invidia

L’INVIDIA E’ IL MOTORE DEL MONDO – MELANIA RIZZOLI: "NON E’ SOLO UN DISTURBO PATOLOGICO E IL VIZIO CAPITALE PIÙ DIFFUSO DELL'ERA DEI SOCIAL, LO SGUARDO MALEVOLO VERSO GLI ALTRI È ANCHE UNO STIMOLO A FARE MEGLIO E A EMERGERE...

MELANIA RIZZOLI per Libero Quotidiano

 

invidia

«L' invidia appartiene ai mediocri, agli inutili, ai falliti, a coloro che hanno bisogno di sminuire la vita degli altri per sentirsi appagati». Da "Frasi & Aforismi". Ma l'invidia è un peccato o una malattia? Sicuramente è un sentimento non sano, uno stato d' animo per cui, in relazione a un bene o una qualità posseduta da un altro, si prova dispiacere e astio, per non avere noi quel bene o quella qualità, e a volte il risentimento è tale da desiderare il male di colui che la possiede.

 

L' invidia di per sé è una emozione negativa, è la "stretta" che si prova quando si viene a sapere che un altro ci ha superato, una vera e propria sofferenza che nasce da un confronto perdente, in un campo che è ritenuto importante per la persona invidiosa, e può diventare un sentimento duraturo, evolvere cioè in uno stato di malessere, di malumore e di malevolenza perpetua verso la persona invidiata.

melania rizzoli

 

Tutti conoscono l' invidia, perché tutti l' hanno provata anche se nessuno osa confessarla, anzi, essa viene sempre negata di fronte all' evidenza, e spesso viene giustificata come ira o gelosia, perché tutti sanno che è una emozione meschina, la più infida e la più nascosta, in quanto ha in sé due elementi disonorevoli, ovvero l' ammissione di sentirsi inferiore e il tentativo di danneggiare l' altro senza gareggiare a viso aperto, ma in modo subdolo, vile e sotterraneo, con una ostilità negata, mascherata da commenti denigratori nel tentativo ossessivo di privare la persona invidiata proprio di ciò che la rende invidiabile.

 

invidia

Tradizionalmente si teme lo sguardo malevolo dell' invidioso, perfido e sottile, che non tutti riconoscono, e non a caso la parola latina invidia ha la stessa radice di "videre" ossia vedere, preceduta da "in" che implica inverso, ovvero vedere al contrario la realtà, e non a caso Dante Alighieri, nella Divina Commedia, mette gli invidiosi in purgatorio, con le palpebre cucite con fil di ferro, per chiudere gli occhi che invidiarono e gioirono alla vista dei mali altrui.

 

COLLEGHI E AMICI L' invidia non si prova per i grandi della terra, per le persone irraggiungibili, sarebbe uno sforzo ed un confronto inutile, ma insorge soprattutto verso chi è simile, per le persone che si considerano paragonabili come condizioni di partenza, e spesso il bersaglio di invidia diventano quelle più vicine, a cui si vuole bene, come compagni di classe, colleghi, ma anche amici o fratelli, perché dal punto di vista psicologico l' uguaglianza di opportunità rende doloroso l' essere o il diventare inferiori rispetto ai successi di una persona ritenuta uguale o minoritaria.

 

Perché lei sì e io no? Più il confronto è bruciante, astratto o sproporzionato, più la persona invidiosa invidia, diventa ostile, e desidera ferire, sminuire, denigrare e addirittura far del male alla persona invidiata, pur di annichilire il rivale, colpirlo con maldicenze, pregiudizi, cattiverie, costruire prove false al fine di dileggiarlo e danneggiarlo agli occhi dell' altro.

 

invidia

Se non stupisce che nella cultura cristiana l' invidia sia uno dei 7 vizi capitali, per la psicologia essa è considerata una debolezza emotiva del paziente, una frustrazione accompagnata da infelicità, da senso di inadeguatezza ed inferiorità, con un deficit grave di auto-valutazione. Non solo.

 

L' invidia viene considerata alla stregua di una malattia dolorosa, e gli scienziati che hanno analizzato con Risonanza Magnetica funzionale cosa accade nel cervello dei pazienti invidiosi, hanno constatato l' aumento dell' attivazione della corteccia cingolata anteriore e dorsale dell' encefalo (legate all' elaborazione del dolore fisico o sociale) tanto maggiore quanto più intensa era l' invidia che il partecipante diceva di provare, come anche il suo senso di esclusione.

 

OSTILITÀ Dunque l' invidia è dolorosa, ma è anche potenzialmente pericolosa per gli altri, dal momento che implica ostilità, è socialmente distruttiva, minaccia lo status quo e mette in dubbio la correttezza professionale, la legittimità delle scelte e la credibilità della persona invidiata. L' invidia però è velenosa per chi la vive, per chi la esprime cercando di sopraffare il senso di inadeguatezza, ed autoconvincendosi che il successo dell' altro non sia meritato, che si sia in possesso di qualità migliori, e che le stesse non si sono potute esprimere per situazioni svantaggiose causate dall' altro.

 

invidia

Mentre dunque per la psicologia l' invidia è considerata un disturbo patologico dell' umore, un deficit temporaneo o permanente, che condiziona e distorce fortemente l' emotività ed il comportamento, per la psichiatria invece, l' invidia nel corso dell' evoluzione in molti casi si sarebbe rivelata un beneficio, poiché viene descritta come un meccanismo psicologico che avverte che qualcun altro ha guadagnato un vantaggio e dà la spinta per ottenere lo stesso.

 

Secondo uno studio dell' University of Texas l' invidia è un' emozione sviluppata come "sostegno" nella competizione per le risorse, come può essere la conquista di un partner o del cibo, e gli individui invidiosi che giudicano i rivali investono più in sforzi per raggiungere l' obiettivo e non restare indietro, essendo già in partenza sfavoriti nella selezione naturale.

invidia

 

Comunque nessuno mai ammette l' invidia, sia per non rendere evidente la propria posizione inferiore, sia per non essere riconosciuto come uno che "parla solo per invidia", ma è bene sottolineare che all' invidia è collegato anche un piacere, ovvero la soddisfazione che si prova davanti alle disgrazie altrui. La psichiatria ha chiamato questo disturbo "schadenfreude", ovvero il fenomeno che insorge quando una crisi stronca un brillante rivale, o la gioia nascosta che si percepisce quando un affascinante conoscente, fino ad allora ammirato e adorato da tutti, ha avuto un grosso problema e deve scendere uno o più gradini, cosa che provoca un più che sottile piacere.

 

Anche questo fenomeno è stato analizzato a livello cerebrale, e di fronte alle sventure capitate ai personaggi invidiati, è stata registrata l' attivazione dell' area encefalica legata al "circuito della ricompensa", poiché nel momento che la sfortuna della persona vincente la "abbassa" al nostro livello, si registra un riequilibrio delle posizioni mentali, e lo svantaggio dell' altro si trasforma in superiorità e soddisfazione dell' invidioso, in modo che il dolore dell' invidia si tramuta in una sensazione di gioia, placando il senso di ingiustizia subìto psicologicamente.

 

invidia

LE DONNE Gli studiosi hanno evidenziato che l' invidia è ugualmente sviluppata in entrambi i sessi, anche se sono le donne a manifestarla pubblicamente in modo maggiore, soprattutto nel campo dell' avvenenza, oppure nei confronti di rivali che possiedono qualità che si vorrebbero avere, come bellezza, gioventù, riconoscimento sociale, approvazione generale e successo, ma è una emozione negativa che insorge anche in età infantile, quando cominciano le competizioni e si educano i bambini alla condivisione sociale. In più l' invidia dei piccoli pazienti si può mescolare alla gelosia per l' affetto dei genitori, che si teme di perdere, e che si subisce per le loro preferenze o scelte effettuate ed imposte e non condivise.

 

L' invidioso in genere lancia tre messaggi: sono inferiore, ti sono ostile e potrei anche farti del male. Per questo l' invidia è distruttiva, richiede uno spreco di energie fisiche e mentali, minaccia la salute psicologica dell' invidioso, che diventa instabile e aggressivo, reagisce aspramente agli eventi ostili, ed attribuisce il suo insuccesso alla sfortuna, invidiando ancora di più i risultati positivi del rivale.

 

invidia 1

Oggi l' invidia è diventata il peccato capitale più diffuso dell' era dei social, soprattutto tra i giovani, ed è più intensa per la facilità con cui ci si addentra alle foto e commenti degli altri postati su Instagram o su Facebook, alle esperienze positive che non si possono realizzare e che scatenano le reazioni più disparate, sempre negative, come il desiderio di essere al posto di quella persona, se non addirittura desiderare che si ammali o sperare che muoia.

 

L' invidia comunque è un sentimento che divora chi lo nutre, maschi e femmine, e chi la prova non riesce ad instaurare reazioni positive con gli altri, restando bloccato in sentimenti come il risentimento, l' astio e la vergogna, con un senso di insicurezza che si approfondisce e che porta al crollo della fiducia in se stessi. Per cui continuare a chiedere al proprio riflesso: "specchio, servo delle mie brame, chi è la più bella del reame?" non serve a nulla, perché l' invidia è come una malattia maligna, è cattiva, è progressiva ed ha sempre due facce. Sta a noi decidere quale guardare.

 

invidiamelania rizzoli

 

Ultimi Dagoreport

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DISGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…

italo bocchino giorgia arianna meloni

DAGOREPORT – PER QUANTO SI SBATTA COME UN MOULINEX IMPAZZITO, ITALO BOCCHINO NON RIESCE A FARSI AMARE DALLA FIAMMA MAGICA DI GIORGIA MELONI: LUI SI PRODIGA NELL'OSPITATE TELEVISIVE CON LODI E PEANA ALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, MA È TUTTO INUTILE: TROPPO CHIACCHIERATO E CON UN GIRO DI AMICIZIE DISCUTIBILI, L'EX DELFINO DI FINI NON ENTRA A ''PA-FAZZO CHIGI'' – LE SUE DICHIARAZIONI SIBILLINE SUL CASO GHIGLIA NON L’HANNO AIUTATO: HA SPECIFICATO, NON A CASO, CHE IL SUO INCONTRO CON  IL COMPONENTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY ALLA SEDE DI FDI È DURATO “VENTI MINUTI AL MASSIMO”, METTENDO IN DIFFICOLTÀ ARIANNA MELONI – SE È TANTO "IMPRESENTABILE", PERCHÉ NON LO CACCIANO DA DIRETTORE EDITORIALE DEL "SECOLO D'ITALIA"? SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI ESTROMETTERLO. MA QUANTI SEGRETI CONOSCE L’EX SANCHO PANZA DI FINI, APPASSIONATO DI INTELLIGENCE E VICINO A LOBBISTI CONSIDERATI IMPRESENTABILI DALLA FIAMMA MAGICA DELLA MELONA? - VIDEO

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONI – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…