inter milan champions league

MILANO, QUANTO VALI? - IL MILAN DEVE DIMOSTRARE DI MERITARSI LA CHAMPIONS, L’INTER SE È DA PRIMO POSTO - AI ROSSONERI SERVE UNA VITTORIA CONTRO IL LIVERPOOL (E UN PARI TRA PORTO E ATLETICO MADRID) – L’INTER DI SCENA A MADRID CONTRO IL REAL (SENZA BENZEMA E BALE): ANCHE SE I “BLANCOS” NON SONO PIÙ LA CORAZZATA DI UNA VOLTA, SERVIRÀ UN’IMPRESA PER I NERAZZURRI, CHE NON VINCONO AL BERNABEU DAL 1967…

1 - MILAN, UNA NOTTE DA IBRA LA SPINTA DI SAN SIRO PER DOMARE IL LIVERPOOL

Carlos Passerini per il “Corriere della Sera”

 

LIVERPOOL MILAN

Aggrappati a Ibra. Come prima, più di prima. Perché dopo Calabria, Kjaer, Giroud, Rebic e Pellegri, ieri s' è fermato anche Leao. «Piccola lesione muscolare del bicipite femorale», la diagnosi. Colpa di una botta alla coscia presa contro la Salernitana sabato: sembrava poca roba, invece il portoghese tornerà forse per il duello scudetto di sabato 19 col Napoli, non prima. 

 

liverpool milan

Per stasera contro il Liverpool quindi niente da fare: assenza pesantissima, vista anche la crescita sbalorditiva di Rafa, sempre più centrale nella manovra offensiva rossonera. La cattiva sorte s' accanisce quindi sul Milan, azzerandogli o quasi l'attacco nella notte che vale una stagione. Là davanti di fatto resta ora solo il quarantenne Ibrahimovic, che in rosa non ha più un potenziale sostituto di ruolo. 

maignan liverpool milan 4

 

Significa, molto semplicemente, che dovrà stringere i denti e fare da sé fino alla sosta. Stasera va a caccia del gol più vecchio in Champions e Pioli gli affiancherà Messias, confidando che il brasiliano ripeta lo show di Madrid che ha consentito al Milan di giocarsi un'ultima chance. «Io trasformo la sofferenza in energia» ha detto Ibrahimovic alla Rai da Fazio, ma la verità è che notizia peggiore dell'infortunio di Leao non poteva esserci, alla vigilia del dentro o fuori di Champions che mette in palio l'accesso agli ottavi e che vale una quindicina di milioni di euro, budget fondamentale per provare a rinforzarsi sul mercato di gennaio.

ibra esulta dopo un gol del milan

 

 San Siro sarà tutto esaurito, come nelle vecchie notti di Champions, prima dei sette anni di buio: saranno in 57 mila a spingere il Diavolo verso un'impresa che però potrebbe non bastare. La classifica del gruppo della morte è apertissima, gli unici sereni sono proprio i Reds che con 15 punti su 15 sono già primi. I rossoneri devono innanzi tutto vincere e vedere cosa accade in Porto-Atletico. 

 

maignan liverpool milan 1

Se finisce pari, passa il Milan. Altrimenti l'unica possibilità è che vincano i madrileni, anche se lì poi sarà decisiva la differenza reti. Insomma: una partita da giocare fino alla fine. «Niente calcoli, per batterli servirà lucidità e determinazione» spiega Pioli, che a differenza di molti milanisti non vede come una disgrazia - e ci mancherebbe - l'eventuale qualificazione all'Europa League, automatica in caso di terzo posto: «Se sarà così la affronteremmo nel modo migliore, ma adesso quello che conta è la partita col Liverpool. 

 

maignan liverpool milan 7

Vogliamo capire dove siamo arrivati affrontando una delle squadre migliori al mondo. La partita d'andata ci ha insegnato molto». Verissimo, perché da allora il Milan in Champions è maturato parecchio: dopo le tre sconfitte iniziali è andato in crescendo e ha ottenuto poi un pari e una vittoria. Ma è evidente che molto stasera dipenderà da che tipo di Liverpool sarà: «Ho 5 partite in 14 giorni, farò turnover» la promessa di Klopp. Se dice la verità, meglio. Ma per centrare l'impresa servirà comunque il Diavolo delle grandi notti.

 

2 - RIVOLUZIONE ANTI REAL, LA MISSIONE DELL'INTER PER PUNTARE AL PRIMATO

Guido De Carolis per il “Corriere della Sera”

 

inter real madrid 1

Il primo posto e non solo. La parte più importante della missione dell'Inter a Madrid è un'altra, capire se il calcio italiano può tornare nel salotto d'Europa, non da cameriere ma da invitato di pari livello. Nella storia centenaria dei nerazzurri c'è un unico successo al Santiago Bernabeu con il Real, nel secolo scorso: 1 marzo 1967, 2-0 nei quarti di finale di Coppa Campioni, ripetersi nel nuovo millennio sarebbe un'impresa.

inter real madrid 6

 

 Il Real Madrid non è più l'invincibile armada di qualche anno fa, ci sono altre potenze dominanti in Europa. I blancos hanno avviato una ricostruzione tecnica e dello stadio, un immenso cantiere sovrastato da tante gru. Sotto la guida di re Carlo Ancelotti il nuovo corso è partito al meglio: primo posto nella Liga e nel girone di Champions.

inter real madrid 7

 

 L'Inter staccata di due punti (entrambe sono già qualificate) per passare davanti e guadagnarsi un posto da testa di serie agli ottavi ha un'unica chance: sbancare Madrid. «L'Inter sta mostrando un ottimo calcio, finora ha ottenuto buoni risultati, ci giocheremo il primato nel gruppo e lo faremo al Bernabeu. Sarà una partita interessante», concede un serafico Ancelotti. Stare sulla panchina del Real è sempre faticoso, vincere un obbligo istituzionale.

inter real inzaghi brozovic

 

 «Non posso dire che siamo favoriti per la vittoria finale della Champions, ma possiamo competere con tutte. Al Real devi sempre pensare a vincere, non puoi mai fermarti», la sintesi del tecnico. Rovesciare la monarchia spagnola al Bernabeu e togliere il primo posto al Real sarebbe un colpo rivoluzionario per l'Inter, decisa e convinta di poter chiudere il girone di Champions al primo posto. 

inter real

 

Ancelotti è reduce da otto successi (e undici risultati utili) consecutivi, ha un Vinicius in stato di grazia e non può bastare l'assenza di Benzema per sbilanciare la sfida. Inzaghi lo sa, si presenta alla tavola non da intruso ma con il vestito della festa, perché l'Inter vive lo stesso momento del Real e viene da nove successi nelle ultime 11 gare, ha un attacco esplosivo (mancherà Correa) e una difesa chiusa a doppia mandata, pur senza De Vrij. «Giocheremo con personalità e fiducia, sapendo che abbiamo fatto qualcosa di importante visto che erano 10 anni che non passavamo il turno. 

 

inter real madrid 2

Un esame di laurea? A Madrid l'Inter ha vinto una sola volta. Ci saranno insidie, abbiamo grandi motivazioni e voglia di fare bene. È una partita cui teniamo molto», sottolinea Inzaghi. Più esplicito e fiducioso Ivan Perisic, tra i migliori in questa stagione. «Vogliamo finire il girone al primo posto». Il croato, in scadenza a giugno, resta evasivo sul rinnovo: «Non mi piace parlare del futuro, ma tra un paio di settimane ci vedremo per discuterne». Conta vincere stasera, tenere testa al Real Madrid, dimostrare di poter competere in Europa. «All'andata meritavamo qualcosa in più. Veniamo a giocare un buon calcio», la promessa di Inzaghi. Non è poco, il rilancio dell'Italia nelle coppe passa da partite così.

inter real madrid 3inter real madrid 4

Ultimi Dagoreport

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…