urbano cairo palio di siena la7

IL PALIO DI CAIRO - ALBERGHI STRAPIENI E LA DIRETTA SU LA7 (URBANETTO HA SGANCIATO 135MILA EURO) CON LA TELECRONACA DI “PIGI” PARDO: DOPO TRE ANNI DOMANI A SIENA TORNA LA STORICA SFIDA TRA CONTRADE SOSPESA A CAUSA DELLA PANDEMIA  - LA LEZIONE DI “ACETO”, IL MARADONA DEI FANTINI: “È IMPREVEDIBILE, PUÒ VINCERE CHIUNQUE. I FANTINI? OGGI ARRIVANO CON CERTI MACCHINONI, GIRANO TANTI SOLDI, TROPPI. IL PALIO LO FA IL POPOLO, NON I…”

1 - IL PALIO DEL COVID

Giuseppe Salvaggiulo per “la Stampa”

 

palio di siena

«A noi non fai paura/rospaccio spazzatura». Sono le tre, la vernaccia non è più un'opinione ma alla prosciutteria Da Pretto, dietro piazza del Campo, il pranzo della Chiocciola è ancora al chilometrico tagliere di antipasto. Si celebra il successo nella prova mattutina.

 

Al Palio mancano ancora due giorni e quattro prove, ma tanto basta a infierire sui nemici della Tartuca («Rospaccio!»), che a questo giro non corrono. Tra le due contrade c'è perfino un contenzioso al Tar sui confini territoriali stabiliti dalla governatrice Violante di Baviera nel 1729 e il Comune ha emanato un'ordinanza ad hoc per vietare canti provocatori che potrebbero degenerare. «So big, so crazy, like a travel into the past», se la ridono nel tavolino accanto i norvegesi Andreas e Valery.

 

È qui la festa. Il Palio, tre anni dopo. Solo la Seconda guerra mondiale aveva causato un'analoga privazione, in cinquecento anni. «Palio di ripartenza: mai vista tanta gente», esulta Fulvio Bruni, amministratore del consorzio. Clima elettrico e nervoso.

 

palio di siena

Mezza città in ferie per tutta la settimana. Ricamatrici contradaiole al lavoro sui giubbetti di seta del fantino e sulle armature del duce (se non pesa almeno 90 chili, soccombe). Alberghi strapieni. Ovunque tavolate da 1800 posti. Fino a 30mila euro per una terrazza su piazza del Campo, 350 euro per un posto in gradinata. Vip attesi: il cantautore Bennato e l'onorevole Tajani, il mago Silvan e il senatore Picchi.

 

Palio ai tempi del Covid, in ogni caso. E non solo per la defezione in extremis del decano mossiere Bartolo Ambrosione.

Pronte 5 postazioni sanitarie, 17 ambulanze (una speciale da 30mila euro per curare i cavalli e tacitare gli animalisti), un centinaio di soccorritori, 500 agenti per la sicurezza, tiratori scelti sui tetti e nuove regole di deflusso per le 15mila persone attese nel cuore della piazza, dove si entra gratis e il distanziamento sociale è una categoria metafisica.

 

L'Asl consiglia mascherine almeno per fragili e anziani.

palio di siena vittoria della selva nel 2019

Mascherine contate ieri, da mattina a sera: due, e lontanamente chirurgiche. Eppure il tasso di positività dei tamponi è triplicato in un mese e raddoppiato in due settimane, fino al 26%. Ma nei giorni del Palio altro non conta: non il Covid, non il Montepaschi. Ancora inguaiato dopo dieci anni, dopo l'annuncio dell'ennesimo aumento di capitale da 2,5 miliardi ha perso in Borsa quasi il 20% in due giorni. Tre anni di astinenza rendono speciale il Palio di domani. Accreditati giornalisti turchi e cinesi, presenti una dozzina tra consoli e ambasciatori. La Rai l'ha snobbato, riducendo l'offerta per trasmetterlo da 120mila euro l'anno a 70mila e derubricandolo su Rai5. Cairo se l'è assicurato con un blitz: 135mila euro per farne su La7 un evento con storytelling parasportivo.

 

palio di siena vittoria della selva nel 2019

Chi vince entra nella storia e l'incertezza è massima. Otto cavalli su dieci esordienti, e nessuno ha mai vinto prima. Per ingaggiare i fantini migliori aste fino a 400mila euro. Il sorteggio dei cavalli (barberi, nella nomenclatura senese) rende favorite Istrice, Torre e Chiocciola. Ma molto dipenderà dalle alleanze trasversali. Ieri nella prova serale sono volati i primi calci: per chi non ha chance di vittoria, la goduria massima è far perdere la contrada nemica, sabotandola in partenza.

 

Tre contrade pagano ora la squalifica maturata nell'ultimo Palio pre Covid.

 

palio di siena su la7 3

Tra queste il Nicchio, la contrada del sindaco Luigi De Mossi. Avvocato di fama e civico del centrodestra non detestato dal Pd, per disegnare il drappellone da assegnare al vincitore ha scelto l'artista inglese Emma Sergeant: «È espressionista ma mi è piaciuta anche se io da collezionista preferisco l'informale». La scelta dell'artista è un potere assoluto e insindacabile del sindaco. Di stampo rinascimentale, previsto da una specifica norma del regolamento del Palio. Un testo di 105 articoli più allegati per tramandare una tradizione refrattaria al gender fluid: c'è la tribuna degli uomini e quella delle donne, anche a pranzo si va separati. E solo due fantine in 500 anni. In questi giorni, tra le contrade linguaggio e simbologia virano sul bellico.

palio di siena su la7 1

 

«Il Palio è una guerra figurata - spiega il sindaco - e le cariche nelle contrade sono non casualmente di tipo militare: capitano, tenente. I fantini capitani di ventura se non assassini. Ma la pandemia qualcosa ha cambiato, è stata una cesura sentimentale». Con le sedi in lockdown, le contrade hanno potenziato l'aspetto sociale e mutualistico: assistenza informatica, distribuzione di mascherine porta a porta, spesa a domicilio, controllo del territorio. Più impegnati i giovani, persi alla causa parecchi anziani. Oggi altre due prove, omaggio alla Madonna di Provenzano a cui è dedicato il Palio e cene propiziatorie in tutta la città. Domani messa del fantino e corteo storico, fino ai fatidici 75 secondi per sublimare tre anni di attesa.

 

2 - LA LEZIONE DI ACETO

Giuseppe Salvaggiulo per “la Stampa”

 

palio di siena su la7 2

«La differenza quest' anno si vede guardando la piazza, la gioia, l'entusiasmo», spiega Andrea Degortes, in arte Aceto. Classe '43, sardo di origini, adottato dalla contrada dell'Oca, primo Palio nel 1964 con il soprannome di Penna Nera, è il Maradona dei fantini, celebrato in tutto il mondo per le 14 vittorie.

 

Che cosa ha rappresentato per Siena la sospensione per la pandemia?

«Siena offre poco, questa è la festa del popolo, è la vita dei senesi. Prima c'erano il Montepaschi e il Palio, ora il Monte non c'è più e in questi anni non c'era nemmeno il Palio. Quindi mancava la vita».

 

Com' è questo Palio?

«Il Palio è meraviglioso perché nessuno ci capisce niente. È imprevedibile. Tutti fanno mille pronostici, ma poi tutto va alla rovescia».

 

ACETO ANDREA DEGORTES

Come mai?

«Perché non servono a niente. Qui non è come il campionato di calcio, che possono vincere tre o quattro squadre. Qui può vincere chiunque».

 

Conta più il cavallo o il fantino?

«Direi 50 e 50. Forse il 60% se il fantino è bravo».

 

Come sono i fantini oggi?

«Bravi tecnicamente, perché questa è una corsa difficile e pericolosa. Ma non basta, perché qui bisogna anche saper sopportare questo popolo».

 

In che senso?

ACETO ANDREA DEGORTES 2

«Il popolo esige. Tutti vogliono vincere, ma vince solo uno. E i fantini rischiano sempre di prendere qualche manata, qualche schiaffone».

 

I fantini oggi sono diversi da voi?

«Quelli di oggi sono meno preparati di quarant' anni fa. Noi avevamo più fame.Ora arrivano con certi macchinoni evidentemente girano tanti soldi, troppi».

 

C'è troppo professionismo?

«Io mi arrabbio perché non hanno rapporto con il popolo. Io, oltre che bravo a cavallo, l'avevo. Il Palio lo fa il popolo, non i dirigenti delle contrade che maneggiano i soldi».

 

Sono mercenari?

«No, ma non hanno capito la città, la gente di Siena dove il presidente della Repubblica e l'ultimo spazzino sono uguali». 

palio di siena su la7 4ACETO ANDREA DEGORTES 4palio di siena su la7 5

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”