"RITIRARMI? E' UNA POSSIBILITA' PERO' HO PAURA CHE LE CORSE MI MANCHERANNO MOLTO..." - VALENTINO ROSSI ALLA PRESENTAZIONE DELLA YAMAHA FA INTRAVEDERE IL SUO "HORROR VACUI" E ANNUNCIA CHE DECIDERA’ DEL SUO FUTURO IN ESTATE: "LA MOTIVAZIONE DIPENDE DAI RISULTATI, NON SONO PIU' GIOVANE, CORRO DA 25 ANNI E QUESTA VITA PUO' DIVENTARE MOLTO PESANTE. NON SONO SORPRESO DALLA DECISIONE DELLA YAMAHA. HANNO FATTO LA SCELTA PIÙ LOGICA, VIÑALES E QUARTARARO SONO STATI PIÙ VELOCI DI ME…"

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Matteo Aglio per “la Stampa”

valentino rossi valentino rossi

 

I flash scattano all' unisono e investono Valentino non appena la serranda del box Yamaha si apre. Un rituale che Rossi conosce bene: la tuta immacolata, la moto con i nuovi colori e un sorriso di circostanza.

 

Sembra un normale inizio anno, ma sarà l' ultimo per il Dottore nella squadra in cui ha passato 15 anni della sua carriera: nel 2021 non ci sarà più posto per lui. Viñales e Quartararo saranno il futuro e il Dottore dovrà passare nel team Petronas se vorrà continuare una storia che si sta avvicinando al finale.

 

Valentino, è stato sorpreso quando Yamaha le ha chiesto di decidere il suo futuro prima ancora dell' inizio della stagione?

valentino rossi valentino rossi

«Sinceramente no, ho iniziato a pensare a questa eventualità dallo scorso ottobre. Le prestazioni di Quartararo sono state impressionanti al suo debutto in MotoGp e questo ha cambiato le carte in tavola, altrimenti avrei avuto più tempo per pensare. I risultati in pista fanno la differenza e i miei nel 2019 non sono stati buoni».

 

Si è sentito tradito?

«Hanno fatto la scelta più logica, Viñales e Quartararo sono stati più veloci di me. Non credo che mi abbiano mancato di rispetto perché non mi hanno lasciato a piedi, ma offerto una moto uguale a quelle ufficiali, solo in un altro team.

 

Due anni fa avevo risposto di sì alla stessa domanda, ero sicuro di volere continuare a correre, questa volta non ero pronto a farlo. La cosa peggiore sarebbe stato rimanere solo per tenere il mio posto e poi scoprire di non essere più competitivo».

 

Pesano i 41 anni che compirà il 16 febbraio?

«Non sono più giovane, corro da 25 anni e questa vita può diventare molto pesante. Nella MotoGp attuale devi fare sacrifici tutto l' anno, l' 85% del tempo è occupato da allenamenti in moto e in palestra, da pubbliche relazioni, da eventi».

 

Come si riesce a sopportare?

valentino rossi francesca sofia novello valentino rossi francesca sofia novello

«Correre è un grande stress per tutti, ma se ti chiami Valentino Rossi lo è ancora di più. Non fraintendetemi, ma per me un gran premio è una rottura continua fatta di impegni, tifosi, non posso neanche camminare per il paddock. L' unica cosa che mi piace è andare in moto».

 

Semplicemente andare in moto?

«No, correre ed essere competitivo, lottare almeno per il podio. La mia motivazione per continuare nasce dai risultati, senza è meglio smettere. Ora sono padrone del mio destino e del mio futuro, posso decidere».

 

Quando lo farà?

«Ho tempo, nessuna fretta.

Aspetterò di scoprire il mio livello e quando sentirò di essere pronto deciderò. Penso che potrò farlo durante l' estate, ma non voglio fissare una data».

 

Ritirarsi pur essendo competitivo è un' idea che non la sfiora?

«È una possibilità, sarebbe bello smettere andando ancora molto forte. Però ho paura che la MotoGp e le corse mi mancheranno molto, anzi ne sono sicuro, per questo il mio obiettivo è continuare nel caso fossi competitivo».

 

Però, per farlo, dovrebbe accettare di andare in seconda squadra.

«Yamaha mi ha garantito lo stesso supporto e la stessa moto che ho ora, quindi si tratterebbe solo di cambiare i colori della carena. Il team Petronas è un' ottima struttura, molto seria, e per me sarebbe importante restare sulla M1. Per un pilota non è mai facile cambiare moto, ancora più per me in questo momento della carriera».

valentino rossi valentino rossi

 

Con la VR46 è già in Moto2 e Moto3, potrebbe entrare in MotoGp.

«L' idea mi piace, ma ci mancano i soldi per farlo (ride). Scherzi a parte, quella che abbiamo è la dimensione giusta per la nostra azienda, in MotoGp tutto diventa più difficile. Meglio affidarsi a Petronas».

 

Facciamo del fantamercato: chi vorrebbe come compagno di squadra: suo fratello Luca Marini o Lorenzo?

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«Ho sentito molto parlare di Jorge in questi giorni e io stesso ho insistito con Yamaha perché diventasse nostro collaudatore, sapevo sarebbe subito tornato veloce sulla M1. Sarebbe bellissimo riunire la squadra Rossi-Lorenzo dopo molti anni, ma il pilota che merita di più quel posto è quello che lo ha già, Franco Morbidelli».

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