borja mayoral samp inter

ORIZZONTI DI BORJA – LA ROMA SBANCA CROTONE CON UNA DOPPIETTA DI UNO SCATENATO BORJA MAYORAL E SI AVVICINA ALL’INTER CHE FINISCE KO CONTRO LA SAMP – IL BRACCIO DESTRO DI CONTE ORIALI ENTRA IN CAMPO PER CALMARE BARELLA GIA’ AMMONITO: POLEMICHE - BIASIN: “È INUTILE STAR LÌ A FARE TROPPI RAGIONAMENTI: L'INTER È LUKAKU-DIPENDENTE. E QUANDO DIPENDI DA UN SOLO GIOCATORE NON È MAI UNA BELLA NOTIZIA” – DOMENICA ALL’OLIMPICO C’E’ ROMA-INTER - VIDEO
 

 

Da goal.com

 

crotone roma

Con Dzeko in panchina, Borja Mayoral non lo fa rimpiangere e la Roma sbanca con autorità lo Scida contro il Crotone (1-3). L'attaccante iberico è decisivo nel successo contro i calabresi: una doppietta (e un rigore procurato trasformato da Mkhitaryan) per lanciare un segnale all'ambiente; quando c'è da far rifiatare il bosniaco, si può fare affidamento su di lui.

 

Fonseca lancia Perez e Borja Mayoral dal 1' e preferisce Villar a Veretout, mentre Stroppa conferma Messias e lo fa affiancare da Simy.

 

Il Crotone cerca di fare subito la partita, la Roma, invece, pressa alta per cercare di rubare subito il pallone. Primi minuti scorrono via senza grandi sussulti, ma i giallorossi al primo vero affondo passano.

 

Grande apertura di Villar per Mkhitaryan che scappa via sulla fascia e poi crossa con il sinistro, Borja Mayoral non può sbagliare solo dinanzi a Cordaz. La Roma si conferma squadra con una partenza sprint: 8 gol nei primi 15', più di ogni altra formazione della massima serie. Difesa del Crotone decisamente rivedibile nella circostanza con Cuomo in ritardo. Prima rete in trasferta per l'attaccante iberico, settimo assist per l'armeno, miglior assist-man della A, fin qui. Il Crotone abbozza una reazione, ma la difesa giallorossa regge.

borja mayoral

 

Allo scoccare del quarto d'ora primo tiro verso la porta del Crotone: conclusione rasoterra di Simy che finisce a lato. Poco prima della mezz'ora ci prova ancora il portoghese, ma il suo colpo di testa termina a lato. L'occasione più ghiotta arriva dopo con Messias, l'uomo cardine della formazione calabrese, che scappa via in velocità e poi conclude forte, ma centrale, Pau Lopez non perfetto, ma efficace, poi Simy manda a lato.

 

Sull'azione successiva arriva il raddoppio della Roma con Borja Mayoral che conclude forte dai 25 metri, palla sotto la traversa, nulla da fare per Cordaz. I giallorossi insistono e poco dopo si guadagnano un rigore ancora con lo scatenato Borja Mayoral per fallo di Golemic. Con Veretout, Dzeko e Pellegrini out dal dischetto si presenta Mkhitaryan che non sbaglia e segna il suo ottavo gol in stagione. La Roma gestisce senza problemi (grande prova di Cristante in mezzo al campo) e chiude il primo tempo sul punteggio di 0-3 non prima che Borja Mayoral non sfiorasse addirittura la tripletta.

fonseca

 

Nella ripresa, subito un cambio per Stroppa con Vulic al posto di uno spento Pedro Pereira. Molina va sulla fascia. I giallorossi, nonostante i tre gol di vantaggio, insistono e ci provano dalle palle inattive: pericoloso Ibanez su angolo, ma la mira non è precisa. Fonseca, poi, pensa alla gara di domenica prossima contro l'Inter e fa rifiatare alcuni giocatori: escono Mkhitaryan e Ibanez, entrono Kumbulla e Pellegrini. Appena entrato il centrocampista italiano si rende subito pericoloso, ma Cordaz è attento sul diagonale mancino. Il Crotone ci prova con generosità e trova il suo primo gol della storia contro i giallorossi in A: lo segna Golemic (seconda rete consecutiva dopo quella contro l'Inter) bravo a girare di testa su assist di Messias. Per la prima volta in questo campionato la Roma ha subito gol su sviluppo di calcio d’angolo. I calabresi spingono nel finale approfittando del calo dei giallorossi con la mente già all'Inter, sfiorano il gol nel finale con Simy (leggerezza di Mancini), ma non riescono segnare ancora. Dopo quattro minuti di recupero fischio finale di Piccinini: 1-3 per i giallorissi.

 

La Roma, nonostante il turnover e le assenze, vince da grande squadra, attenta e concentrata in difesa, abile a far girare il pallone in mediana con grande pressing dei centrocampisti, letale in attacco con Mayoral e Mkhitaryan in grande spolvero. Tre dati impressionano: su 27 trasferte con Fonseca in panchina i giallorossi hanno segnato almeno 3 gol in 11 circostanze, l'approccio ai match con 28 reti segnate nei primi tempi, 8 reti nel primo tempo e soprattutto 10 vittorie sulle ultime 10 squadre della classifica (manca solo lo Spezia).

oriali samp inter

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HA VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…