca che per anni ha amministrato l’Olympiacos per il controverso armatore Evangelos Marinakis.

 

La cosa più importante per Lina Souloukou, 41enne amministratrice delegata arrivata ad aprile del 2023, è mantenere il controllo: quando ha ascoltato l’intervista di Totti a Sky, poco più di una settimana fa, ha creduto che qualcuno volesse toglierglielo dalle mani.

lina souloukou foto mezzelani gmt38

 

Agli occhi della manager greca, la frase «Daniele è un parafulmine» l’avrebbe ispirata proprio De Rossi: è questo che ha contestato all’allenatore, prima ancora dei risultati deludenti della sua Roma. Senza capire invece che quelle parole, il paragone con l’innominabile («Rischia di fare la fine di Mourinho») sono state il primo colpo alla credibilità stessa di De Rossi.

 

(…) Ma per la proprietà decide Lina Souloukou. E lei sceglie tra uomini di fiducia: a garantire per Juric è stato l’agente Beppe Riso, a presentarle Riso è stato François Modesto, per anni ds dell’Olympiacos di Lina, oggi al Monza, dove ha preso sei giocatori dello stesso Riso.

ivan juric

 

La manager greca ha licenziato persone che lavoravano alla Roma da anni, smantellato interi reparti, dalla comunicazione al marketing, per risparmiare cifre inferiori a un mese di stipendio degli allenatori a libro paga. Ad aprile la Roma annunciava il rinnovo di De Rossi senza avere l’accordo economico. Sono serviti tre mesi per trovarlo, ma il matrimonio che doveva durare tre anni non è arrivato ai tre mesi.

beppe riso

 

A De Rossi la proprietà, per bocca di Lina, voleva imporre di usare Dybala col misurino per non far scattare il rinnovo automatico, portandolo a dimissioni poi respinte dalla proprietà. Mentre totem come Bruno Conti si sono visti dimezzare stipendio e incarichi.

 

Non l’unico. Al punto che a Trigoria c’è chi ha adeguato un’orazione di Cicerone alla dirigente, dicendo: « Fino a quando dunque, Cati-Lina, abuserai della nostra pazienza?».

lina souloukou foto mezzelani gmt35lina souloukoulina souloukou gualtieri gravina foto mezzelani gmt28lina souloukou foto mezzelani gmt33lina souloukou gualtieri gravina foto mezzelani gmt25lina souloukou foto mezzelani gmt34

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli pietrangelo buttafuoco arianna giorgia meloni beatrice venezi nicola colabianchi nazzareno carusi tiziana rocca giulio base

''L’ESSERE STATI A CASA MELONI O DI LA RUSSA NON PUÒ ESSERE L’UNICO O IL PRIMO REQUISITO RICHIESTO PER LE NOMINE CULTURALI’’ - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: “SONO TRA LE ANIME BELLE CHE QUANDO GIORGIA MELONI HA VINTO LE ELEZIONI HA SPERATO CHE, AL POSTO DEL PLURIDECENNALE AMICHETTISMO ROMANO DI SINISTRA SI AVVIASSE UN METODO, DICIAMO SUPER-PARTES, APERTO (MAGARI ANCHE SOLO PER MANCANZA DI CANDIDATI) E TESO A DELINEARE UNA CULTURA LIBERALE LEGATA AL PRIVATO O ALLE CONFINDUSTRIE DEL NORD… POVERO ILLUSO. IL SISTEMA È RIMASTO LO STESSO, APPLICATO CON FEROCE VERIFICA DELL’APPARTENENZA DEL CANDIDATO ALLA DESTRA, MEGLIO SE ROMANA DI COLLE OPPIO, PER GENEALOGIA O PER ADESIONE, MEGLIO SE CON UNA PRESENZA AD ATREJU E CON UN LIBRO DI TOLKIEN SUL COMODINO - LE NOMINE DI GIULI, BUTTAFUOCO, CRESPI, VENEZI, COLABIANCHI, BASE & ROCCA, IL PIANISTA NAZARENO CARUSI E VIA UNA INFINITÀ DI NOMI NEI CDA, NELLE COMMISSIONI (IN QUELLA PER SCEGLIERE I 14 NUOVI DIRETTORI DEI MUSEI C’È SIMONETTA BARTOLINI, NOTA PER AVER SCRITTO "NEL BOSCO DI TOLKIEN, LA FIABA L’EPICA E LA LINGUA") 

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA…