mourinho roma vitesse

MOURINHO E “LA SUA STRANA OSTINAZIONE DI SBAGLIARE SISTEMATICAMENTE LA FORMAZIONE INIZIALE” – DOTTO COMMENTA IL PARI DELLA ROMA CON IL VITESSE CON ABRAHAM CHE NEL RECUPERO TROVA IL GOL CHE VALE I QUARTI DI CONFERENCE LEAGUE: "SE LA ROMA È QUESTA, MEGLIO NON FARSI TROPPE ILLUSIONI.  SQUADRE COME IL LEICESTER E IL MARSIGLIA SONO UNA SPANNA SOPRA I GIALLOROSSI" – ZANIOLO FISCHIATO - MOU IN VISTA DEL DERBY DI DOMENICA: "NON SONO CONTENTO PERCHÉ LA LAZIO STA FUMANDO LA SIGARETTA CON SARRI E NOI…”

LA VERA STAR E’ IL PUBBLICO

Giancarlo Dotto per il “Corriere dello Sport”

 

mourinho

Non c’è Roma senza sofferenza, sofrimento per dirla alla portoghese. Sarà questo che piace ai suoi incredibili tifosi, mettiamola così, meglio metterla così, se no ci sarebbe di che trapanarsi il cranio. In una notte di masochismo estremo la Roma si aggiunge così all’Atalanta, meravigliosa anomalia di un calcio italiano che a livello di club non sa stare in Europa con decenza. Indecente la Roma per due terzi di partita, bisognosa come sempre di prendersi la sberla che ti fa quasi morire per ricordare di essere viva e acchiappare il risultato là dove solo i cuori forti reggono. Squadra che riesce a credere a se stessa solo quando c’è poco di credibile.

 

Per lunghi tratti senza capo né coda, gli resta solo un po’ di cuore da mettere nella graticola. Si qualifica la Roma, lasciando il retrogusto amaro di una squadra raccogliticcia, che forse vorrebbe ma non può, e non ha un’idea di gioco cui rifugiarsi. Sarà bene non darsela a bere, i quarti di finale sono il minimo storico in una competizione che, forse, solo adesso, troverà una qualità degna di essere raccontata. Squadre come il Leicester e il Marsiglia sono, per essere chiari, una spanna sopra i giallorossi. Se la Roma è questa, meglio non farsi troppe illusioni. 

 

ROMA VITESSE 4

  L’unica vera star di questa squadra sono i tifosi. Commoventi per quanto disponibili a farsi infiammare e illudere da nulla e questa Roma non è capace nemmeno di quel nulla. Straordinari anche ieri sera fino in fondo, quando l’unico rumore obiettivamente generabile era quello dei fischi. Capaci invece di cantare, Dio li benedica. L’altra star è Josè Mourinho, che al momento si manifesta nella gestione della parola. Con una strana ostinazione tutta da indagare, quella di sbagliare sistematicamente la formazione iniziale (scelte troppo incomprensibili per tentare di comprenderle, come insistere su questo Maitland, giocatore lunare e indecifrabile, o lasciare in panchina El Shaarawy). Come se avesse bisogno, Josè, di mettere insieme ogni volta due o tre sfondoni per darsi la conferma che di questo si tratta, salvo poi darsi a una drammatica revisione nel secondo tempo, quando potrebbe essere tardi per rimediare. Rimedia anche questa volta il solito Tammy, una delle poche certezze di questa incompiuta.

 

ROMA VITESSE 1

Se questa è la Roma, e la Roma è questa, il derby, tra poche ore è quanto di peggio potesse capitare, il più perturbante degli animali. Match che si annuncia denso di temporali contro una Lazio in fiducia, strapiena di talento che sembra aver trovato un modo di stare insieme. La Roma non è protetta dal gioco, chimera lontanissima, ma nemmeno dal talento.

 

Quei pochi talenti sono monconi di una squadra costruita male, disallineata in tutto, nei movimenti e nei reparti. Una squadra che si regge su alcune figure, i due inglesi, Smalling dietro, Tammy davanti, quel cervellone di Miki, fino a che gli regge la pompa, una tenuta difensiva almeno quella decente. Basterà per il derby? Molto difficile.

 

ROMA VITESSE

La cattiva notizia? Zaniolo. Mai pervenuto. Nullo. È ormai da troppo tempo un’evocazione nel deserto, forse un’invocazione. Spalle alle porta è un giocatore inutile, il ritratto dell’impotenza. 

 

 

 

MOURINHO

Da corrieredellosport.it

 

La Roma con grande fatica si qualifica ai quarti di finale di Conference League. La squdra di José Mourinho dopo aver subito il gol del Vitesse con Vittek è riuscita a trovare la rete del pareggio con Abraham al 90', che nella doppia sfida le ha permesso di superare il turno e approdare ai quarti. Al termine del match José Mourinho è intervenuto ai microfoni di Sky Sport.

 

 

MOURINHO PINTO

I gol agli ultimi minuti?

“Abbiamo dei limiti, però qualche mese si parlava di noi e si diceva che non avevamo capacità di riuscire a controllare un risultato tipo contro la Juventus, adesso si parla che abbiamo capacità di resistere, abbiamo qualità ma non penso che sarà una cosa eterna. In questo momento c’è quest’aura positiva, sono 8-9 partite che non perdiamo. Stavamo 1-0, era una situazione rischiosa, altre squadre avrebbero difeso per andare ai supplementari, mentre noi abbiamo cercato di chiuderla nei 90’.

 

Il Vitesse è stato bravo, c’è questa tendenza a dire che sono scarsi ma io ti dico che non conoscevo il nome di Letsch prima della partita, ti dico che è bravissimo. Loro hanno giocato in maniera fantastica, i tre difensori e il posizionamento di Dasa è merito loro. Sono contento perché abbiamo passato il turno, non sono contento perché la Lazio sta fumando la sigaretta con Sarri e noi abbiamo giocato con tanti giocatori che giocheranno domenica. Letsch è un bravo tecnico”.

 

Andava giocata così per passare il turno?

jose mourinho 1

“Volevamo vincere la partita, non abbiamo giocato per pareggiarla. Ci sono stati pochi giorni di lavoro, però l’abbiamo preparata per vincerla. Fino allo 0-1, che è merito fantastico di Wittek, la partita non voglio dire che era controllata, però Rui Patricio cosa ha fatto? All’intervallo ho detto ai miei giocatori che dovevamo controllare le palle inattive, andare sul difensore loro che lanciava in profondità e poi non dovevamo essere squilibrati. I due attaccanti hanno perso tutte le palle, abbiamo perso tutte le palle, così come a centrocampo, così come i terzini.

 

Non abbiamo fatto una bella partita dal punto di vista tecnico, il problema è tecnico e non tattico. I miei difensori hanno difeso bene, poi abbiamo avuto carattere nel giocare una partita che sta al limite, guardate Ajax-Benfica. Siamo stati in quella linea di poter concedere un gol ma ci abbiamo provato, penso che alla fine mi dispiace per loro, non abbiamo meritato al 100% però nelle due partite posso dire che la storia è finita. Adesso pensiamo al derby, ho detto che Sarri ha fumato la sua sigaretta oggi, io invece andrò a casa a preparare la partita”.

 

FRIEDKIN MOURINHO

 

 

ivan zazzaroni giancarlo dotto foto di bacco (2)giancarlo dotto foto di bacco (2)

mourinho zaniolo

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…